Hot Tub, un'app che si definisce "browser di contenuti per adulti", è disponibile su iPhone, in Europa, tramite AltStore PAL, un marketplace di app alternativo. Lo sviluppatore di AltStore PAL, Riley Testut, afferma che l'app ha superato il processo di revisione di Apple, nonostante le rigide politiche dell'azienda contro i contenuti pornografici sul suo App Store.
Questa svolta è stata resa possibile dal Digital Markets Act dell'UE, che consente agli utenti di installare app al di fuori dell'App Store ufficiale.
La risposta di Apple
Apple, però, non ha preso benissimo queste dichiarazioni. Il portavoce Peter Ajemian ha sottolineato che l'azienda non approva l'app e che è stata obbligata dalla Commissione Europea a consentirne la distribuzione. Questa la dichiarazione inviata via e-mail a The Verge: "Siamo profondamente preoccupati per i rischi per la sicurezza che le app porno hardcore di questo tipo creano per gli utenti dell'UE, soprattutto i bambini. Questa app e altre simili mineranno la fiducia dei consumatori nel nostro ecosistema che abbiamo lavorato per oltre un decennio per rendere il migliore al mondo".
"Contrariamente alle false dichiarazioni rilasciate dallo sviluppatore del marketplace, non approviamo certamente questa app e non la offriremmo mai nel nostro App Store. La verità è che siamo obbligati dalla Commissione Europea a consentirne la distribuzione da parte di operatori di marketplace come AltStore ed Epic che potrebbero non condividere le nostre preoccupazioni per la sicurezza degli utenti".
Dall'altro lato, lo sviluppatore di AltStore PAL, Riley Testut, ha difeso la scelta di distribuire Hot Tub, affermando che l'app rispetta le linee guida di Apple e che la sua presenza sul marketplace offre agli utenti maggiore libertà di scelta. Inoltre, AltStore PAL ha annunciato che donerà tutti i suoi guadagni di febbraio a cause a sostegno delle sex worker e della comunità LGBTQ+, in risposta alle recenti politiche di Meta e di altri attori che rimuovono le protezioni per i gruppi emarginati.
Al netto delle dichiarazioni piuttosto surreali di Apple, voi che cosa ne pensate di questa novità? E, soprattutto, vi piace il nome dell'app? Diteci la vostra nei commenti qua sotto. Intanto, a proposito di Europa, ora fa sul serio con l'AI Act: multe salate a chi non si adegua alle regole sull'intelligenza artificiale.