Attraverso un retweet, l'ex presidente dei Sony Worldwide Studios, Shuhei Yoshida, fa sapere che ritiene la PS Plus Collection per PS5 non al livello dell'Xbox Game Pass, ma al tempo stesso è un qualcosa che rappresenta "l'alternativa più simile". Questo perché è la cosa che più si avvicina "al servizio di abbonamento assurdamente conveniente di Microsoft".
L'ex boss di Sony, ora capo della divisione PlayStation Indies, condivide pienamente un articolo di GamesRadar intitolato, appunto "PlayStation Plus Collection non è l'Xbox Game Pass di PS5, ma l'alternativa più simile". In altre parole i colleghi inglese, sposando la visione di Jim Ryan, che sostiene che la strada di Xbox Game Pass non sia sostenibile per Sony, sono convinti che la scelta di offrire una collezione di 18 grandi giochi in modo "gratuito" a tutti gli abbonati PS Plus sia un approccio più ponderato e sostenibile rispetto all'Xbox Game Pass.
Un punto di vista condiviso al 100% da Yoshida, che pensa che dare ai giocatori PS5 un pacchetto di benvenuto che contiene The Last of Us Remastered, Uncharted 4: Fine di un Ladro, Bloodborne, God of War e Days Gone sia un'offerta assolutamente golosa e di valore, oltre che una scelta aziendale intelligente, dato che non cannibalizza PS Now e non va ad intaccare un business model consolidato che consente di valorizzare (e monetizzare) nella maniera migliore successi planetari come Ghost of Tsushima e The Last of Us Parte 2.
In questo modo, secondo Alex Avard e indirettamente Yoshida, la "PlayStation Plus Collection non è l'equivalente dell'Xbox Game Pass per PS5 che in molti speravano e non è nemmeno un'alternativa migliore o con più valore del servizio di abbonamento esageratamente conveniente di Microsoft." Ma che comunque, riprendendo il titolo dell'articolo, anche se non è la stessa cosa, è quella che gli si avvicina di più.
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