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Con PS5 introvabile Sony punta su PS4, Microsoft elimina Xbox One: tra cross-gen e next gen

Le strane conseguenze della crisi dei semiconduttori e non solo: tra Sony e Microsoft cambiano le strategie di passaggio tra generazioni.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   13/01/2022

La crisi di approvvigionamento di materiali e, conseguentemente, di produzione delle console sta avendo effetti piuttosto imprevedibili sul mercato, a cui va unita la domanda sorprendente per le macchine next gen. L'impossibilità di trovare PS5 nei negozi ha spinto Sony a prendere una decisione che può sembrare strana ma in verità è perfettamente logica: continuare a puntare su PS4 ancora per tutto il 2022, in base a quanto riferito da Bloomberg e parzialmente confermato dal fatto che la produzione della console di vecchia generazione in effetti proseguirà nel corso dell'anno. Questo ha la duplice funzione di mantenere attivi i rapporti con i partner di produzione, tenendo le linee aperte anche per eventuali nuovi accordi che potrebbero emergere nel corso dell'anno, e riempire comunque gli scaffali dei negozi di una "alternativa a basso costo" a PS5, vista l'impossibilità di trovare la next gen Sony.

La cosa ha fatto piuttosto rumore soprattutto perché sembra contravvenire a quanto Jim Ryan aveva annunciato all'epoca del lancio di PS5, con il suo roboante "noi crediamo nelle generazioni" che sembrava puntare su un taglio netto con il passato in favore delle nuove possibilità offerte dalla next gen, con possibilità di spostare la produzione di peso dei giochi esclusivi tutta su PS5. In effetti, parafrasando si potrebbe pensare che con tale dichiarazione intendesse dire che credono nella coesistenza di diverse generazioni, a questo punto, ma il concetto è logico e condivisibile, anche al di là della contingenza data dalla scarsità di scorte di PS5: PlayStation 4 è una delle console più diffuse nella storia dei videogiochi, con oltre 100 milioni di unità piazzate in tutto il mondo e pensare che da un momento all'altro Sony possa decidere di privarsi di un tale bacino d'utenza sarebbe folle.

Un'immagine che non ha bisogno di didascalie esplicative
Un'immagine che non ha bisogno di didascalie esplicative

Anzi, ha fatto anche molto decidendo di tagliare fuori gli utenti PS4 da giochi come Ratchet & Clank: Rift Apart, Demon's Souls o Deathloop, considerando che - con qualche limatura tecnica - forse sarebbero potuti uscire come cross-gen, almeno gli ultimi due.

Lo scalpore destato da questa decisione emerge soprattutto dai giocatori più appassionati e early adopter, che vorrebbero una Sony interamente proiettata su PS5 e temono che un approccio del genere significhi un ulteriore dilagare dei giochi cross-gen e che non sfruttino, dunque, il potenziale aggiuntivo della nuova macchina. Al di là di quanto questo possa essere discutibile, visto che molti titoli hanno già dimostrato di potersi presentare sulle due generazioni scalando l'aspetto tecnico ma rimanendo comunque impressionanti su next gen, c'è da dire che la questione risultava già piuttosto chiara guardando il programma di uscite del 2022: le grandi esclusive first party come Horizon Forbidden West, God of War Ragnarok e Gran Turismo 7 sono tutte cross-gen, cosa che dimostra come il progetto di mantenere PS4 bella attiva accanto a PS5 almeno per tutto il 2022 fosse bello che definito già da tempo in quel di Sony. A questo punto, non stupirebbe più di tanto magari scoprire che anche Forspoken e Final Fantasy 16 siano cross-gen, visto che PS4 ha già dimostrato di poter sostenere sforzi tecnici davvero notevoli, ma queste sono solo speculazioni ovviamente.

D'altra parte, Sony sembra essersi già organizzata piuttosto bene per quest'anno in modo da renderlo ancora un anno di transizione tra vecchia e nuova generazione con cross-gen di alto profilo, i quali occuperanno il tempo in attesa dei progetti puramente next gen che arriveranno con più frequenza e regolarità nel 2023, probabilmente, ma nel frattempo non c'è davvero di che lamentarsi, visto che la lineup del 2022 è veramente ricca, a prescindere dall'essenza inter-generazionale dei giochi in questione. Quello che può fare un po' sorridere, casomai, è la situazione un po' paradossale in cui ci troviamo dopo che per mesi sono stati spesi fiumi d'inchiostro (digitale) sulla presunta visione contrapposta tra una Sony lanciata verso la next-gen e una Microsoft impostata sui cross-gen, dopo la notizia di oggi sulla chiusura della produzione di Xbox One. Il tutto deriva esclusivamente da un'analisi affrettata da parte di stampa e pubblico, indubbiamente, visto che di fatto la casa di Redmond ha effettivamente portato avanti il programma annunciato (supporto cross-gen assicurato fino al 2022) e Sony da parte sua ha mantenuto un approccio misto anche adattandosi alle imprevedibili circostanze del mercato, ma nel ruolo di commentatori non si può fare a meno di pensare al mitico "Cioè, si sta ribaltando la situazione" di Giovanni.