PS5 e Xbox Series X sono state entrambe sottoposte a un teardown completo, sebbene a distanza di mesi l'una dall'altra, e ciò ha consentito di dare un'occhiata alla disposizione interna dei componenti, nonché soprattutto ai sistemi di dissipazione scelti per le due piattaforme.
Qual è l'approccio migliore? Ve lo diciamo subito: quello che dimostrerà, nell'uso quotidiano, di offrire il compromesso più efficace fra potenza, consumo energetico e raffreddamento del sistema. Per il momento, tuttavia, partendo appunto dal teardown di PlayStation 5 e da quello di Xbox Series X, possiamo farci un'idea di come le filosofie adottate dalle due aziende siano differenti.
Rivediamo entrambi i teardown.
Partiamo da Xbox Series X, che abbiamo provato in questi giorni: la console Microsoft adotta soluzioni decisamente innovative in ambito console, puntando a un design compatto e minimale, pensato per un posizionamento rigorosamente in verticale, e disponendo i componenti interni di conseguenza.
La grande idea degli ingegneri è stata quella di "piegare" la scheda madre di Xbox Series X, così da occupare un volume sostanzialmente ridotto rispetto alla misura piena, e collocarla al centro dello chassis. Il lato in cui si trova il SoC è a contatto con un radiatore che assorbe il calore emanato da processore e GPU, e che viene raffreddato dal flusso d'aria che parte dal basso e procede verso l'alto grazie alla grossa ventola estrattrice che troviamo nella parte superiore.
Come illustrato nella nostra analisi del teardown di PS5, la piattaforma Sony adotta invece un approccio molto più tradizionale, con una soluzione contraria in termini di dissipazione del calore (il sistema soffia aria sul radiatore, anziché estrarla), che tuttavia incide in maniera importante sui volumi e rende le dimensioni della console effettivamente imponenti.
Se infatti la ventola estrattrice di Xbox Series X non aggiunge che pochi centimetri alla lunghezza della macchina, quella di PlayStation 5, posizionata di lato, va a occupare quasi un terzo dello spazio disponibile. Per non parlare del gigantesco radiatore, che evidenzia appunto come le notevoli dimensioni della console siano frutto di un design che prova a mantenere un fattore di forma tradizionale ma paga tale scelta con l'obbligo di adottare un dissipatore enorme.
Abbiamo dunque da una parte un sistema per molti versi moderno, minimale tanto fuori quanto dentro, che crea un unico canale in cui l'aria calda passa e viene estratta verso l'alto, minimizzando i volumi e semplificando in maniera estrema la disposizione dei componenti. Dall'altra un sistema per molti versi tradizionale, che soffia aria fredda sul radiatore ma deve farlo in maniera il più possibile efficace, aumentando le dimensioni del dissipatore e di conseguenza quelle della console.
Si tratta di elementi interessanti da notare, specie per chi è appassionato di assemblaggio. Come detto all'inizio, è ancora presto per capire quale dei due approcci si rivelerà migliore; tuttavia possiamo ovviamente esprimere le nostre preferenze e le nostre perplessità nei rispetti dell'una e dell'altra soluzione. Parliamone.