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Pubblicare giochi su Apple Arcade è complicato, sostengono alcuni sviluppatori

Stando alle testimonianze di alcuni sviluppatori, pubblicare giochi sulla piattaforma Apple Arcade è tutt'altro che semplice per via di tutta una serie di motivi: ecco come stanno le cose.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   01/08/2024
Alcuni dei giochi nel catalogo di Apple Arcade

Alcuni sviluppatori sostengono che pubblicare giochi su Apple Arcade è complicato per via dello scarso supporto tecnico messo a disposizione dalla piattaforma, delle comunicazioni lente e di un catalogo che tende a nascondere i titoli anziché valorizzarli.

Al di là di singoli casi problematici, l'opinione generale è che il servizio in abbonamento di Apple costituisca un'importante risorsa per il mobile gaming, paghi bene gli autori e rappresenti per molte realtà una vera e propria ancora di salvezza.

Sembra però che, rispetto agli inizi, qualcosa sia cambiato. "Stipulare un accordo con Apple oggi come oggi è diventato un processo lungo e molto difficile, la mancanza di visione e di un focus chiaro sulla piattaforma sono frustranti e si ha la sensazione che eventuali obiettivi cambino di anno in anno", ha detto uno sviluppatore.

"Inoltre il supporto tecnico è scarsissimo: possono passare settimane prima di ottenere una risposta da Apple. In generale, le loro tempistiche per una risposta sono di tre settimane, sempre che rispondano", ha aggiunto un altro autore.

"Teoricamente dovremmo poter fare domande inerenti questioni tecniche, commerciali e produttive, ma spesso metà del team Apple non si fa vivo o non ha idea di cosa stia succedendo e non risponde ai nostri dubbi, perché non sanno cosa dirci o non possono condividere determinate informazioni."

Croce e delizia

Non è la prima volta che qualcuno esprime perplessità in merito ad Apple Arcade: lo scorso febbraio si erano diffuse voci di crisi fra giochi tagliati, pagamenti bassi e studi in fuga che non lasciavano presagire nulla di buono, ma la piattaforma è ancora attiva e continua a proporre contenuti di mese in mese.

Al netto dei dubbi e delle situazioni più critiche, tuttavia, c'è poco da discutere sul fatto che il servizio abbia dato una scossa all'intero settore, consentendo a tanti studi di lavorare a giochi in formato premium e di abbandonare dunque l'imperante logica dei free-to-play e della monetizzazione grazie ad accordi e spese anticipate.

A proposito, pochi giorni fa anche Vampire Survivors è approdato su Apple Arcade, senza pubblicità e con due espansioni.