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Samsung lavora a nuovi materiali OLED blu grazie a una sintesi ecologica al ferro

TSK e Samsung Display stanno collaborando allo sviluppo di materiali OLED blu con catalizzatori al ferro, una soluzione più sostenibile e meno costosa di quella al palladio.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   20/11/2025
OLED blu

La ricerca di materiali più efficienti per i pannelli OLED si intreccia sempre più con la necessità di ridurre dipendenze da metalli rari e processi ad alto impatto ambientale. Negli ultimi anni la produzione di display ha mostrato limiti strutturali legati soprattutto ai componenti blu, più instabili e complessi da sintetizzare, mentre la pressione sulle filiere globali dei metalli preziosi ha evidenziato la fragilità dei metodi di sintesi tradizionali.

In questo scenario, la collaborazione avviata tra TSK Corporation e Samsung Display introduce un approccio alternativo che potrebbe modificare il modo in cui vengono sviluppati nuovi materiali per i pannelli. Il progetto congiunto punta a integrare nella sintesi degli OLED blu una tecnologia basata su catalizzatori al ferro. La scelta non riguarda solo una riduzione dei costi: si tratta di un sistema in grado di ridurre l'impatto ambientale, semplificare alcune fasi di reazione e ampliare le possibilità di progettazione molecolare.

La nuova ricerca che usa il ferro come catalizzatore

La maggior parte dei materiali utilizzati attualmente per la produzione di componenti OLED viene sintetizzata tramite catalizzatori a base di palladio, un metallo raro estratto soprattutto in Russia e Sudafrica. Costi elevati, volatilità della disponibilità e criticità ambientali hanno reso questo sistema più difficile da sostenere in un settore che richiede volumi di produzione sempre maggiori. TSK ha introdotto un processo alternativo che utilizza il ferro come catalizzatore, elemento abbondante, più economico e che ha un minore impatto dal punto di vista ecologico. La società sostiene che questa tecnologia non equivalga semplicemente a sostituire un metallo con un altro, ma rappresenti un vero cambiamento nella progettazione chimica dei materiali organici per l'elettronica.

Diagramma che illustra il metodo per creare la molecola da usare per gli OLED
Diagramma che illustra il metodo per creare la molecola da usare per gli OLED

Secondo le informazioni diffuse, l'impiego del ferro consente di ridurre il numero di passaggi della sintesi, accorciando i tempi di produzione e semplificando la lavorazione dei composti. Il metodo permette inoltre di ottenere strutture molecolari difficili da raggiungere con il palladio, ampliando il catalogo di materiali utilizzabili per migliorare resa luminosa ed efficienza dei pixel blu. Proprio su questi componenti si concentrano gli sforzi congiunti con Samsung Display, poiché rappresentano il punto più critico nella realizzazione di pannelli OLED duraturi.

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TSK dichiara di aver già sintetizzato un composto originale che ha mostrato prestazioni superiori rispetto ai materiali attualmente disponibili. Samsung Display ha quindi avviato un programma di valutazione su larga scala, con l'obiettivo di verificare potenziali vantaggi in termini di stabilità, consumo energetico e possibilità di integrare i nuovi composti nei propri processi produttivi. Se tali risultati venissero confermati, l'intera filiera potrebbe beneficiare di materiali più sostenibili e meno costosi, favorendo l'adozione su vasta scala di display OLED con ciclo produttivo più leggero dal punto di vista ambientale.

Intanto Omdia ha rivelato che la domanda globale di display crescerà del 6% entro il 2026, con TV e monitor da gaming che spingono il settore.