È stata scoperta, recentemente, una delle più grandi reti di app malevole su Android: un malware chiamato IconAds si nascondeva in 352 applicazioni pubblicate sul Google Play Store e disponibili al download per tutti gli utenti. Queste app sono state usate per mostrare pubblicità invadenti e fraudolente agli utenti stessi, generando oltre 1,2 miliardi di richieste pubblicitarie al giorno.
Si è trattato, dunque, di un problema che ha coinvolto numerosi utenti e numerosi smartphone che potevano essere indotti in
vere e proprio truffe digitali
. Un tema, quello delle truffe digitali che, purtroppo, anche con il progredire della tecnologia risulta essere sempre più centrale e complesso da analizzare e risolvere.
Cos'è un adware?
A differenza di altri malware più pericolosi, IconAds è un adware, cioè un tipo di virus che non ruba dati o soldi, ma bombarda l'utente di pubblicità, spesso collegata a truffe o siti pericolosi. Ciò che rende IconAds particolarmente insidioso è il suo comportamento: dopo l'installazione, l'app nasconde la propria icona, rendendosi invisibile nella schermata principale.
Così, per chi non è esperto, disinstallarla diventa quasi impossibile. Anche se Google ha già rimosso tutte le app coinvolte dal Play Store, il problema non è risolto per chi le ha scaricate: se è stato effettuato il download bisognerà procedere ad eliminarle manualmente dal dispositivo.
Gli adware proliferano
Nel frattempo, nonostante la scoperta di questo virus, un altro adware è stato scoperto nel mondo arabo. Si chiama Kaleidoscope e sfrutta una tecnica diversa: i criminali creano due versioni identiche della stessa app, una vera e una falsa. La versione falsa viene distribuita tramite store alternativi o siti truffa, e una volta installata inizia a mostrare annunci pubblicitari invasivi, senza che l'utente se ne accorga.
Le nazioni più colpite da Kaleidoscope sono India, Egitto e Turchia, dove l'uso di store alternativi è molto comune. In termini di sicurezza Google sta cercando di lavorare per offrire la miglior esperienza possibile: ecco che, infatti, si sta adoperando per inserire delle funzioni anti-scam nella prima configurazione dei suoi telefoni.