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SEGA e il crescente successo di titoli come Yakuza in occidente: quando il single player è ancora una risorsa

SEGA si dice soddisfatta della risposta dei giocatori europei e americani verso giochi single player come Yakuza. Nel frattempo sul mercato asiatico cresce l'attenzione per i prodotti occidentali

NOTIZIA di Davide Spotti   —   30/07/2018

La serie di Yakuza è stata protagonista di un crescente interesse tra alcune fasce del pubblico occidentale, negli USA e non solo, nonostante la formula proposta sia ancora quella classica: un'estesa campagna single-player con una storia e dei personaggi interessanti, un sistema di combattimento divertente, tanti mini giochi e nessuna intenzione di snaturare la struttura del franchise per assecondare le tendenze dettate dalle esperienze online.

Nonostante le abitudini ormai consolidate del mercato mainstream contemporaneo, Yakuza si è dimostrato un progetto decisamente sostenibile e conveniente per SEGA grazie alle caratteristiche tipiche che lo contraddistinguono. Dal 2005 ad oggi sono stati prodotti ben sette capitoli principali, cinque spin-off (alcuni rimasti peraltro esclusiva dei territori orientali) e i remake Yakuza Kiwami e Yakuza Kiwami 2, serviti a svecchiare le prime due rocambolesche avventure di Kazuma Kyriu. Recentemente il vice presidente di SEGA Europe, John Clark, ha spiegato che la serie dimostra di possedere una crescente attrattiva agli occhi del pubblico occidentale, ultimamente molto più attendo ai titoli provenienti dal Sol Levante.

Yakuza Kiwami 2

"Per la mia esperienza del Giappone come mercato, ciò che vediamo è qualcosa di tradizionale in termini di publishing e sviluppo: titoli single player con una storia e vari sequel", spiega Clark. "È qualcosa che in Giappone funziona. Ciò che sta accadendo è che il franchise di Yakuza viene portato in occidente e non subisce modifiche per quei mercati in termini di gameplay. Non stiamo trasformando ogni titolo di Yakuza in un gioco open world. Non è quello che sta accadendo. Stiamo rappresentando la proprietà intellettuale giapponese, la road map giapponese, i contenuti giapponesi al consistente pubblico occidentale. Non so se sia necessario cambiare questo o quell'altro aspetto. Così com'è sembra funzionare e sembra avere successo".

Secondo quanto indica il dirigente di SEGA, l'attenzione dimostrata dal pubblico occidentale verso una serie come quella di Yakuza è dovuta soprattutto al fatto di non aver accettato compromessi, mantenendo quell'atmosfera spiccatamente orientale che sta facendo presa sull'immaginario dei giocatori europei e americani. Clark dice anche che l'interesse verso i contenuti giapponesi è palesemente cresciuto negli ultimi diciotto mesi, specialmente se si prende come metro di valutazione la piattaforma Steam. Non a caso, proprio nelle ultime settimane, il publisher ha portato su PC Yakuza 0, ma prossimamente ci sarà spazio anche per titoli come Yakuza Kiwami e Valkyria Chronicles 4.

Yakuza Kiwami 1

"Abbiamo visto la crescita delle proprietà intellettuali giapponesi su Steam, una cosa che non si era mai verificata prima d'ora", ha proseguito Clark. "E affiora anche su altri formati, perché adesso il gaming è un'entità di carattere sociale. Si hanno a disposizione le proprie liste amici, si può vedere a cosa giocano glo altri e si viene incoraggiati a tornare sui titoli persi in precedenza o magari su quelli che non si sta più giocando. Abbiamo notato che l'effetto della rete sui giochi riprodotti su vari formati sta guidando la consapevolezza generale del pubblico".

SEGA però fa notare anche che si sta verificando un fenomeno di segno diametralmente opposto, ovvero la crescita sul mercato asiatico dei titoli creati da studi occidentali, in particolare se si prova ad analizzare la situazione cinese. "Se facciamo riferimento ai download tramite Steam, diciotto mesi fa la Cina sarebbe stata tra i primi trenta Paesi per la nostra azienda. Oggi è nella top 5. La crescita è avvenuta negli ultimi cinque mesi ed è stata significativa. È davvero impressionante", osserva Clark. Parte di questo incremento del mercato è legato all'incremento dei titoli scaricabili su PC che SEGA offre alla sua utenza. Per questo il publisher sta pianificando di dare più attenzioni al segmento cinese, a partire dalla localizzazione dei prodotti e delle relative pagine descrittive presenti su Steam, per arrivare al supporto della valuta e dei metodi di pagamento locali.

Voi che ne pensate dell'arrivo di Yakuza 0 su PC? Condividete l'approccio di SEGA per la conservazione delle sue proprietà intellettuali? Fatecelo sapere nei commenti!