A Shigeru Miyamoto, il papà di Super Mario, Donkey Kong e Zelda, non piacciono i premi personali: "i videogiochi sono creati da un team, non da una sola persona."
Parole davvero azzeccate, ma che suonano comunque strane se dette da una vera e propria leggenda del settore. Un uomo venerato per la sua creatività ed inventiva e che, in 40 anni di carriera, si è sempre saputo distinguere per capacità di rinnovarsi e per uno stile unico e sempre fresco e sorridente nell'approcciare il videogioco.
E anche la vita.
Però i grandi personaggi sono tali anche per la loro capacità di far sembrare semplice quello che non lo è: tutti ti ritengono il più grande di sempre? E allora il più grande di sempre non può che ricordare che i videogiochi, solitamente, non sono il lavoro di un'unica persona.
"I giochi non sono creati da una persona sola," ha detto nell'ultimo numero di Famitsu. "Per questo mi dispiace ricevere questo premio da solo. Le persone con le quali ho iniziato a sviluppare giochi 40anni fa lavorano ancora con me ancora oggi, mentre cooperiamo con gli sviluppatori di tutto il mondo. Sono estremamente grato che questa squadra -che è molto stabile- stia venendo valutata e anche che i videogiochi vengano presi come esempio della cultura giapponese. Continuerò a impegnarmi affinché le persone del mondo continuino a sorridere anche dall'aldilà."
Speriamo questo succeda tra molto, molto tempo.
Cosa ne pensate? Miyamoto non è l'unico che sta per ricevere un riconoscimento: Hideo Kojima ha ricevuto quest'anno il BAFTA Fellowship, esattamente come Miyamoto qualche anno fa.