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Shuhei Yoshida non è mai stato preso in considerazione per il ruolo di CEO PlayStation: è “troppo pazzo”

Nonostante oltre 30 anni di carriera presso Sony e il suo peso determinante nel successo del brand PlayStation, Shuhei Yoshida ha dichiarato che non è mai stato considerato per la carica di CEO di SIE.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   14/04/2025
Shuhei Yoshida

Stando alle parole di Shuhei Yoshida, l'ex presidente dei Sony Worldwide Studios e figura storica della divisione PlayStation, non è mai stato preso in considerazione per la carica di CEO della divisione gaming della compagnia.

Il motivo? Nonostante la sua trentennale carriera e peso nel sucesso del brand PlayStation, secondo Yoshida l'azienda non lo riteneva affidabile nel prendere le migliori decisioni di business possibili, in quanto "pazzo" alla stregua di Ken Kutaragi. Quest'ultimo si è dimesso dalla carica di CEO di Sony Computer Entertainment nel 2006, secondo alcune teorie per via dell'iniziale flop commerciale di PS3.

Le parole di Yoshida

"Probabilmente (non sono stato preso in considerazione come CEO) perché non si fidavano di me nel prendere le migliori decisioni commerciali... ho sempre voluto fare qualcosa di interessante, sai, qualcosa di nuovo o innovatio e mai fatto prima, che potrebbe diventare la cosa più importante in futuro, questo genere di cose", ha detto Yoshida in un'intervista con GameFile.

PlayStation deve "cambiare modo di pensare" e non concentrarsi sulla potenza bruta, per l'ex Shuhei Yoshida PlayStation deve “cambiare modo di pensare” e non concentrarsi sulla potenza bruta, per l'ex Shuhei Yoshida

"Guardate tutti i boss di SIE del passato, a parte Ken Kutaragi. Era pazzo, vero? Quindi ha fatto qualcosa di totalmente folle. Ma dopo Ken abbiamo avuto Kaz Hirai, Andrew House, Jim Ryan, tutti uomini d'affari, giusto? Quindi ci deve essere un motivo."

Shuhei Yoshida sul palco di una conferenza PlayStation
Shuhei Yoshida sul palco di una conferenza PlayStation

Quando gli è stato detto se forse era "un po' troppo pazzo per loro", Yoshida non ha potuto fare a meno di essere d'accordo, rispondendo: "Sì".

Di recente Yoshida ha svelato che ai tempi dello sviluppo di God of War (2018) ha imposto un rinvio di sei mesi perché non lo convinceva.