Il leggendario Tomonobu Itagaki è venuto a mancare lo scorso 16 ottobre, e in questi giorni si è tenuta la cerimonia di commemorazione dedicata al creatore di Dead or Alive e uno dei padri di Ninja Gaiden, figura storica nel panorama dello sviluppo videoludico.
In molti hanno partecipato all'evento, che per l'occasione si è tenuto in una stanza con vari oggetti, foto e arredi che ricordano la vita e la carriera di Itagaki, corredata anche da dediche, illustrazioni e ovviamente ricordi legati ai videogiochi, tra i quali anche confezioni, gadget e altro.
Katsuhiro Harada, responsabile della serie Tekken, ha documentato l'evento con alcune foto e ha riferito di essere stato presente alla cerimonia oltre ad avere anche effettuato l'elogio funebre per il collega e amico.
Uno sviluppatore storico
Alcune foto del luogo in cui è stato allestito il memoriale sono visibili nel messaggio di Harada riportato qui sotto, nel quale possiamo vedere le foto, gli oggetti, i fiori e gli altri elementi che sono stati portati per ricordare e onorare il game designer.
Da notare, in una delle foto, anche la presenza di varie confezioni dei videogiochi creati da Itagaki, oltre a delle spade che richiamano probabilmente la tradizione di Ninja Gaiden.
Nato nel 1967, Tomonobu Itagaki entrò in Tecmo nel 1992 come programmatore grafico e partecipò allo sviluppo di numerosi giochi diventati poi delle pietre miliari nella storia dei videogiochi.
Raggiunge una grande notorietà a partire dal 1996, quando diresse lo sviluppo del primo Dead or Alive, serie di picchiaduro inizialmente basata su Model 2 di Sega, riuscendo con questi giochi anche a risollevare le finanze di Tecmo.
La sua carriera si lega in particolare anche a Xbox, piattaforma particolarmente apprezzata dal designer e director e per la quale lanciò Dead or Alive 3 in esclusiva, così come altri titoli come Dead or Alive Xtreme Beach Volleyball e poi il nuovo Ninja Gaiden in 3D.
Nel frattempo, Itagaki era diventato capo del Team Ninja, che ha guidato per vari anni fino al 2008, quando lasciò la compagnia per fondare il team indie Valhalla Games. Per l'occasione, vi rimandiamo al suo messaggio di addio che ha lasciato "in eredità" prima della sua scomparsa.