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Slitterhead: Bokeh Studio su gameplay, struttura e ispirazioni, tra Silent Hill e Siren

Slitterhead si spiega un po' di più in una nuova intervista agli sviluppatori che parlano di ispirazione, gameplay e struttura, citando Silent Hill e Siren.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   26/02/2022

Bokeh Game Studio, il nuovo team indipendente fondato da alcuni degli autori di Silent Hill e Forbidden Siren usciti da Sony con la chiusura del Japan Studio, ha preso parte a una sessione di domande e risposte dalla quale sono emerse varie informazioni su gameplay, struttura e ispirazioni di Slitterhead, il loro nuovo gioco in sviluppo.

Di Slitterhead abbiamo visto un primo trailer di presentazione in occasione dei The Game Awards 2021, su cui abbiamo anche costruito un'anteprima. Qualche altra informazione possiamo trarla da questa interessante intervista in video, a cui hanno partecipato il CEO e creatore Keiichiro Toyama (autore anche di Silent Hill), il CTO e game director Junya Okura (uno degli ideatori di Forbidden Siren) e il COO e producer Kazunobu Sato (altro membro di rilievo del vecchio Japan Studio di Sony).

Nell'intervista, veniamo a sapere che l'ispirazione principale per la creazione di Slitterhead è arrivata dalla conoscenza della città di Hong Kong e le sue particolarità, oltre che dalle esperienze maturate con Forbidden Siren. Per quanto riguarda la struttura di Slitterhead, sarà un action game in terza persona, come riferito precisamente dagli sviluppatori.

La terza persona non è in discussione, mentre per quanto riguarda l'indirizzo generale, Bokeh Studio non ha voluto seguire la strada dell'horror psicologico più improntato sull'avventura, nonostante fosse una delle idee iniziali. Qualcosa di più vicino a Silent Hill, in termini di struttura di gioco e anche introspezione psicologica profonda, era stato vagliato, ma il team al momento ha un'esperienza più portata all'action e su queste capacità è stata pensata la struttura di Slitterhead, che rientra più precisamente nell'horror di tipo action, anche se secondo Toyama non si tratta soltanto di eliminare i nemici.

Guardando a Forbidden Siren, gli autori hanno riferito che l'idea dei diversi punti di vista rientrerà in qualche modo anche nel nuovo gioco, anche se in maniera diversa rispetto al sistema di sight-jack sperimentato nel titolo per PlayStation. Per quanto riguarda i nemici, l'idea dei "legozu" era legata al fatto di voler inserire delle creature che si cibano di esseri umani, ma gli autori volevano qualcosa di diverso dal solito e che fosse piuttosto lontano dai tradizionali zombie, cosa che ha portato a una rielaborazione del concetto.

In Slitterhead, il sistema di combattimento ha degli elementi canonici per un action in terza persona ma presenterà delle sorprese. Su questa caratteristica gli sviluppatori puntano particolarmente, ma non hanno ancora intenzione di parlarne più nel dettaglio. Per quanto riguarda il sistema di distribuzione, il gioco non dovrebbe essere diviso in episodi ma presentarsi come un pacchetto compatto e completo, secondo quanto riferito.