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Sony dovrà fornire i dati segreti richiesti da Microsoft nella causa su Activision, dice l'FTC

Le richieste di Sony sono state ampiamente respinte dal giudice dell'FTC: dovrà fornire buona parte dei dati richiesti da Microsoft al processo.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   02/03/2023
Sony dovrà fornire i dati segreti richiesti da Microsoft nella causa su Activision, dice l'FTC

Il giudice incaricato di gestire la causa dell'FTC contro Microsoft per l'acquisizione di Activision Blizzard ha stabilito che Sony dovrà fornire gran parte dei dati segreti richiesti da Microsoft in seguito alla citazione in giudizio della compagnia nipponica all'interno del processo.

Come abbiamo visto, in seguito alla causa intentata dall'FTC contro Microsoft, quest'ultima ha citato in giudizio Sony come elemento importante per fornire testimonianze e informazioni in grado di costruire un quadro più preciso della situazione del mercato videoludico. Con questa immissione, la casa di Redmond ha richiesto una notevole mole di informazioni e dati da parte di Sony, in parte legati ai rapporti di esclusiva con i third party. Significa che la compagnia dovrà fornire informazioni dettagliate sui rapporti con sviluppatori esterni, appartenenti ad altri team e publisher di terze parti, che hanno collaborato con Sony spesso in forma esclusiva (come il caso recente di Square Enix con Forspoken, Final Fantasy 16 e Final Fantasy 7, Kojima Productions con Death Stranding, Konami e Bloober con Silent Hill 2 e vari altri). PlayStation ha inizialmente ritardato e cercato di rifiutare l'invio di tali dati, anche appellandosi allo stesso giudice.

Con l'ultima mozione, il responsabile del processo ha però in gran parte respinto le richieste di Sony, chiedendo dunque alla compagnia di produrre i documenti richiesti, applicando però alcune limitazioni. Il giudice ha infatti accettato due delle sei richieste fatta al tribunale, in particolare riducendo l'arco di tempo a cui si riferiscono i documenti che devono essere forniti per la causa.

Nella fattispecie, sono state respinte le richieste di Sony di ridurre la quantità di responsabili coinvolti nelle testimonianze e di cancellare le richieste per certi tipi di informazione o la posizione di Sony nel complesso, ma il giudice ha accolto una riduzione nella quantità di informazioni.

In base a quanto emerso, Sony dovrà fornire dati riguardanti anche gli accordi commerciali con i third party dal 2019 a ora, riducendo dunque la richiesta iniziale che faceva partire i documenti dal 2012. Tuttavia, si tratta comunque di una notevole quantità di informazioni che potrebbero essere molto interessanti, perché dovrebbero svelare molti retroscena dei rapporti tra Sony PlayStation e i third party, oltre ad altre informazioni relative al mercato.

Non è detto, però, che tali informazioni possano arrivare anche al pubblico: pare sia già stata richiesta la limitazione nella diffusione dei dati, dunque è possibile che nessuno, al di fuori dei diretti interessati al processo, venga a sapere di preciso cosa sia contenuto nel carteggio, a meno che non emergano leak al riguardo. Tuttavia, trattandosi di un vero e proprio processo presso una corte pubblica, quello che viene quantomeno menzionato durante le udienze dovrebbe poter trapelare.

Di recente, è emerso che la Commissione Europea ha allungato ulteriormente i tempi per la sua risposta definitiva sull'acquisizione di Activision Blizzard, spostandola al 25 aprile 2023.