Dove sta andando Sony? Dove vuole andare il resto dell'industria, evidentemente, ossia nel metaverso. Molti si sono stupiti dell'ennesima mossa della multinazionale giapponese che contraddice completamente la filosofia tenuta per tutta la generazione PS4, ossia quella di voler favorire le grandi esperienze cinematografiche single player.
Stiamo parlando dell'investimento di un miliardo di dollari in Epic Games, realizzato in collaborazione con il gruppo LEGO e finalizzato alla costruzione di un metaverso, ossia un luogo virtuale in cui vendere contenuti digitali e, seguendo probabilmente la visione di Roblox (aggiungiamo noi), far lavorare gli utenti, senza farli rendere conto che stanno lavorando, per moltiplicare i ricavi secondo un classico schema Ponzi.
La prospettiva è così allettante che ormai da mesi causa erezioni ai finanzieri cocainomani, ammaliati dal successo di Roblox e dall'affermarsi di tecnologie basate su blockchain anche nel mondo dei videogiochi. Quindi tutti ci si stanno lanciando perché mancare questo business, potenzialmente multimiliardario, potrebbe rappresentare un brutto colpo per le compagnie che si occupano di intrattenimento digitale.
Sony è parte di questa industria e, semplicemente, non può ignorare i sogni erotici degli investitori, facendo finta di niente. Deve dargli ciò che vogliono, se non vuole collassare in borsa o essere terremotata ai vertici.
Ormai la maggior parte degli investimenti delle multinazionali del settore stanno andando verso live service, metaversi e tecnologie assimilabili. La prospettiva di avere ricavi continuativi per anni e anni è troppo appetibile per non seguirla e ogni sistema che li promette è il benvenuto. Sony non è la prima e non sarà l'ultima a guardare a questi nuovi mercati, cui dirotterà la parte maggioritaria delle sue risorse nel caso abbiano successo (come faranno tutte le altre compagnie, Microsoft compresa, interessatissima a non perdere il treno del metaverso con acquisizioni come quella di Activision Blizzard).
Con questo non vogliamo dire che le esperienze single player spariranno, che non ci sarà ancora spazio per il mercato tradizionale, che l'industria è morta o pronunciare altre profezie apocalittiche di questo genere, ma solo affermare che, come già avvenuto con i live service, gli investimenti andranno verso i prodotti più remunerativi. Nel caso del metaverso è probabile che diventi qualcosa a parte rispetto al business tradizionale, perché in fondo si tratta proprio di prodotti differenti, che non è detto siano vendibili allo stesso pubblico.