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Le specifiche della PlayStation portatile sono state analizzate da Digital Foundry

Alla luce dei recenti leak sulle specifiche tecniche della PlayStation portatile, la redazione di Digital Foundry ha discusso in merito a quanto sarà potente questo nuovo handheld Sony.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   16/06/2025
PlayStation Vita

Digital Foundry ha analizzato le specifiche della PlayStation portatile emerse nei giorni scorsi allo scopo di formulare qualche ipotesi su quella che potrebbe essere l'effettiva potenza del nuovo handheld Sony.

La redazione della testata inglese ha definito plausibili le informazioni spuntate in rete, fornite del resto da un leaker ritenuto attendibile, che parlano di una APU sviluppata da AMD e basata sulla nuova architettura UDNA: un'evoluzione potenzialmente rivoluzionaria delle linee RDNA e CDNA.

Stando al leak, il chip conterebbe sedici unità di calcolo UDNA e 32 ROP, con una configurazione che appare dunque simile a quella dell'ASUS ROG Ally X ma con alcune differenze sostanziali: il supporto alla memoria LPDDR5 a 9600 MT/s e una cache MALL da 16 MB.

La nuova PlayStation portatile avrebbe 1/3 di banda di memoria di PS5, ma ha una soluzione per controbilanciare La nuova PlayStation portatile avrebbe 1/3 di banda di memoria di PS5, ma ha una soluzione per controbilanciare

Questi elementi potrebbero alleviare il tradizionale collo di bottiglia rappresentato dalla banda passante, che affligge di frequente le console portatili munite di tecnologia AMD, in combinazione con un'interfaccia a 128 bit e un processo produttivo a 3 nanometri di TSMC.

Potenza ed efficienza?

Specifiche come quelle emerse nelle scorse ore sembrerebbero compatibili con le voci secondo cui la PlayStation portatile farà girare i giochi PS5, più che altro per via di un mix di potenza ed efficienza a cui si aggiungerebbe l'impiego di tecnologie come FSR 4 e la PSSR di Sony per l'upscaling della risoluzione.

Sempre secondo i rumor, la casa giapponese avrebbe cominciato a distribuire kit di sviluppo PS5 con modalità a larghezza di banda ridotta, e ciò potrebbe rappresentare un chiaro indizio rispetto alla volontà di unificare i processi di sviluppo e consentire ai vari team di adattare fin da subito i giochi al nuovo hardware.