Square Enix ha riportato risultati decisamente negativi per quanto riguarda le sussidiarie Tokyo RPG Factory e Studio Istolia, gettando ombre sui due team interni, creati per lo sviluppo di titoli più afferenti alla tradizione storica del publisher.
Fondata nel 2014, Tokyo RPG Factory è basata su un'idea molto affascinante: sviluppare JRPG volutamente molto classici, sfruttando magari budget modesti ma concentrandosi sugli aspetti più tradizionali del genere, come inquadrature dall'alto e storie alquanto sviluppate.
Dopo aver debuttato con I Am Setsuna nel 2016, il team ha lanciato Lost Sphear l'anno successivo e poi Oninaki nel 2019, tutti titoli che hanno incontrato un riscontro non malvagio da parte della critica ma che evidentemente non sono riusciti a imporsi sul pubblico.
Secondo quanto riferito da Siliconera, Tokyo RPG Factory ha riportato una perdita netta di 154,33 milioni di yen (circa 1,2 milioni di euro) in confronto agli introiti dello stesso periodo dell'anno scorso, pari a 88,39 milioni di yen.
Ben più triste il destino di Studio Istolia: il team è stato chiuso a maggio del 2019, dopo la cancellazione dell'unico progetto annunciato, Project Prelude Rune, sotto la guida del producer storico di Tales of, Hideo Baba. Quest'ultimo ha abbandonato lo studio nell'aprile del 2019 e il mese successivo gioco e team sono stati cancellati. Nonostante questo, Square Enix continua a conteggiare le perdite derivanti dal progetto, con una perdita netta di 26,88 milioni di yen per l'ultimo trimestre e ben 592,02 milioni di yen (4,7 milioni di euro) di perdita netta nell'anno precedente.