Nel corso della GDC 2024, Swen Vincke di Larian Studios ha inevitabilmente dovuto affrontare domande sull'uso delle intelligenze artificiali generative nello sviluppo dei videogiochi. In un'intervista concessa alla testata IGN.com, ha affermato in modo perentorio: "Noi assumiamo sceneggiatori, non facciamo scrivere i dialoghi da ChatGPT", facendo capire che non crede nell'uso di queste nuove tecnologie in ambiti prettamente creativi.
In realtà il suo pensiero è più strutturato. Vincke non vede le IA come il male: "La mia posizione sulle IA è davvero semplice: sono uno strumento che usiamo per fare più velocemente alcune cose. Abbiamo così tanto lavoro da fare che siamo contenti di ricevere aiuto da qualsiasi cosa." Detto questo, ha poi aggiunto: "Non credo che rimpiazzeranno mai il lato creativo delle cose e posso dimostrarlo con i fatti."
Assumere invece di licenziare
Insomma, Vincke non è contrario all'utilizzo delle intelligenze artificiali generative, solo non nel modo fatto da alcune compagnie come Ubisoft con Neo NPCs, che finisce per impoverire la scrittura dei giochi e serve solo a licenziare persone.
In questo senso per Vincke la soluzione è quella classica: assumere più persone nel caso in cui si presentino dei colli di bottiglia che frenano il lavoro, come fatto da Larian Studios che ha appena assunto 15 artisti concettuali invece di puntare su Midjourney e affini, per non lasciare gli animatori senza creature sulle quali lavorare.