La University of Michigan ha pubblicato uno studio sull'utilizzo dei videogiochi da parte dei teenager, da cui emergono dei dati interessanti per quanto riguarda le abitudini legate a questo medium e anche la percezione che i genitori hanno di questo.
L'86% dei genitori pensa che i figli passino troppo tempo sui videogiochi, ma questa percezione potrebbe non essere corretta, o meglio potrebbe essere difficile per i genitori quantificare precisamente il tempo che questi passano effettivamente sui videogiochi.
Emergono anche abitudini diverse tra maschi e femmine: secondo il sondaggio condotto da C.S. Mott Children's Hospital, il doppio dei genitori ha risposto che i maschi giocano ogni giorno, rispetto a quanto hanno risposto la stessa cosa per le femmine.
I maschi, inoltre, sono più propensi a passare dalle tre alle quattro ore al giorno sui videogiochi, ma in generale, per quanto riguarda sia maschi che femmine, i genitori sono convinti che i videogiochi interferiscano troppo con altre attività come interazioni di famiglia (46%), sonno (44%), studio (34%), amicizia e compagni non di videogioco (33%) o attività extra-curricolari (31%).
Sebbene molti genitori credano che i videogiochi abbiano influssi positivi, molti menzionano anche impatti negativi dopo sessioni di gioco prolungate. D'altra parte, i genitori potrebbero non avere una percezione molto accurata del fenomeno, in particolare per quanto riguarda il tempo trascorso dai figli rispetto alla media o alle abitudini degli altri, soprattutto considerando che i genitori dei figli che giocano di più sono convinti che ci stiano comunque meno degli altri.
Come tecniche per limitarne l'utilizzo, emergono diverse abitudini da parte dei genitori: incoraggiare altre attività (75%), stabilire limiti di tempo (54%), fornire incentivi per limitare le sessioni (23%) e infine nascondere console e dispositivi da gioco (14%).
Il pediatra Gary Freed che ha curato lo studio raccomanda ai genitori di approfondire la conoscenza dei videogiochi e di osservare più da vicino il comportamento dei figli, perché hanno un ruolo fondamentale nell'educazione ad un utilizzo corretto di questi prodotti.