Ha fatto scalpore un passaggio di un'intervista all'ex vice-presidente USA Joe Biden, attualmente in corsa per essere il prossimo candidato democratico alle elezioni 2020, in cui parla degli sviluppatori videoludici come di "vermi", che "creano giochi che insegnano a uccidere".
Considerando come Trump e compagnia già considerino molto negativamente i videogiochi, sembra che non ci sia speranza di vedere un certo riconoscimento per il medium né da una parte né dall'altra, vista la considerazione riservata anche da uno dei maggiori candidati democratici come Biden.
D'altra parte, il sentimento dell'ex-vicepresidente USA deriva da una sua netta idiosincrasia con tutta la Silicon Valley che era emersa anche ai tempi del suo mandato governativo, sotto la presidenza di Barack Obama. Peraltro in netta contrapposizione con quest'ultimo, che ha spinto per ampliare la potenza di tale sezione dell'economia americana, Biden è sempre rimasto scettico sull'industria informatica e proprio a un combattuto incontro con i maggiori rappresentanti di questa si riferisce la citazione del candidato democratico riportata sopra.
Mentre cercava di presentare una sua proposta su una nuova legislazione riguardante la gestione delle proprietà intellettuali, ha spiegato Biden, a un certo punto "Uno di questi viscidi vermi [creep è la parola utilizzata da Biden -ndR] che sedevano intorno al tavolo, che era un multimilionario, vicino ad essere miliardario, mi disse che lui era un artista perché si era imposto con giochi che ti insegnano come uccidere le persone".
Secondo alcune teorie, questo essere a cui si riferisce Biden potrebbe essere John Riccitiello, all'epoca CEO di Electronic Arts. È probabile che l'astio dimostrato dall'ex-vicepresidente derivi proprio dagli screzi avuti con i rappresentanti della Silicon Valley in generale: il racconto dell'incontro fatto da Biden si sofferma infatti sul fatto che questi si siano dimostrati estremamente arroganti, nel voler accedere a privilegi speciali considerando sé stessi "il motore economico dell'America" pur avendo in totale meno dipendenti di quanti General Motors ne aveva persi in un trimestre all'epoca.
Insomma, la questione di Biden potrebbe essere un po' più complessa di un semplice attacco ai videogiochi, ma c'è da registrare comunque un altro evidente caso di mancanza totale di stima da parte della politica nei confronti dell'industria videoludica.