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The Division 2, per Ubisoft avere una posizione politica nei videogiochi è sbagliato

Ubisoft Massive ribadisce di non voler introdurre opinioni di carattere politico in The Division 2: "è deleterio per gli affari"

NOTIZIA di Davide Spotti   —   18/10/2018
Tom Clancy's The Division 2
Tom Clancy's The Division 2
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All'E3 2018 il CEO di Ubisoft, Yves Guillemot, aveva dichiarato che titoli come The Division e Watch Dogs contengono riferimenti alla politica, ma lo fanno mantenendo un profilo neutrale.

In una recente intervista il COO di Ubisoft Massive, Alf Condelius, ha rimarcato che il mondo di gioco tratteggiato da The Division 2 è semplicemente una distopia slegata da qualsiasi riferimento all'attualità.

"The Division è ambientato in un futuro distopico; ci sono molte interpretazioni riguardo al fatto che sia qualcosa verso cui si sta dirigendo la società attuale, ma non è così. È un contesto di fantasia", spiega Condelius.

"È un universo e un mondo che abbiamo creato perché i giocatori potessero esplorarlo, decidendo di essere una buona persona in un contesto in lento decadimento", ha aggiunto. "Alla gente piace inserirci la politica, ma preferiamo allontanarci il più possibile da queste interpretazioni, perché non intendiamo assumere una posizione nello scenario attuale. Ad essere sinceri è anche una cosa negativa per gli affari, ma è comunque interessante ed è un tipo di dibattito che abbiamo sostenuto".

Vi ricordiamo che la data d'uscita di The Division 2 è fissata per il 15 marzo 2019 su PC, PS4 e Xbox One. Gli sviluppatori sono al lavoro per migliorare la struttura della Zona Nera.