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The Game Awards 2023: è polemica per il poco tempo concesso ai premiati

Dopo i The Game Awards 2023 è nata una polemica sul poco tempo concesso ai premiati, che sono stati costretti a centellinare le parole.

The Game Awards 2023: è polemica per il poco tempo concesso ai premiati
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   08/12/2023

Dopo i The Game Awards 2023 alcuni hanno iniziato a fare polemica sul poco tempo concesso ai premiati per parlare dal palco dell'evento, con tanto di cartellone luminoso, o teleprompter, che li invitava a sbrigarsi con la scritta "please wrap it up", che appariva dopo che il loro discorso aveva superato un certo minutaggio.

Probabilmente si tratta di una conseguenza del discorso fiume di Christopher Judge dell'edizione dello scorso anno, ma a molti non ha fatto piacere vedere ancora più marginalizzati sviluppatori e personalità dell'industria rispetto alla parte marketing, che ormai è preponderante.

Neil Druckmann, salito sul palco per ritirare il premio per lo spettacolo di HBO, ci ha anche scherzato su, facendoci una battuta, ma è apparso evidente a tutti come, ad esempio, Sam Lake, che ha ritirato due premi per Alan Wake 2, non sia riuscito a fare un discorso vero e proprio a causa della fretta. Solo a Kojima è stato concesso qualche momento in più per presentare OD.

Naturalmente la fretta delle premiazioni, che ormai occupano uno spazio davvero ridotto all'interno dei The Game Awards, ha suscitato non poche ironie online.

Le battute

Ad esempio la testata satirica Hard Drive ci ha scherzato su scrivendo: "Ad Blocker fa durare i Game Awards 7 minuti", oppure "Eccovi un articolo brevissimo sui Game Awards perchè Geoff Keighley ci ha detto di sbrigarci."

C'è anche chi ha notato la disparità di trattamento tra Kojima e tutti gli altri.

In generale, per molti l'edizione di quest'anno ha rafforzato l'idea che la premiazione sia diventata completamente secondaria rispetto alla vendita di spazi pubblicitari, con i premi che o vengono dati di corsa, o vedono i premiati doversi affrettare giù dal palco per non disturbare gli spot e i personaggi famosi tanto da aver portato Josh Sawyer, autore già più volte polemico con l'evento di Keighley, ha scrivere un post al vetriolo su X: "L'edizione dei The Game Awards di quest'anno è un imbarazzante atto d'accusa nei confronti di un settore dell'industria disperato per ottenere un riconoscimento attraverso personaggi famosi, con poco rispetto per gli sviluppatori che si suppone stiano onorando."

Insomma, più i The Game Awards ottengono successo, più sembra che l'asticella venga spostata lontano da quello che dovrebbe essere il suo obiettivo principale, ossia onorare gli studi di sviluppo.