Nintendo ha registrato oltre 30 brevetti legati a The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, uno dei suoi più recenti successi commerciali in ambito Nintendo Switch. Non è strano che Nintendo protegga le proprie IP (tutti sappiamo quanto è zelante sotto questo punto di vista), ma in questo caso la situazione è curiosa.
Precisamente, secondo quanto indicato da Automaton, dal 10 luglio al 4 agosto 2023 Nintendo ha reso pubblici 32 brevetti, 31 dei quali legati a The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom. Questi servono per proteggere abilità come l'Ultramano di Link (che permette di spostare oggetti) e l'abilità di fusione, ci sono poi brevetti per alcune meccaniche di gioco, per le abilità degli NPC come i fulmini di Riju e anche elementi curiosi come le schermate di caricamento. Ci sono poi addirittura degli elementi tecnici che permettono a Link di fare cose che i giocatori danno per scontato, come rimanere in piedi sopra degli oggetti in movimento e aggrapparsi ai bordi.
I brevetti di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom e il futuro di Nintendo
Purtroppo è difficile dire se Nintendo stia semplicemente proteggendo le proprie idee ad ampio raggio o se i brevetti indichino caratteristiche che gli autori di The Legend of Zelda vogliono continuare a usare in prossimi capitoli della serie.
Come detto, però, non è strano che Nintendo stia proteggendo come può The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom che è stato in grado di vendere in un paio di mesi circa due terzi di quanto Breath of the Wild ha venduto in sei anni.