Lo scorso anno, con tutti chiusi in casa per colpa della pandemia, ha garantito a tutte le società operanti nel settore delle tecnologie e dell'intrattenimento enorme e improvvisa liquidità. Questi fondi sono utilizzati in questi mesi per consolidare il business di questi giganti, principalmente attraverso le acquisizioni. Avrete sicuramente sentito parlare di Bethesda e Activision Blizzard comprate da Microsoft o Insomniac e Bungie comprate da Sony. Alla festa si sono uniti il New York Times che ha comprato Wordle e Netflix che ha comprato lo studio di Oxenfree. Adesso sembra anche che Meta, la società che fino a qualche mese fa era conosciuta come Facebook, sia intenzionata a comprare The Sandbox, uno dei principali metaversi sul mercato.
È cosa nota l'interesse per i metaversi e le cryptovalute da parte della società di Mark Zuckerberg. In entrambi i campi, però, Facebook sembra non riuscire a mantenere il passo della concorrenza. Dopo il fallimento di Diem, la stablecoin di Facebook, il progetto The Sandbox potrebbe risolvere in un colpo entrambi i problemi. Come abbiamo detto nel nostro provato di The Sandbox, questo metaverso è uno dei più avanzati e interessanti sul mercato, soprattutto perché si fonda su di un modello economico già avviato e soprattutto molto ricco, sia di collaborazioni che d'investitori disposti a spendere centinaia di migliaia di euro per accaparrarsi un "pezzo di terra" del gioco. Questo senza considerare il mercato di NFT connesso al gioco, anche questo capace di far passare di mano decina di migliaia di SAND, la valuta di tutto il progetto.
Secondo un rumor di NFT Ethics, Meta sarebbe interessata a comprare The Sandbox, così da balzare improvvisamente all'avanguardia di questo lucrativo, quanto avveniristico mercato.
Come sempre prendete con le pinze questo genere di voci di corridoio, ma sarebbe sicuramente una mossa piuttosto logica, sapendo gli obiettivi e gli appetiti di Meta. Oltre che la necessità di dare un forte segnale dopo il crollo delle ultime ore.