Tra i tanti annunci arrivati durante la settimana del Summer Game Fest c'è stato anche quello di The Thing: Remastered, un'edizione rimasterizzata dello sparatutto horror del 2002, sequel del film La Cosa di John Carpenter. Pur non trattandosi di un remake vero e proprio, gli sviluppatori di Nightdive Studios hanno svelato che il gioco avrà delle migliorie sostanziali, con l'obiettivo di realizzare parte della visione originale del gioco tramite le tecnologie odierne.
"Computer Artworks (lo studio che ha realizzato il gioco originale) era molto, molto soddisfatto, e giustamente aggiungo, del gioco che ha prodotto, ma era anche consapevole delle limitazioni, delle cose che non poteva fare semplicemente perché la tecnologia, il motore di gioco, non supportavano la visione che avevano in mente", ha detto Larry Kuperman, business development director di Nightdive Studios, in un'intervista con GamesRadar.
"E, senza entrare troppo nei dettagli, senza fare alcuno spoiler, ci sono alcune cose che siamo riusciti a realizzare della visione originale degli sviluppatori. È una cosa molto importante per noi".
The Thing: Remastered sarà come ce lo ricordiamo, ma sarà meglio del gioco originale
Kuperman non ha aggiunto dettagli precisi sulle modifiche apportate, ma ci ha lasciato un indizio: "Si giocherà nel modo in cui ricordate il gioco originale, ma non era quello il modo in cui si giocava realmente".
Supponiamo sia un gioco di parole per intendere che la remaster sarà in linea con i ricordi al miele dei giocatori, più che con il The Thing originale del 2002, dato che a volte la memoria tende a "sopravvalutare" un gioco con tanti anni sulle spalle. Ad esempio, vi è mai capitato di rigiocare un titolo vecchio di dieci o più anni e rimanere stupiti dal fatto che graficamente ve lo ricordavate molto più bello di quanto non sia in realtà?
In ogni caso capiremo meglio cosa intende Kuperman tra pochi mesi. Il lancio di The Thing: Remastered è in programma entro la fine del 2024 su PS5, PS4, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC.