La Corte Suprema degli Stati Uniti ha accettato di ascoltare gli argomenti di TikTok contro una legge che potrebbe portare al bando dell'app entro il prossimo mese. Le udienze si terranno il 10 gennaio 2025, poco più di una settimana prima che la legge entri in vigore. Per TikTok, questo rappresenta un passo avanti nella sua lotta per rimanere operativa negli Stati Uniti, mentre si trova di fronte a due opzioni: convincere la Corte a bloccare la legge o costringere la sua casa madre cinese, ByteDance, a vendere.
La legge al centro del dibattito
Il fulcro del caso è il Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, una normativa che vieta applicazioni controllate da aziende in Paesi considerati "avversari stranieri." Il Dipartimento di Giustizia ha difeso con successo la costituzionalità della legge in una corte d'appello, sostenendo che il governo ha un interesse legittimo nel proteggere la sicurezza nazionale americana. Preoccupazioni su potenziali manipolazioni dei contenuti e accesso ai dati sensibili degli utenti americani sono state sollevate durante briefing classificati, ma nessuna prova declassificata è stata presentata pubblicamente.
La Corte Suprema ascolterà gli argomenti di TikTok e di un gruppo di creatori della piattaforma, consolidando due cause in un'unica udienza. Entrambe le parti avranno due ore per presentare i propri casi. Nonostante TikTok abbia richiesto un'ingiunzione d'emergenza per fermare l'entrata in vigore della legge, la Corte ha deciso di rinviare la decisione fino a dopo le udienze. Se la Corte non agirà, il bando entrerà in vigore il giorno prima dell'insediamento del nuovo presidente, Donald Trump, che avrà la possibilità di estendere la scadenza di 90 giorni.
Una partita geopolitica
La battaglia di TikTok va oltre la semplice regolamentazione tecnologica, toccando temi di geopolitica e relazioni tra Stati Uniti e Cina. La possibilità che ByteDance venda TikTok è ancora incerta, dato che tale decisione richiederebbe l'approvazione del governo cinese. Intanto, l'amministrazione Biden ha sottolineato i rischi della tecnologia cinese, mentre il presidente eletto Trump, noto per il suo successo elettorale su TikTok, ha mantenuto posizioni ambigue sull'app.
Un portavoce di TikTok, Michael Hughes, ha dichiarato che la piattaforma è "soddisfatta" della decisione della Corte. "Crediamo che la Corte Suprema dichiarerà incostituzionale il bando, permettendo agli oltre 170 milioni di americani sulla nostra piattaforma di continuare a esercitare il loro diritto alla libertà di espressione." La decisione finale della Corte Suprema sarà cruciale per il futuro di TikTok negli Stati Uniti e per il panorama tecnologico globale.