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Toshihiro Nagoshi di Sega su Super Monkey Ball: un esperimento fatto da una decina di persone

Altre rivelazioni da parte di Toshihiro Nagoshi di Sega, questa volta su Super Monkey Ball

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   15/08/2018

Dalla lunga intervista speciale a Toshihiro Nagoshi di Sega, pubblicata nel nuovo numero di Edge, è emerso anche un retroscena sullo sviluppo di Super Monkey Ball.

Dopo aver toccato le origini di Yakuza e lo sviluppo di F-Zero GX, Nagoshi ha illustrato anche un simpatico retroscena sullo sviluppo di Super Monkey Ball, il celebre puzzle game sulle scimmiette nelle sfere uscito originariamente su Dreamcast e trasferitosi poi su Nintendo Gamecube. Anche in questo caso si trattò di un passaggio alquanto epocale, perché Sega era uscita dal mercato hardware e pensò subito alla sua storica rivale come piattaforma per un rilancio in ambito software.

A quanto pare, ancora all'epoca del Dreamcast il nuovo CEO di Sega chiese a Nagoshi come mai lo sviluppo di videogiochi costasse così tanto. "Gli dissi che non poteva costare meno ma allo stesso tempo ero piuttosto agitato sull'argomento", ha raccontato lo sviluppatore. "Decisi allora di fare un gioco che richiedesse risorse minime, poco tempo e un budget piccolissimo", e così nacque Super Monkey Ball, che venne poi ripreso successivamente per produrre un gioco in tempo per il lancio di Gamecube: "C'erano dei grandi fan per questo gioco. Quando abbiamo abbandonato lo sviluppo di hardware, sapevamo che il Gamecube stava arrivando e quando sarebbe stato lanciato. Non pensavamo di avere abbastanza tempo da riuscire ad avere un gioco pronto per il giorno di rilascio ma a quel punto pensammo a Super Monkey Ball. Penso che sia stato sviluppato da dieci persone, forse meno, ma riuscimmo a portarlo a termine in tempo, in qualche modo".

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