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Microsoft e Nintendo avevano rifiutato Yakuza, ora lo vogliono

Il producer Toshihiro Nagoshi rivela alcuni interessanti retroscena sulla serie Yakuza riguardanti le piattaforme Microsoft e Nintendo

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   14/08/2018

Yakuza è stata per anni una serie praticamente esclusiva per le console Sony, ma ciò non è era dovuto a una specifica volontà di SEGA, bensì al rifiuto da parte di Microsoft e Nintendo di far approdare il gioco sulle loro piattaforme. A quanto pare, tuttavia, le cose sono cambiate.

"Non l'ho mai rivelato prima ma mentre pubblicavamo gli episodi di Yakuza su PlayStation, ho presentato il prodotto anche a Microsoft e Nintendo", ha detto il producer Toshihiro Nagoshi. "Allora mi dissero che non lo volevano, ora invece lo vogliono. Non avevano compreso i motivi per cui avevo creato la serie."

Tornando con la mente agli esordi del franchise, Nagoshi ha raccontato: "Era diventato difficile per le aziende giapponesi competere con le produzioni occidentali, che potevano vantare grande qualità e contare su grossi budget. L'unico modo era creare titoli sportivi, militari o ad ambientazione fantasy, e pubblicarli in tutto il mondo: era ciò che stava facendo chiunque."

"Io però ho pensato che andare in quella direzione non fosse la cosa migliore, dunque per prima cosa ho abbandonato l'idea di vendere il mio prodotto in tutto il mondo. Dopodiché ho deciso che non mi sarebbe importato di trascurare il pubblico femminile o i giocatori più piccoli. Alla fine l'unico target rimasto era quello dei maschi giapponesi."

"I miei capi non erano convinti: ho effettuato due presentazioni senza però ricevere la loro approvazione. Ai tempi SEGA aveva bisogno di liquidità, era molto vicina alla bancarotta, dunque c'è stata la fusione con Sammy. Non appena è accaduto, sono andato a incontrare il nuovo proprietario e gli ho mostrato Yakuza. Dal punto di vista professionale non è stata una mossa corretta, anzi, ma sapevo che se il capo avesse detto di sì sarebbe stato un bene per l'intera azienda. (...) Ho ricevuto il via libera, anche se il CEO si è arrabbiato molto!"

Nagoshi ha parlato infine delle sue ispirazioni per Yakuza: "Mi chiedono spesso come abbia fatto tutte quelle ricerche, ma sono cose che fanno parte della cultura giapponese. Alcune cose mi appartengono: mi piace bere, mi piacciono le donne. Mi piaceva divertirmi, che fosse per dissipare lo stress lavorativo o stringere legami con i miei collaboratori."

"Durante quel periodo ho imparato molte storie interessanti dalle persone che ho incontrato, alcune sorprendenti e altre tristi. Tutte sono diventate parte della storia di Yakuza, incluso il nome Kiryu. È una cosa che faccio spesso per i miei giochi: uso il nome di una persona che apprezzo o che mi ha aiutato. Lo faccio ancora oggi."

Infine il producer ha fornito qualche dettaglio sul progetto Shin Yakuza: "Vorrei che fosse un titolo hardcore nelle prime battute, ma anche che i giocatori pensino che sia un'esperienza molto interessante: è questo il mio obiettivo. Anche dal punto di vista tecnologico, ma non voglio dire di più per non rovinarvi il divertimento."

"Portare Yakuza su altre piattaforme mi consentirebbe di aumentare la fanbase della serie: potrei presentare Kazuma Kiryu a tanti nuovi giocatori. Sarebbe fantastico."