Il colosso taiwanese TSMC si prepara a entrare ufficialmente nell'era dei chip a 2 nanometri, confermando ancora una volta la sua posizione di leader mondiale nella produzione di semiconduttori avanzati. Secondo le ultime notizie, le due strutture produttive dedicate a questa nuova tecnologia, situate a Hsinchu e Kaohsiung, risultano completamente prenotate per tutto il 2026, a dimostrazione dell'enorme richiesta da parte dei principali produttori tecnologici globali.
La produzione pilota dei wafer a 2nm è già in corso, mentre la produzione di massa dovrebbe iniziare entro la fine del 2025. L'obiettivo di TSMC è raggiungere un'impressionante capacità di 100.000 wafer al mese entro il prossimo anno, con una resa attuale del 70%.
TSMC: i risultati secondo gli analisti
L'analista Ming-Chi Kuo ha evidenziato che i risultati di TSMC sono già superiori rispetto a quelli delle precedenti generazioni, e che il processo produttivo denominato N2 rappresenterà il primo passo verso un'ulteriore evoluzione, seguita dalla versione N2P, ancora più efficiente.
Nel frattempo, anche la capacità di packaging avanzato è completamente prenotata, con una produzione stimata fino a 150.000 wafer mensili entro il 2026. Nonostante i prezzi elevati, stimati in circa 30.000 dollari per wafer, la domanda rimane altissima. Tra i principali clienti di TSMC spicca Apple, che avrebbe prenotato oltre la metà della capacità produttiva iniziale, assicurandosi un vantaggio strategico nei confronti di concorrenti come Qualcomm e MediaTek.
TSMC: il costo dei wafer
Il costo, seppur notevole, appare giustificato se confrontato con i prezzi crescenti delle tecnologie a 3nm: N3E e N3P costeranno rispettivamente 25.000 e 27.000 dollari per wafer. Con la prossima generazione di chip, i produttori puntano a migliorare ulteriormente efficienza energetica e prestazioni, elementi chiave per i futuri dispositivi mobili, computer e sistemi di intelligenza artificiale.
Con la piena saturazione della produzione e un portafoglio clienti di altissimo livello, TSMC si conferma come pilastro dell'industria tecnologica globale, pronta a guidare la transizione verso una nuova era di microprocessori più potenti, efficienti e avanzati.