Dopo UFS 4.0 e la sua revisione 4.1, ormai presente sugli smartphone di fascia alta, l'organizzazione JEDEC è prossima a finalizzare il nuovo standard UFS 5.0, che promette di rivoluzionare le prestazioni di archiviazione su smartphone, tablet e altri dispositivi portatili.
L'obiettivo è chiaro: migliorare la velocità e la stabilità della memoria integrata riducendo al contempo il consumo energetico. Si tratta di un'evoluzione che interesserà non solo il mercato mobile, ma anche altri ambiti come l'automotive, l'edge computing e le console di gioco: vediamo tutti i dettagli.
Le caratteristiche delle memorie UFS 5.0
JEDEC ha innanzitutto confermato che UFS 5.0 sarà retrocompatibile con le versioni precedenti, ossia UFS 4.0 e 4.1. Ciò significa che i futuri smartphone equipaggiati con chipset come Snapdragon 8 Elite Gen 5 o Dimensity 9500 potrebbero adottare il nuovo standard senza necessità di modifiche strutturali. Resta tuttavia da capire se questi dispositivi potranno sfruttare pienamente la banda massima prevista o se ne sarà limitata l'efficienza.
Dal punto di vista tecnico, UFS 5.0 raggiungerà una larghezza di banda teorica massima di 10.800 MB/s, un valore comparabile a quello delle unità PCIe NVMe Gen 5, che rappresentano attualmente il vertice delle prestazioni nel campo dello storage. Ogni canale potrà garantire fino a 6.400 MB/s, più del doppio rispetto al limite dei 2.900 MB/s offerto da UFS 4.1. Il risultato è un potenziale raddoppio della velocità complessiva, con un'efficienza ancora superiore, anche se i dati precisi sui consumi non sono stati resi noti.
Oltre alla velocità, UFS 5.0 introduce miglioramenti sul fronte della sicurezza e della stabilità del segnale. Tra le novità figurano l'Inline Hashing, che aumenta la protezione dei dati, e una gestione avanzata dell'integrità del segnale grazie alla link equalization integrata. Questa tecnologia consente di ridurre le interferenze tra il livello fisico (PHY) e il sottosistema di memoria, semplificando l'integrazione nei sistemi più complessi.
JEDEC ha sottolineato come la nuova architettura sia progettata per garantire elevata efficienza energetica, elemento cruciale per dispositivi mobili e indossabili, dove la durata della batteria resta una priorità. Lo standard è pensato anche per estendere l'uso di UFS a veicoli connessi, apparecchiature edge e console di gioco, contesti in cui la velocità di accesso ai dati può migliorare in modo significativo le prestazioni complessive del sistema.
Sebbene il lavoro di standardizzazione sia in fase di completamento, l'adozione commerciale richiederà ancora tempo. Alcune fonti del settore indicano che Samsung, insieme a Micron e SK hynix, sta già sviluppando moduli UFS 5.0, ma la produzione di massa non dovrebbe partire prima del quarto trimestre del 2026. I primi dispositivi dotati di questa memoria potrebbero quindi arrivare nel corso del 2027, rendendo improbabile la presenza del nuovo standard nei flagship previsti per il 2026.