Uncharted, il film, prosegue la sua produzione e ha già diverse riprese concluse da parte del team e degli attori, tra i quali c'è anche Tom Holland nel ruolo del protagonista Nathan Drake, ma sembra che l'attore in questione non sia molto soddisfatto della sua interpretazione.
Con notevole sincerità, Holland ha spiegato in un'intervista pubblicata da GQ di essersi accorto di qualche difetto nelle sue performance come Nathan Drake, sostenendo di essersi a volte lasciato sopraffare dalla volontà di apparire "figo" durante le riprese, una sorta di "incantesimo" negativo nel quale possono cadere gli attori.
L'interprete di Spider-Man, diventato un po' una sorta di frontman per varie produzioni Sony, ha spiegato la questione con grande onestà: "Quando si inizia a preoccuparci sul fatto di avere un bell'aspetto durante una ripresa, recitare diventa qualcosa di diverso dal calarsi pienamente in un personaggio", ha spiegato Holland.
"Penso che ci siano momenti, nella mia interpretazione in Uncharted, in cui sono caduto dentro a questa trappola, in cui ci si trova a pensare voglio avere un bell'aspetto ora, voglio che sia il mio momento cool".
Dunque l'attore si è ritrovato a voler sembrare molto tosto, stoico, "insomma, praticamente essere Mark Wahlberg", ha sintetizzato, scherzando. Tutto questo gli ha insegnato una "lezione importante" sul comportamento da tenere in termini professionali, portandolo a pensare che invece di adottare l'approccio da "big action hero", avrebbe potuto interpretare il ruolo in maniera diversa, in modo da caratterizzare meglio il personaggio.
D'altra parte, lo stesso attore aveva riferito in precedenza che nel film di Uncharted si trovano "le più grandi scene d'azione che abbia mai fatto", dunque è comprensibile che si sia fatto prendere la mano. Nel frattempo, il film è stato rinviato ancora, questa volta al 2022.