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Unity: Marc Whitten lascia l'azienda, ma se ne va con $800.000 in più

Il Chief Product e Technology Officer di Unity, Marc Whitten, lascierà l'azienda quest'anno ma questo gli permette di andarsene con 800.000 dollari in più.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   15/05/2024
Unity: Marc Whitten lascia l'azienda, ma se ne va con $800.000 in più

Marc Whitten, Chief Product e Technology Officer di Unity, si dimetterà dal suo ruolo il 1° giugno e lascerà l'azienda entro la fine del 2024. La notizia arriva poco dopo l'annuncio che l'amministratore delegato John Riccitiello sarà sostituito da Matthew Bromberg, ex COO di Zynga e SVP di EA.

Un documento depositato presso la Securities and Exchange Commission statunitense ha rivelato che Whitten assumerà il ruolo di consulente strategico di Unity dal 1° giugno fino alla fine dell'anno. Le dimissioni di Whitten non sono state motivate.

Whitten avrà comunque diritto a una serie di benefici al momento delle dimissioni, tra cui un pagamento forfettario in contanti del valore di 200.000 dollari, pari a 26 settimane del suo stipendio base. Riceverà anche un altro pagamento in contanti del valore di 400.000 dollari, pari al suo bonus target per il 2024 nell'ambito del programma di incentivi in contanti di Unity, e un ulteriore forfait di 200.000 dollari per "aver sostenuto la transizione della leadership". Un pagamento "minore", pari a 14.801 dollari, sarà erogato per coprire i costi di prosecuzione dell'assistenza sanitaria.

Le precedenti esperienze di Whitten

Marc Whitten
Marc Whitten

Whitten è entrato a far parte di Unity nel 2021 dopo aver lavorato presso Amazon come vicepresidente della divisione Entertainment Devices and Services. Ha lasciato l'azienda cinque mesi dopo aver reso disponibile il servizio di cloud gaming Luna.

In precedenza è stato Chief Product Officer di Xbox e ha lasciato l'azienda nel 2014 per unirsi alla società di tecnologia audio Sonos.

Il suo addio arriva dopo un lungo periodo complesso per Unity, che ha subito un enorme danno all'immagine dopo che ha tentato senza successo di applicare una nuova regolare per l'uso del motore di sviluppo: gli sviluppatori avrebbero dovuto pagare una tassa ogniqualvolta che un utente avesse installato un gioco creato con Unity. Ovviamente il mondo videoludico si è rivoltato all'idea e alla fine Unity ha cambiato i piani.