Warner Bros. Games sembra sia definitivamente non più in vendita, con AT&T che ora pare decisa a mantenere il controllo sulla divisione videoludica perché considerata troppo importante e di valore per essere venduta, oltretutto a condizioni economiche forse non adeguate alla richiesta.
Sebbene non sia mai stato confermato in via ufficiale, l'idea che Warner Bros. Interactive Entertainment potesse essere in vendita si era fatta strada con forza nei mesi scorsi, portando anche a diverse voci sui possibili acquirenti, tra i quali uno dei candidati più accreditati sembrava essere Microsoft, oltre a EA, Activision e Take-Two.
In verità sembra non si sia concretizzato nulla del genere e secondo quanto riferito di recente da Bloomberg sembra che AT&T sia intenzionata a mantenere il controllo della divisione, considerata di "valore troppo alto" per poterne fare a meno, nonostante gli importanti debiti accumulati dalla compagnia. D'altra parte, il costo di un'acquisizione del genere si aggirava sui 4 miliardi di dollari secondo stime iniziali, un'operazione non proprio semplice.
Sembra che un elemento decisivo in questo cambio di rotta sia stato anche il cambio al vertice di AT&T, con l'ex-COO John Stankey che è ora diventato il nuovo CEO e sembra abbia guidato questa decisione di mantenere WB Games all'interno. D'altra parte, proprio di recente Warner Bros. ha dimostrato di essere ancora in grande attività con l'annuncio di Gotham Knights previsto per il 2021 e di Suicide Squad: Kill the Justice League nel 2022 per piattaforme next gen. All'appello manca ancora il famoso RPG di Harry Potter, che potrebbe essere presentato in un prossimo periodo, ora che la compagnia sembra aver trovato nuovamente compattezza sulla divisione videoludica.