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Xbox Game Pass: Call of Duty e i giochi Activision Blizzard porteranno nuovi giocatori ma anche aumenti di prezzo?

Le possibili conseguenze dell'arrivo dei giochi Activision Blizzard nel catalogo di Xbox Game Pass, cosa che ormai sembra prossima a succedere.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   20/10/2023
Xbox Game Pass: Call of Duty e i giochi Activision Blizzard porteranno nuovi giocatori ma anche aumenti di prezzo?

Non c'è dubbio che l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft abbia un'importanza capitale nell'ottica del Game Pass, come è emerso chiaramente anche dalle testimonianze e dai documenti emersi durante i vari processi per portare avanti l'operazione, ma quali saranno le conseguenze per l'utente finale? Il publisher ha confermato di essere al lavoro per portare i propri titoli all'interno del catalogo, cosa che dovrebbe concretizzarsi a questo punto l'anno prossimo - nonostante alcune voci di corridoio puntino già ai prossimi mesi - probabilmente partendo con i giochi meno recenti e poi con l'arrivo anche dei nuovi pezzi grossi, come Diablo IV e Call of Duty: Modern Warfare III.

La quantità di giochi che questa manovra potrebbe portare all'interno del catalogo è enorme, ma ancora più ampio è il potenziale che si sbloccherebbe, considerando tutti i franchise che fanno parte delle proprietà Activision Blizzard, tanto da far pensare, in molti, a un possibile incremento di prezzo per l'abbonamento al Game Pass, visto l'aumento di giochi disponibili e anche la necessità di finanziare un colosso come il publisher in questione. Da quest'ultimo punto di vista, a dire il vero, il fatto che i giochi continuino probabilmente ad essere multippiattaforma, almeno per quanto riguarda i franchise maggiori in un lasso di tempo ancora vicino all'acquisizione, dovrebbe comunque compensare e garantire introiti regolari, ma l'idea che Microsoft voglia monetizzare a breve termine un'acquisizione del genere non è assurda.

Nuovo prezzo o nuovo tier di abbonamento?

Call of Duty: Modern Warfare III su Game Pass al lancio sarebbe una bella bomta
Call of Duty: Modern Warfare III su Game Pass al lancio sarebbe una bella bomta

Qualcuno suggerisce addirittura che Microsoft possa pensare a una sorta di nuovo tier di abbonamento specifico per i giochi Activision Blizzard, considerando il richiamo di questi e il fatto che alcuni dei maggiori, come Diablo e Call of Duty, possono essere considerati a tutti gli effetti delle piattaforme live service, che potrebbero prestarsi a questa organizzazione. A ben vedere, quest'ultima idea presenta qualche discrepanza logica nella prospettiva dell'acquisizione, perché renderebbe poco sensata la manovra da 70 miliardi di dollari se poi i cataloghi delle compagnie dovessero rimanere separati, anche se è vero che l'attuale management di Activision Blizzard appare sempre piuttosto restio all'adottare strategie su abbonamento e un colpo di mano sarebbe stato comunque necessario in tal senso.

Un aggiustamento di prezzo verso l'alto è probabile e pare sia fisiologico per tutti i servizi in abbonamento, come stiamo vedendo anche con quelli dedicati ai contenuti video, ma Microsoft dovrà misurare attentamente i passi da fare. Tralasciando tutto il resto del catalogo, il fatto che Call of Duty resterà sicuramente multipiattaforma e con pari contenuti ovunque rende difficile spingere i giocatori a trasferirsi su Game Pass, se poi non dovesse nemmeno esserci un'effettiva convenienza economica diventerebbe ancora più complesso. Se è vero che ci sono milioni di giocatori che su PlayStation giocano solo a Call of Duty, bisogna che questi trovino un'effettiva convenienza per spostarsi dalla console al servizio in abbonamento, e questo forse potrebbe emergere attraverso qualche iniziativa legata ai contenuti aggiuntivi e alla struttura live service del gioco, magari con pacchetti regalo o cose simili.

Infine, si può anche pensare che l'acquisizione sia servita a Microsoft semplicemente per appropriarsi degli introiti di Activision Blizzard e dare una notevole spinta all'economia della divisione Xbox e non è da escludere che questa soluzione semplice sia anche quella più vicina alla visione della compagnia, ma è indubbio che un'operazione del genere abbia dei risvolti anche nella volontà di espandere l'utenza del Game Pass.