Dopo l'acquisizione di Bethesda, Microsoft ha detto di essere sempre alla ricerca di un nuovo studio per arricchire il già promettente catalogo di Xbox Series X e dell'Xbox Game Pass: Sega, Dontnod e Asobo sono i nomi più chiacchierati in queste ultime ore, ma sono davvero l'identikit perfetto? Parliamone assieme.
Nell'intervista di ieri, infatti, il CEO di Microoft Satya Nadella e il capo di Xbox Phil Spencer non solo hanno detto che Microsoft è sempre alla porta per delle eventuali acquisizioni, ovvero "crescere in maniera inorganica", ma ha detto spiegato una cosa importante per poter provare ad anticipare le sue mosse.
Gli studi che il colosso di Redmond avvicina, infatti, devono condividere con Microsoft "scopo, missione e cultura", ma soprattutto devono essere partner provati e affidabili, come per esempio Bethesda, un publisher sempre al fianco di Microsoft sin dal debutto nel 2001 della prima Xbox.
Considerando queste caratteristiche, possiamo dire che Asobo Studio e Dontnod Entertainment sono due profili che si sposano perfettamente con la strategia di MS. Entrambi francesi, i due sviluppatori da tempo stanno collaborando strettamente con il team Xbox per portare giochi di qualità su Xbox Game Pass. Asobo Studios, infatti, è il responsabile di quel miracolo tecnico e tecnologico che risponde al nome di Microsoft Flight Simulator. Dontnod ha appena pubblicato i tre episodi dell'ambizioso e delicato Tell Me Why in esclusiva Xbox e PC.
Una loro inclusione all'interno della famiglia degli Xbox Studios sarebbe più che naturale, dato che porterebbero in dote tanto talento e un tipo di giochi d'autore, che non sono nelle corde degli altri studi.
Salendo di scala anche SEGA sarebbe un'acquisizione notevole. Il publisher giapponese e Microsoft collaborano molto strettamente sin dal 2001, quando l'intero catalogo Dreamcast (o quasi) e Peter Moore passarono dalla società di Sonic, nel pieno della crisi, alla rampante compagnia della X verde.
Il catalogo di Sega e Atlus, poi, sarebbe perfettamente complementare con quello degli Xbox Studios. Con questa acquisizione, infatti, Xbox Series X diventerebbe improvvisamente una macchina appetibile anche per un pubblico orientale. Yakuza, Sonic, Phantasy Star, Virtua Fighter e tutti i giochi di Atlus, infatti, spalancherebbero di fronte a Microsoft il mercato giapponese, un territorio sul quale ha sempre fatto un'enorme fatica. Consentendo alla società americana di andare a sfidare Sony e Nintendo nella loro roccaforte.
Ma non solo, anche gli studi occidentali si amalgamerebbero in maniera perfetta con quelli già posseduti da Microsoft. Football Manager, Total War, Alien Isolation e gli Endless, infatti, darebbero un'enorme mano a Microsoft a rendere più appetibile anche il Game Pass per PC, forse il lato più debole (sia tecnicamente che come offerta) di tutto l'eccezionale abbonamento.
A Capcom, Konami e Square Enix, per esempio, non manca sicuramente il fascino e il catalogo, ma non sembrano condividere quei valori di base che Microsoft vorrebbe trovare in un partner. Queste tre compagnie, seppur in stretti rapporti col mondo Xbox, devono le loro fortune più a Sony e Nintendo e sono sempre state piuttosto fredde nei confronti della società fondata da Bill Gates.
Se Warner non è più in vendita, ci sono altre quattro società che potrebbero essere molto golose. Avremmo detto fuori portata fino all'altro giorno, ma abbiamo capito che la liquidità non è un problema per Xbox. 2K Games e Rockstar farebbero indubbiamente gola a chiunque. Da una parte abbiamo uno studio che trasforma in oro tutto quello che tocca e dall'altra una compagnia con un catalogo molto interessante che contiene nomi come Civilization, NBA 2K, Bioshock e Mafia. È vero che Red Dead Redemption 2 è su Game Pass, ma Rockstar sembra più legata al mondo PlayStation, ovvero dove i GTA sono diventati un fenomeno di costume.
Per Activision e Ubisoft vale più o meno lo stesso discorso: è vero che sono partner storici e sono in possesso di un catalogo di giochi davvero mostruoso, ma il loro acquisto a nostro avviso non aprirebbe nessun nuovo scenario per Xbox. Se non mettere a catalogo una serie di giochi dal fascino eccezionale, ma che richiedono un budget così alto per essere sviluppati che forse non sarebbero economicamente sostenibili all'interno del Game Pass. Certo, Blizzard è Blizzard, ma ha sempre avuto un'impronta fortemente indipendente, più legata al mondo PC in generale che a Microsoft.
Rimane quindi EA. Uno scenario estremamente affascinante, ma che, come per Sega, corrisponde perfettamente all'identikit cercato da Microsoft. Xbox, infatti, è un partner storico sia di EA che di Bioware e le due società si sono recentemente accordate per portare tutto il catalogo EA Play senza costi aggiuntivi su Xbox Game Pass.
Comprare EA aprirebbe a Microsoft le porte dei giochi sportivi, un grimaldello molto forte per conquistare il mercato occidentale e provare ad entrare anche nel mondo degli esport collaborando con le diverse società sportive.
Inoltre i prodotti di Bioware andrebbero a completare una collezione giochi di ruolo occidentali senza pari (se si unissero anche i giochi Origin, poi, sarebbe quasi un monopolio), DICE fornirebbe la sua eccezionale tecnologia, oltre che una serie di sparatutto amata, ma molto diversa da Gears e Halo. Respawn aprirebbe le porte dei battle royale e degli shooter competitivi, mentre Maxis quella del giochi per le famiglie. EA sarebbe quasi uno scacco matto.
Ripetiamo, al momento sono solo speculazioni, ma con la dimostrazione di forza di Microsoft di lunedì, ormai ogni scenario è possibile.
Secondo voi qual è l'identikit perfetto? Parliamone!