Attenzione: il presente articolo contiene alcuni accenni alla storia di Resident Evil 7, battute finali comprese.
Nonostante dall'uscita di Resident Evil 7 sia passato ormai quasi un anno, il capitolo più recente della saga survival horror ha conservato per questo Natale un'accoppiata di eventi niente male che sono arrivati pochi giorni fa sotto forma di due nuovi contenuti aggiuntivi, insieme alla Gold Edition che contiene il gioco originale più tutti quanti i DLC pubblicati. Ad accompagnare i vecchi Filmati Confidenziali (Vol. 1 e Vol. 2) troviamo infatti ora Nessun Eroe, capitolo gratuito dedicato a Chris Redfield, e La Fine di Zoe, episodio a pagamento che si concentra invece sulla figura di Zoe Baker. Per il momento rimandiamo a un secondo momento le nostre considerazioni su Nessun Eroe, concentrandoci nella recensione di oggi sull'avventura che viene venduta al prezzo di 14,99 euro.
La famiglia è tutto
Il racconto di La Fine di Zoe riprende da dove avevamo lasciato l'unica persona "sana" della famiglia Baker, vale a dire su quel pontile dove alla fine della storia principale Ethan Winters si ritrova obbligato a scegliere se salvare dal virus mutamicete la propria moglie o la ragazza che lo ha aiutato nella fuga. Da qui apprendiamo che secondo gli sviluppatori di Capcom alla fine il protagonista decide di far valere l'amore per Mia, lasciando quindi Zoe ancora preda del folle orrore della sua famiglia, ma soprattutto della vendetta di Eveline. L'aiuto dato da Zoe a Ethan non passa infatti inosservato, e l'arma biologica vivente decide di punire la ragazza lasciandola mezza calcificata nelle paludi della Louisiana. Poco dopo, una coppia di agenti Umbrella accorrono a salvarla, ma sulla scena irrompe Joe Baker, fratello del ben noto Jack: credendo gli uomini in uniforme la causa del male di Zoe, Joe li mette entrambi ko, per poi interrogare uno di essi. Chiarito l'increscioso equivoco, resta l'infezione trasmessa nel corpo di Zoe, arrivata a uno stadio per il quale è necessario l'uso di un potente antidoto in possesso di Umbrella. Da quel momento, la missione di Joe diventerà quella di recuperare il siero, salvando così la vita di sua nipote. Per farlo, il protagonista di La Fine di Zoe dovrà farsi largo tra i vecchi micomorfi, offrendoci una prospettiva completamente nuova sul modo di affrontare gli esseri che ci hanno terrorizzati in Resident Evil 7. Da esperto cacciatore nell'ambiente ostile del bayou ed ex membro dell'esercito, Joe non ha infatti bisogno di armi da fuoco, ma questo lo vedremo tra poco. Prima di farlo, diciamo che la durata complessiva di La Fine di Zoe si attesta intorno alle due ore, con alcuni elementi di rigiocabilità: si parte da un livello di difficoltà aggiuntivo, per arrivare a sbloccare sfide e oggetti in grado di cambiare completamente un'eventuale seconda esperienza nei panni di Joe.
Trofei PlayStation 4
La Fine di Zoe aggiunge sei Trofei all'elenco di quelli già presenti in Resident Evil 7: uno oro, uno argento e quattro bronzo. Per ottenerli tutti bisogna completare almeno due volte l'avventura di Joe Baker, andando a selezionare nella seconda occasione la difficoltà "Joe deve morire".
Micomorfi a mani nude
Da vero duro, Joe Baker affronta i nemici armato quasi esclusivamente dei propri pugni, mettendo a segno delle poderose serie di cazzotti che sono in grado di mettere a terra anche gli avversari più pericolosi. Un aspetto che come dicevamo ci fa vivere le dinamiche di Resident Evil 7 in modo del tutto inedito, anche se lo schema generale resta quello che abbiamo conosciuto ai tempi di Ethan. Da questo punto di vista, ci si cura esattamente allo stesso modo che in precedenza, ed è possibile usare elementi trovati per strada per assemblare flaconi curativi. L'uso dei pugni come arma principale lascia piuttosto straniti nella fase iniziale di La Fine di Zoe, soprattutto se si va a ricordare la fatica fatta nei panni di Ethan per tenere a bada i micomorfi presenti in casa Baker e nella zona circostante. La Fine di Zoe tiene comunque presente questa situazione paradossale, e la affronta mettendo in risalto il lato da B movie di Resident Evil con esagerazioni del tutto volute, tra le quali troviamo anche mosse di wrestling eseguite da Joe. Anche un duro come lui deve tuttavia rinunciare ai pugni in alcune occasioni, ricorrendo all'uso delle lance per sistemare i nemici a distanza. La sua esperienza nella caccia e nelle tecniche di sopravvivenza gli permette infatti di costruire quest'arma con rami e materiali di scarto, usandola soprattutto per avventurarsi nelle acque della palude popolate da pericolosissimi coccodrilli infetti. Oltre alle lance, Joe può costruire bombe rudimentali, con cui risolvere le situazioni peggiori. Se si è disposti a lasciare da parte il paradosso descritto poco fa, si scopre che prendere a cazzotti i micomorfi è estremamente appagante, soprattutto nel momento in cui si mette a segno una combo che fa esplodere la loro testa o si esegue una sorta di fatality finale per eliminarli. I nemici si affrontano premendo i tasti R2 e L2, usati rispettivamente per sferrare pugni con la mano destra e sinistra. Anche se la forza di Joe sembra sempre in grado di poter abbattere qualsiasi ostacolo, La Fine di Zoe non rinuncia completamente all'atmosfera di Resident Evil 7, proponendo alcune situazioni in cui il giocatore è chiamato a valutare attentamente se lanciarsi in un attacco frontale o meno. Non mancano alcuni confronti con l'interessante boss di turno, portati avanti sempre a suon di cazzotti fino ad arrivare a un epilogo in cui non mancherà un interessante colpo di scena. Andando a concludere, possiamo dire di esserci ritrovati soddisfatti da La Fine di Zoe, anche se sono facilmente individuabili alcuni suoi elementi in grado di far storcere il naso a qualcuno. Se comunque avete amato Resident Evil 7, il nostro consiglio è quello di accaparrarvi anche La Fine di Zoe prima o poi, magari approfittando di uno sconto tra qualche tempo.
Conclusioni
PRO
- Nuovo personaggio della famiglia Baker
- Interessante sviluppo sulla sorte di Zoe
- Prendere a pugni i micomorfi è estramamente appagante...
CONTRO
- ...ma è anche molto poco coerente rispetto a Resident Evil 7
- Prezzo eccessivo per due ore di gioco