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Corri ragazzo lassù - la recensione di Shurado

Il nuovo mobile game di Ganbarion ci mette al comando di un samurai non-morto che picchia come un fabbro

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   10/01/2018

Il mese scorso Animus - Stand Alone ha dimostrato come sia possibile portare con successo meccaniche soulslike sui dispositivi mobile, ma a quanto pare il titolo di 10Birds non è l'unico ad aver tentato questo difficile percorso. Nel sistema di combattimento di Shurado, il nuovo mobile game di Ganbarion per iOS e Android, si riconoscono infatti influenze action RPG di stampo hardcore, che vanno dal grado di sfida non indifferente alla barra della resistenza, che regola la quantità di colpi e parate che possiamo eseguire in un determinato lasso di tempo, per finire con il timing di ogni singola mossa, fortemente influenzato dal tipo di arma che impugniamo.

Corri ragazzo lassù - la recensione di Shurado

Nel gioco vestiamo la pesante armatura di un samurai non-morto, che si risveglia come puro spirito e sente di avere ancora una missione da compiere: percorrere le scalinate di una montagna sacra evidentemente ispirata al santuario di Fushimi Inari, a Kyoto, e affrontare avversari sempre più forti nell'ottica di una struttura apparentemente endless. L'esperienza parte come una sorta di running game, anche se in tale frangente il nostro intervento non determina il cambio di corsia del personaggio, bensì unicamente la raccolta di fuochi fatui di colore celeste o giallo, che possono far aumentare rispettivamente la nostra barra della salute e quella dell'oro, quest'ultimo impiegabile fra una partita e l'altra per potenziare le armi che nel frattempo abbiamo raccolto e che possiamo equipaggiare, disponendo di tre stili alternativi da utilizzare nei combattimenti.

Kyoto scaccia Kyoto

La progressione all'interno di ogni stage è praticamente identica: si scalano diverse posizioni e si affrontano nemici "normali", fino a percorrere un sentiero costellato da porte rosse (proprio come quelle di Fushimi Inari, appunto) che conduce a un boss: se lo sconfiggeremo potremo procedere con il livello successivo, caratterizzato da una sfida maggiore ma dalle medesime situazioni; altrimenti sarà game over e dovremo ricominciare tutto da capo, potendo però contare su di un guerriero più forte rispetto al precedente stint. La formula funziona, in particolare per quanto concerne i duelli veri e propri: bisogna prestare molta attenzione ai movimenti del nemico, capire quando sta per attaccare e magari azionare la parata all'ultimo secondo, così da poter contrattaccare in automatico con un calcio che stordirà l'avversario e ci permetterà di affondare uno o due colpi in libertà.

Corri ragazzo lassù - la recensione di Shurado

I fendenti non funzionano purtroppo come in Infinity Blade, in quanto il titolo di Ganbarion adotta soluzioni più semplici e immediate, con la sola alternanza di un colpo normale e di uno caricato, ma lo spessore strategico di queste fasi è evidente e coinvolge fin dalle prime battute, spronandoci a migliorare. Il problema grosso è l'assoluta mancanza di varietà: se la sfida si fa più intensa da un livello all'altro, non si può dire lo stesso dei personaggi e degli scenari, che rimangono pressoché identici. Un vero peccato, perché la presenza di ambientazioni anche minimamente diverse avrebbe garantito una maggiore voglia di andare avanti, anche per via di una realizzazione tecnica eccellente, che propone un'interpretazione oscura, evocativa e affascinante del celebre santuario di Kyoto e delle sue infinite scalinate. E i meccanismi freemium? Non costituiscono un grosso problema, essendo legati unicamente alla possibilità di aprire velocemente le casse che conquistiamo durante ogni partita, e che contengono nuove armi.

Corri ragazzo lassù - la recensione di Shurado

Conclusioni

Versione testata iPhone (1.0.1)
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori (3)
7.4
Il tuo voto

Shurado è un titolo davvero affascinante, forte di una grafica di grande impatto che ci proietta in una versione oscura e inquietante di una montagna sacra giapponese. Al di là dei semplici meccanismi che caratterizzano le fasi di corsa, in cui bisogna toccare i fuochi fatui sullo schermo per ripristinare energia e oro, il sistema di combattimento messo a punto da Ganbarion funziona molto bene e vanta un certo spessore strategico, nonostante l'immediatezza e la semplicità di fondo. Purtroppo l'esperienza è fortemente priva di varietà: i livelli sono praticamente identici fra di loro, lo scenario non cambia e molti nemici si ripetono, il che fa venire meno la motivazione che spinge a tentare ancora e ancora il duro percorso verso la vetta.

PRO

  • Grafica molto convincente
  • Ambientazione affascinante
  • Sistema di combattimento solido...

CONTRO

  • ...ma basilare
  • I livelli sono tutti uguali
  • Struttura molto ripetitiva