Uscito nel lontano 1989, I Pilastri della Terra di Ken Follett resta uno dei più grandi romanzi storici dell'epoca moderna, un best seller in grado di vendere 14 milioni di copie in tutto il mondo. Al di là della narrazione tipicamente incalzante e asciutta di Follett, il grande fascino dell'opera risiede ovviamente nella sua particolare ambientazione storica, mettendo in scena il medioevo britannico con le sue tipiche luci e ombre che si riflettono perfettamente nello stile architettonico della cattedrale gotica su cui si incentra l'intera vicenda, vera e propria metafora dell'epoca messa in scena. Non è un materiale facile da trattare in forma videoludica, ma Daedalic è una software house ormai esperta, in grado di maneggiare la narrazione con una certa abilità nonché di esplorare le diverse accezioni dell'adventure con sicurezza.
Per I Pilastri della Terra, la scelta del racconto interattivo è stata particolarmente azzeccata, peraltro basando la produzione su un sostrato letterario di livello decisamente diverso dalla maggior parte di altri titoli afferenti allo stesso sotto-genere. In maniera simile al romanzo a cui si riferisce, la narrazione è corale e segue le vicende intrecciate di tre personaggi nella località immaginaria di Kingsbridge, nel Wiltshire del dodicesimo secolo. Quello che riesce particolarmente bene a questa trasposizione videoludica è proprio la costruzione di personaggi credibili e interessanti, che simboleggiano alla perfezione, ognuno a modo suo, la differenti anime della sfaccettata società medievale britannica in un periodo in cui il feudalismo antico cominciava a lasciare spazio alle nuove spinte borghesi, ma la rigidità classista era ancora imperante.
Tre anime medievali
La storia si divide in tre libri per un totale di 21 capitoli, con ogni libro che si sviluppa lungo sette capitoli e mette in scena le gesta del monaco Philip, del giovane muratore Jack e di Aliena, una nobildonna caduta in disgrazia. Si tratta di tre diverse prospettive che mettono in luce aspetti differenti dell'ambientazione storica, con la ricerca di riscatto del giovane popolano, la necessità di mediare tra la spiritualità e le responsabilità politiche del monaco destinato a diventare Priore di Kingsbridge e gli intrighi della nobiltà e della borghesia arrembante sul fronte di Aliena. In questa edizione abbiamo testato solo la parte iniziale composta dai primi sette capitoli, che tuttavia contengono tutte le caratteristiche dell'intero gioco. La struttura riprende gli stilemi classici dell'avventura grafica punta e clicca, ma più che sul puzzle design I Pilastri della Terra fa leva sul racconto e sui dialoghi ottimamente scritti e anche ben doppiati in inglese (con sottotitoli in italiano), tratteggiando un racconto sfaccettato ma coerente e in grado di mantenere alto l'interesse anche grazie ai frequenti intrecci fra i vari protagonisti.
I grandi appassionati dell'avventura troveranno forse anche troppo semplici gli enigmi proposti, ma non è in effetti su questi che si fonda il fascino del gioco, che pure riesce ad essere qualcosa di più di un semplice racconto interattivo, visto che le azioni richieste sono comunque complesse e spesso prevedono (sia nei dialoghi che nelle interazioni con gli elementi dello scenario) diverse scelte con esiti interessanti. Per quanto riguarda gli aspetti artistici/tecnici, lo stile grafico adottato è tutto incentrato sul disegno animato ed è dotato di un ottimo stile, in grado di creare la giusta atmosfera a tema con l'ambientazione storica rappresentata. L'interfaccia utente è stata ben adattata al touch screen, rendendo la versione mobile uno dei modi migliori per godersi I Pilastri della Terra.
Conclusioni
Siamo solo all'inizio della storia ma quanto proposto finora da Daedalic con I Pilastri della Terra su iOS è qualcosa di veramente interessante, che consigliamo un po' a tutte le tipologie di giocatori. Dal punto di vista della narrazione e per quanto riguarda la corrispondenza tra interazione e racconto siamo ai livelli delle migliori produzioni Telltale, ma in questo caso la struttura adventure è più rigorosa e marcata, segno anche dell'esperienza del team nell'ambito delle avventure grafiche più classiche. Risulta chiaro che gli enigmi non rappresentino il fulcro dell'esperienza di gioco, agendo soprattutto in funzione del racconto, ma quello che viene fuori è un insieme coeso e reso particolarmente affascinante e avvincente dall'ottima ambientazione e costruzione dei personaggi, grazie anche allo spessore del materiale letterario da cui si parte.
PRO
- Storia, personaggi e dialoghi ottimamente costruiti
- Ambientazione ricca di fascino
- Ottimo adattamento dell'interfaccia al touch screen
CONTRO
- Enigmi non particolarmente impegnativi
- Un po' verboso a tratti