Il 2020 è, tra le altre cose, anche l'anno di Crytek: torniamo con la recensione di Crysis Remastered su PlayStation 4, dopo avervi offerto nei mesi estivi la recensione su Nintendo Switch dello stesso identico titolo (con il porting realizzato però da un altro team). Nelle ultime settimane gli sviluppatori hanno insistito più volte sulla "spettacolarità" di Crysis sulle console di attuale generazione, per via di alcune migliorie del comparto grafico e tecnico particolarmente significative. La nostra intera sessione di gioco si è svolta su PlayStation 4 Pro, quindi sul massimo che l'hardware Sony abbia attualmente da offrire, in attesa del lancio di PS5. Tra alti e bassi, tra scenari notevoli e dettagli palesemente trascurati, il mondo di gioco di Nomad è parso sì diverso da quello di tredici anni fa, ma non così convincente come sarebbe potuto essere.
Comparto tecnico
Inutile girarci attorno, a chi è potenzialmente interessato a ri-acquistare Crysis Remastered su PlayStation Pro importa conoscere il comparto tecnico del titolo. Stiamo parlando di una produzione che negli anni è diventata il benchmark dei PC, un modo come un altro per dimostrare la potenza dei vari dispositivi: "ci gira Crysis?" è ormai un tormentone.
Le possibilità non mancano, basta sapere cosa attivare e dove. Prima di iniziare la vostra partita su Crysis Remastered dovreste obbligatoriamente recarvi nelle impostazioni grafiche disponibili su console, e da lì scegliere ciò di cui avete bisogno. Il titolo offre la modalità dedicata al ray tracing (di cui parleremo), la modalità prestazione (1080p con frame rate sbloccato, che comunque non ci è parso arrivare troppo spesso ai 60 fps), e la modalità qualità (1800p e 30fps). Se puntate alla "fluidità" il nostro consiglio è ovviamente quello di puntare alla modalità prestazione; considerate anche che i cali di frame rate non sono del tutto infrequenti, soprattutto durante combattimenti contro molti nemici.
Viceversa, se quei 720 pixel in più per voi possono fare la differenza, selezionerete la modalità qualità. Un televisore 4K permette infine di abilitare anche l'HDR, a prescindere dalle impostazioni grafiche sopra riportate; di base l'HDR sarà comunque sempre disattivato, dunque dovrete agire manualmente.
Il ray tracing
Su PC Crysis Remastered supporta il ray tracing hardware e software, mentre su PlayStation Pro è disponibile soltanto il secondo dei due; il fatto che sia legato al motore grafico di Crytek gli consente naturalmente di funzionare anche su console di attuale generazione, al netto dei dovuti compromessi. Semplificando il giusto, è possibile definire il ray tracing una tecnica più avanzata di rendering: la finalità è quella di rendere in modo realistico l'illuminazione degli ambienti, i raggi di luce, i riflessi, le zone d'ombra.
Si tratta di dettagli minori, che nel complesso rendono l'ambiente di gioco molto più credibile e visivamente appagante. Il vero problema di Crysis Remastered è che questa tecnologia (al di là dei 60 o dei 30 fps) viene applicata a quello che fondamentalmente resta - lo dice il nome - una remastered; e che quindi può beneficiare fino ad un certo punto di simili miglioramenti su una struttura invecchiata. Molte texture di Crysis, a titolo esemplificativo, avrebbero avuto bisogno di ben altri interventi alla base.
Sia chiaro: abilitando il ray tracing, o anche semplicemente la modalità qualità, la grafica di Crysis Remastered è molto appagante, specie negli ambienti illuminati dalla luce del sole; il colpo d'occhio generale è soddisfacente. Complessivamente parliamo di un titolo che rispetto alla versione per PlayStation 3 è stato notevolmente migliorato sotto determinati aspetti, molto meno in altri. I problemi iniziano quando ci si accorge (e avveniva anche su Nintendo Switch) che le superfici dei massi in spiaggia hanno qualcosa che non va (fino ai veri e propri glitch grafici), quando la sabbia appare quasi sgranata, quando i cespugli sembrano provenire di peso dalla scorsa generazione di console, con meri interventi per migliorarne la risoluzione. Non è chiaro perché Crytek non abbia investito fino in fondo in questa operazione: sarebbe stato opportuno a questo punto, forse, pensare direttamente a un remake.
Trofei PlayStation 4
Crysis Remastered su PlayStation 4 porta con sé uno scintillante Trofeo di Platino: per ottenerlo i compiti più difficili da svolgere saranno completare il gioco al massimo livello di difficoltà, e ripulire la mappa di gioco da tutte le missioni secondarie. Nulla di troppo ostico, soprattutto se padroneggiate perfettamente gli FPS.
Gameplay
Se i miglioramenti grafici e tecnici di Crysis Remastered non convincono fino in fondo a causa dei compromessi di cui si è detto, per il gameplay il discorso è differente: qui la produzione è davvero rimasta ancorata alla scorsa generazione. Se Crysis vi divertiva parecchio 13 anni fa, è probabile che lo faccia ancora; ma non datelo per scontato. Molti aspetti sono invecchiati male (se non malissimo), tra i quali soprattutto l'intelligenza artificiale dei nemici: allora era all'avanguardia, ora non sembra che i nordcoreani abbiano arruolato le menti più geniali della popolazione.
Anche la distruttibilità di ambienti e oggetti, a suo tempo notevole, non è più niente di che, né è stata rivista; e così il sistema di puntamento delle armi e più in generale il gunplay. Crysis Remastered è come quelle persone anziane ed autorevoli che vengano invitate ad un pranzo, e che si sono messe in ghingheri: tutte le rispettano e fanno loro complimenti per i vestiti nuovi, ma i bei vecchi tempi sono ormai trascorsi da un pezzo.
Potreste anche reputare il confronto con i tempi moderni ingiusto: chiudendo un occhio, Crysis Remastered resta ancora perfettamente godibile come FPS in un mondo di gioco sufficientemente vasto e liberamente esplorabile. Visitare l'isola in lungo e in largo, acquisire nuove armi e modificare gli innesti, prendere il controllo dei mezzi e schiantarsi sui nemici è ancora divertente come allora. È solo che, di punto in bianco, un dettaglio fuori posto o una meccanica invecchiata peggio delle altre vi ricorderà che state giocando a qualcosa proveniente da un'altra epoca.
Conclusioni
Crysis Remastered su PlayStation 4 punta tutto sulla potenza, soprattutto su PlayStation 4 Pro: vi sono almeno tre modalità di personalizzazione differenti per la grafica, e dunque anche per la propria esperienza di gioco. Potrete optare per il ray tracing (rimanendo ancorati ai 1080p e ai 30fps), per la modalità prestazione (1080p e frame rate sbloccato), per la modalità qualità (1800p e 30fps); su TV 4K c'è anche l'HDR, basterà trovarlo ed attivarlo. Complessivamente, tuttavia, non rappresentano nulla di così eccezionale; sono anzi molte le imperfezioni grafiche e i dettagli fuori posto, che paradossalmente si alternano ad un mondo di gioco ancora visivamente ispirato, e che in determinati frangenti (soprattutto in zone molto luminose, o nei pressi del mare) sa dare il meglio di sé. Quasi superfluo sottolineare che gameplay e gunplay sono invecchiati in questi tredici anni, e che oggi le meccaniche di gioco di Crysis sono molto meno ispirate rispetto al passato: ciò non rende l'avventura di Nomad meno divertente.
PRO
- Tante impostazioni grafiche
- Supporto al ray tracing
- Ancora divertente
CONTRO
- Difetti di natura tecnica
- Qualche rallentamento in zone affollate
- Animazioni facciali e gunplay oggi facilmente dimenticabili