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Dodgeball Academia: la recensione del gioco che mescola RPG, sport e palla prigioniera

Un po' gioco di ruolo, un po' simulatore sportivo arcade, Dodgeball Academia ci trasporta in una scuola in cui la regola è prendersi a pallonate! Ecco la nostra recensione

RECENSIONE di Marco Perri   —   08/08/2021

Con questa recensione di Dodgeball Academia vi portiamo in Brasile, dove nasce l'idea di un viaggio di simpatia, riflessi e colori che merita di essere compiuto. L'approccio di Pocket Trap è quello di un piccolo studio che evidentemente si è appassionato a My Hero Academia: la scuola dove Otto e compagni si ritrovano a lanciarsi pallonate tra i denti, per cast e umorismo, rimanda tanto al manga di Horikoshi.

Non ci sono supereroi né cattivoni, ma il filo conduttore tra accademia, caratterizzazione dei personaggi e sfide con superpoteri traccia una tavolozza capace di trasmettere tanto divertimento e freschezza estiva. C'è qualcosa in questa palla prigioniera sviluppata dai brasiliani che funziona dannatamente bene: amalgama con equilibrio durata dei match, frequenza degli scontri, velocità e dinamismo, racconta una storiella godibile, crea un piccolo ecosistema che funziona e in qualche modo rimanda per stile e gameplay ad alcuni mostri sacri come Paper Mario e Windjammers.

A scuola di palla prigioniera

I paesaggi bucolici di Dodgeball Academia
I paesaggi bucolici di Dodgeball Academia

Otto doveva essere un arbitro, ma la sua passione per la palla prigioniera (o palla avvelenata, o palla schivata) lo porta a tentare la fortuna nella miglior scuola esistente sulla disciplina. Qui incontra amici e nemici, ma soprattutto inizia un'avventura che nella sua dozzina di ore porta a spasso nel campus con diverse cose da fare. Abbiamo appena tradotto in sinossi il tutorial che vi permette di scoprire cast e flussi di gioco: come da tradizione RPG, l'enfasi è stata posta sullo svolgere partite, girare tra edifici, migliorare l'equipaggiamento e girovagare per la mappa, anche se l'esplorazione è sicuramente l'aspetto più debole del titolo.

Forse è frutto di una mancanza di ambizione o magari di una precisa scelta di design: l'aver ambientato il gioco in poche aree porta a familiarizzare subito con la geografia, semplificando l'orientamento e l'avanzamento veloce, ma la mappa purtroppo esaurisce con una certa velocità la sua offerta.

Uno dei personaggi di Dodgeball Academia
Uno dei personaggi di Dodgeball Academia

Il gameplay del quotidiano di Dodgeball Academia è relativamente semplice: un torneo come macro-evento in cui avanzare giorno per giorno, una main quest a esso collegata a scandire le giornate, delle missioni sparse, delle migliorie da sviluppare e qualche bidone con sorpresa da scassare. È una scelta di progressione che si assimila rapidamente e mantiene alto il ritmo, senza disorientare il giocatore e accompagnandolo grazie a una semplice gestione dei punti di interesse: la mappa fornisce indicazioni di avanzamento, di quest e di sfidanti pronti a lanciare pallonate.

Protagonista e comprimari funzionano, i dialoghi sono da gioco indie brillante mediamente scanzonato, la scuola ha delle sue routine e la progressione risulta naturale, ha le giuste distanze, tempi corretti e situazioni piacevolmente simpatiche. Peccato per qualche calo di frame qua e là, ma è una cosa di poco conto; anche l'equipaggiamento non ci ha galvanizzato come speravamo.

Dodgeball di ruolo

I colpi speciali di Dodgeball Academia
I colpi speciali di Dodgeball Academia

Veniamo ora al punto centrale, il dodgeball: semplice come concetto, intelligente come attuazione, lo sport attorno il quale ruota l'opera di Pocket Trap è funzionale a un gameplay dinamico fatto di riflessi, schivate, tempismo e rilascio, capace di non stancare e di non esagerare. La regola altro non è che giocare team contro team a lanciare pallonate agli altri, con tante variabili: ci sono i tiri caricati, i tiri speciali, le schivate, la possibilità di mandare un alleato dall'altra parte del piccolo campo a dare fastidio da dietro agli avversari, i palloni pazzi, i palloni elementali, delle sfide di abilità.

C'è buona varietà, va detto: si può passare la palla, bloccarla, rispedirla di là con un calcio o con una mazza da baseball e via così. Ogni personaggio ha una sua caratteristica, dei valori aumentabili con l'utilizzo di oggetti consumabili, una sequenza di abilità e migliorie sbloccabili avanzando di livello. Dodgeball Academia è un gioco di ruolo piccolo ma completo che risplende sicuramente nella fase più interessante, proprio il dodgeball: il gameplay è divertente e bilanciato, capace di accrescere di difficoltà in maniera graduale. Va detto che, a fronte di un avanzamento bilanciato tra main e quest secondarie, in Dodgeball Academia si perde molto, molto poco. È un peccato? Non per forza, ma non sarebbe stato male, a volte, un coefficiente di difficoltà un filo più alto.

Le statistiche del proprio team in Dodgeball Academia
Le statistiche del proprio team in Dodgeball Academia

Com'è logico che fosse, la profondità non è purtroppo sufficiente per evitare che il gioco si possa portare avanti utilizzando praticamente sempre il protagonista, andando sui restanti personaggi solo in caso di sconfitta di Otto. Ci sta, è una prerogativa di differenziazione non banale da gestire e che comporta tantissimo lavoro da parte di un team nel fornire sufficienti ostacoli e idee capaci di forzare un cambio di giocatore principale, però sarebbe stato un ottimo incentivo a variare.

Lato artistico, bene i personaggi, non benissimo gli ambienti: a fronte di una bella direzione riguardante il character design in 2D, lo stacco con il resto della produzione 3D è abbastanza evidente, ma è anche frutto del livello produttivo con evidenti limiti. Completa il lotto una modalità versus - anche multigiocatore - con tutte le opzioni per personalizzare lo scontro e una colonna sonora che accompagna con discrezione.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 24.99 €
Multiplayer.it
7.8
Lettori (2)
9.0
Il tuo voto

Con poco più di 20 euro potete portarvi a casa un prodotto estivo divertente e frenetico, capace di mixare con inaspettata capacità tanti aspetti RPG che denotano una grande passione da parte del team per il genere. È tutto perfetto? No, ma va anche bene così: il titolo scorre bene, assolve la propria funzione di connubio sport-rpg con nonchalanche, nicchiando qua e là tra Inazuma Eleven ed i manga sul genere. Nonostante una mappa che finisce presto di stupire e una difficoltà purtroppo bilanciata verso il basso, se siete in cerca di un prodotto fresco e spensierato, Dodgeball Academia potrebbe stupirvi.

PRO

  • Ambientazione e personaggi riusciti
  • Ottimo il dodgeball
  • Buon equilibrio di avanzamento

CONTRO

  • Una certa semplicità frena alcune meccaniche
  • La mappa è abbastanza spoglia