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DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2, la recensione: la resa dei conti finale

È la resa dei conti finale fra il DOOM Slayer e il Signore Oscuro: chi vincerà la guerra? Scopritelo nella recensione di DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   26/03/2021
DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2
DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2
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Cimentarsi con la recensione di DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2 mette inevitabilmente un po' di tristezza, visto che la seconda e ultima espansione dello spettacolare sparatutto di id Software chiude la saga del DOOM Slayer e saluta l'affascinante lore costruito attorno al guerriero immortale... almeno per il momento.

Non servono ovviamente tutorial o particolari introduzioni: indossata nuovamente la pesante corazza del protagonista, il DLC ci butta direttamente nella mischia, com'era lecito immaginarsi, lanciandoci addosso tutto ciò che ha e anche qualcosa in più, per una sfida che abbiamo trovato del tutto simile a quella del primo The Ancient Gods, ugualmente focalizzata sulle arene ma con uno scontro finale che avrebbe meritato più attenzione.

Struttura

DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2, un'immagine del protagonista.
DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2, un'immagine del protagonista.

La campagna di DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2 si divide anch'essa in quattro capitoli, per una durata inferiore alle quattro ore laddove non ci si blocchi su determinati scontri. Accettato il guanto di sfida del Signore Oscuro al termine di The Ancient Gods - Part 1, il DOOM Slayer deve trovare un modo per raggiungere l'Inferno e porre fine una volta per tutte a questa storia.

La prima cosa che si nota nel design dei livelli è la sostanziale riduzione delle sezioni platform, che probabilmente il grosso dell'utenza non aveva apprezzato nella prima espansione. Ci sono ancora dei percorsi che bisogna completare bilanciando al meglio doppio salto, doppio scatto e arrampicata, peraltro con l'aggiunta di una funzionalità extra della doppietta che permette di agganciarsi a determinati appigli, e spesso risultano ugualmente frustranti. La differenza, come detto, è che sono molti di meno.

DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2, una sequenza di salto e arrampicata.
DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2, una sequenza di salto e arrampicata.

Ci si concentra sui combattimenti, dunque, in contesti un po' diversi dal solito. Il primo scenario vanta paesaggi piuttosto ampi, sebbene alla fine dei conti le velleità esplorative vengano ridotte al minimo, mentre una volta varcata la porta degli inferi la situazione si fa differente e ci sono almeno un paio di scorci davvero evocativi che in qualche modo controbilanciano l'aspetto generico e ampiamente già visto di molte zone.

È interessante notare come l'impostazione in stile orda che caratterizzava il primo The Ancient Gods sia stata consolidata e legittimata in questa seconda espansione, attraverso l'introduzione di "interruttori" che danno il via alle ondate, chiudendo contestualmente i confini del campo di battaglia con delle barriere, e che volendo possono essere attivati due volte per ottenere premi extra.

Gameplay

DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2, una sequenza evocativa a metà campagna.
DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2, una sequenza evocativa a metà campagna.

Sul fronte del gameplay non ci sono ovviamente differenze sostanziali rispetto alla prima parte, nel senso che le meccaniche run & gun di DOOM Eternal trovano anche qui la loro massima espressione e sarebbe difficile al momento immaginare uno step successivo su cui tuttavia, ne siamo certi, i ragazzi di id Software stanno già lavorando.

Oltre al boss finale, in The Ancient Gods - Part 2 avremo modo di affrontare quattro nuovi nemici: il Barone Corazzato, che bisogna "smontare" usando il fucile al plasma prima di potergli infliggere dei danni; l'Imp di Pietra, che può essere ferito solo usando la modalità fuoco rapido del fucile a pompa; l'Urlatore, una creatura patetica che prima di morire emette un urlo in grado di potenziare tutti gli avversari nei paraggi; e infine il Predatore Maledetto, che con i suoi graffi può infliggere una maledizione eliminabile solo inseguendolo e uccidendolo con un Pugno di Sangue.

DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2, il Barone Corazzato in lontananza.
DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2, il Barone Corazzato in lontananza.

Ad arricchire il nostro arsenale, che troveremo già potenziato al massimo, stavolta non avremo il Crogiolo, bensì un'altra arma leggendaria: il Martello delle Sentinelle. Efficace contro gli avversari meno forti, ha la capacità di stordire anche le creature più grandi e potenti, dandoci modo di colpirle ripetutamente fintanto che sono intontite e regalandoci qualche attimo di tregua nel mezzo di uno scontro serrato.

Dicevamo del boss finale: le sequenze che ci avvicinano allo scontro sono senza dubbio fra le più spettacolari di sempre per la serie e richiamano in maniera palese la battaglia conclusiva di Avengers: Endgame, ma il duello in sé si rivela purtroppo meno sfaccettato e complesso di quanto ci saremmo aspettati, con una sorta di variazione sul tema dei Razziatori che però proprio grazie al Martello viene resa sorprendentemente facile da concludere.

Realizzazione tecnica

DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2, il boss finale.
DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2, il boss finale.

DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2 vanta una discreta abbondanza di cutscene che, pur nella loro brevità, aggiungono senz'altro spessore al comparto tecnico dell'espansione. Alcune di esse mostrano i momenti più spettacolari della campagna, e proprio in tale frangente vengono accompagnate in maniera parecchio efficace da una colonna sonora che al di là di questo si fa notare ben poco.

Gli scenari, come detto, si muovono fra alti e bassi, ricorrendo spesso e volentieri ad asset già visti in precedenza, ma con un paio di eccezioni notevoli. La versione PC, che abbiamo testato, rasenta la perfezione sul piano delle performance e infatti con la nostra RTX 3070 abbiamo potuto impostare la grafica a 2160p con tutto al massimo mantenendo i 60 fps stabili, a parte pochissime eccezioni che è tuttavia possibile limare attivando lo scaler dinamico.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 10400
  • Scheda video: NVIDIA RTX 3070
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i5 da 3,3 GHz, AMD Ryzen 3 da 3,1 GHz
  • Scheda video: NVIDIA GTX 1050 Ti, AMD R9 280
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Hard disk: 50 GB di spazio disponibile
  • Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i7 6700K, AMD Ryzen 7 1800X
  • Scheda video: NVIDIA GTX 1060, AMD RX 480
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Hard disk: 50 GB di spazio disponibile
  • Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (5)
6.4
Il tuo voto

DOOM Eternal: The Ancient Gods - Part 2 conclude la saga del DOOM Slayer in maniera discreta ma senza particolari acuti, ribadendo i concetti espressi nella precedente espansione e aggiungendo qualche contenuto interessante in tema di armi e nemici. L'inferno immaginato da id Software vanta almeno un paio di panorami davvero evocativi che tuttavia si miscelano a soluzioni ampiamente già viste, mentre la narrazione è ridotta al minimo laddove forse sarebbe stato il caso di sforzarsi un po' di più. Del resto si tratta pur sempre di una lettera d'addio... oppure no?

PRO

  • Gunplay pressoché perfetto
  • Nuovi scenari, nuovi nemici
  • Una sfida portentosa per i fan di DOOM Eternal...

CONTRO

  • ...ma il boss fight finale delude un po'
  • Poche novità in termini di gameplay
  • Rapporto prezzo / contenuti migliorabile