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EA SPORTS PGA TOUR, la recensione di un ritorno sul fairway in grande stile

Dopo il passo falso di Rory McIlroy PGA Tour, il golf targato Electronic Arts torna a far sognare gli appassionati con EA SPORTS PGA TOUR.

RECENSIONE di Giulia Martino   —   07/04/2023
EA SPORTS PGA TOUR, la recensione di un ritorno sul fairway in grande stile
EA Sports PGA Tour
EA Sports PGA Tour
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"Gioca la palla come si trova. Gioca il campo come lo trovi. Se non puoi fare l'una o l'altra cosa fai ciò che è giusto, ma per fare ciò che è giusto devi conoscere le Regole del Golf". E di golf virtuale Electronic Arts indubbiamente se ne intende: la sua serie PGA Tour ha una storia lunga - anche se non sempre blasonata - ma la brusca interruzione dopo l'insuccesso di Rory McIlroy PGA TOUR e la scadenza degli accordi con il celebre tour statunitense nel 2018 avevano fatto sospettare un allontanamento forse definitivo della compagnia dal gioco del golf.

Fortunatamente non è stato così, e le innovazioni tecnologiche messe in campo dagli sviluppatori hanno permesso di creare un ottimo compromesso tra una resa realistica di uno sport incredibilmente complesso e la necessaria giocosità che deve essere propria di una sua "conversione" videoludica. EA SPORTS PGA TOUR propone ricostruzioni eccellenti di tutti i campi più famosi del mondo - da Augusta National a The Old Course at St Andrews Links, passando per Pebble Beach - rendendo in maniera convincente le dinamiche della palla e proponendo tante modalità differenti con cui cimentarsi, sia online che offline. Se la resa dei professionisti è forse la parte meno di spicco del lavoro svolto da EA Sports, è pur vero che ciò non pregiudica la godibilità complessiva di questa esperienza, che sceglie di arrivare ai giocatori in concomitanza con l'imperdibile Masters di Augusta.

Vi raccontiamo nel dettaglio dei nostri giri di campo nella recensione di EA SPORTS PGA TOUR.

Ritorno ad Augusta National

Il lavoro tecnico svolto per la ricostruzione dei ventotto campi reali presenti in EA SPORTS PGA TOUR è, senza mezzi termini, semplicemente eccezionale
Il lavoro tecnico svolto per la ricostruzione dei ventotto campi reali presenti in EA SPORTS PGA TOUR è, senza mezzi termini, semplicemente eccezionale

In questa iterazione del suo franchise, EA ha dimostrato una grande attenzione alla ricostruzione dei ventotto campi reali disponibili al lancio del gioco (che, a partire dal 4 aprile, si è giovato di un breve periodo di accesso anticipato). La scelta del motore Frostbite e la pubblicazione di EA SPORTS PGA TOUR soltanto su console della corrente generazione a su PC hanno permesso agli sviluppatori di dedicarsi a quelle che sono, a tutti gli effetti, le migliori restituzioni videoludiche dei campi più celebri del mondo: tramite fotogrammetria e con l'ausilio di droni ed elicotteri si è giunti a un livello di cura e di realismo semplicemente ineguagliato nella storia del golf videoludico, con un riguardo particolare alle caratteristiche che rendono unico ciascun campo.

Ad esempio, la corsa della palla sui green di Augusta National - tra i più veloci del pianeta, come gli appassionati ben sanno - è totalmente diversa rispetto a quanto accade negli altri percorsi. Una parentesi: EA Sports sa benissimo che la possibilità di giocare sul campo di Augusta è la feature più richiesta all'interno dei videogiochi dedicati al più nobile tra gli sport. Augusta National aveva fatto il suo debutto videoludico in Tiger Woods PGA Tour 12, dopo tre anni di tribolazioni del team di EA Tiburon che si era occupato della sua ricostruzione: la gestione del campo aveva dato il suo assenso alla presenza nel videogioco a condizione che la resa del percorso fosse perfetta. In occasione del rilancio del franchise, EA si è nuovamente assicurata il diritto esclusivo di ritrarre l'iconico campo georgiano, e l'impegno nel rappresentare la sede del Masters Tournament ha dato risultato eccezionali.

Alcuni momenti di gioco in campi iconici come Augusta National o Pebble Beach sono davvero suggestivi
Alcuni momenti di gioco in campi iconici come Augusta National o Pebble Beach sono davvero suggestivi

Sono questi i dettagli che dovrebbero contraddistinguere un prodotto che, anche per la natura certamente "di nicchia" del gioco del golf, è storicamente destinato a un pubblico attento e informato. La dinamica della palla è stata ricostruita in maniera maniacale grazie alla partnership tra EA Sports e TrackMan. Nato in Danimarca come radar per ottimizzare il lancio di granate e proiettili, TrackMan è stato poi "convertito" a uso civile come strumento per misurare il comportamento del bastone da golf e della palla al momento dell'impatto e nel corso del volo. Ciò ha permesso agli sviluppatori di prendere in considerazione un ampio numero di parametri per costruire comportamenti convincenti per le palline virtuali di EA SPORTS PGA TOUR. Un occhio allenato vede la differenza, salvo una certa difficoltà nella gestione dei colpi a correre, dotati di esiti davvero imprevedibili. Segnaliamo una scelta non sempre felice dell'angolatura della telecamera, che non sempre permette di leggere in maniera corretta gli effetti impressi al volo della pallina: questa è forse la critica più forte che ci sentiamo di fare alla produzione nel suo complesso.

Tante modalità di gioco

EA SPORTS PGA TOUR offre numerose modalità di gioco, sia online che offline, e ampie possibilità di personalizzazione della difficoltà e dell'esperienza di gioco nel suo complesso
EA SPORTS PGA TOUR offre numerose modalità di gioco, sia online che offline, e ampie possibilità di personalizzazione della difficoltà e dell'esperienza di gioco nel suo complesso

Il titolo offre quattro modalità di gioco offline e tre online. Quanto alle prime, si parte da Quick Play, in cui è possibile giocare anche in modalità multiplayer locale fino a quattro giocatori: vi sono diverse variabili possibili (ad esempio scegliendo regole differenti) per partite mordi e fuggi. Più articolata la modalità Career, che introduce degli stimolanti elementi RPG con un albero di abilità e un sistema di livelli che sfruttano la varietà di colpi possibili nel gioco e costruiscono una progressione interessante: non aumentano soltanto le statistiche, ma man mano si incrementa il numero di colpi a disposizione, proposti in maniera intelligente nel corso del gioco per la selezione da parte del giocatore (ad esempio, non viene mai proposto di tirare un drive se ci si trova in green). I punti esperienza fanno salire di livello il nostro avatar, generabile tramite un editor che fornisce molte possibilità (ancorché preimpostate) e permette di creare personaggi discretamente rifiniti, oltre a permettere di scegliere se partire da golfista amatoriale, professionista del Korn Ferry Tour o pezzo grosso del PGA Tour.

Eccellente l'idea della modalità Challenges, dove si possono ripercorrere le gesta di un particolare professionista in carne e ossa in partite di golf rimaste nella leggenda: una chicca non da poco che dimostra la consapevolezza di EA Sports del suo pubblico target primario. All'interno di questa sezione troviamo il PGA Coach Skill Center, un ottimo modo per imparare di più sulle varie meccaniche di gioco, i tipi di colpo e il gioco del golf in generale. Quanto a Tournaments, sono presenti tornei a tempo limitato e i risultati dei giocatori vengono inseriti in una classifica mondiale; gli eventi stagionali del calendario del golf professionistico cambieranno i tornei proposti. Passando alle tre modalità online, Competitive propone un matchmaking basato sul livello dei giocatori, mentre Social ha un tono più rilassato e non presenta classifiche di alcun genere. È ovviamente possibile organizzare partite online con gli amici tramite l'opzione Private Match, che offre ampie possibilità di customizzazione del gameplay e delle impostazioni del giro di campo.

La modalità Career offre la possibilità di partire come golfista amatoriale, professionista del Korn Ferry Tour o pro affermato del PGA Tour
La modalità Career offre la possibilità di partire come golfista amatoriale, professionista del Korn Ferry Tour o pro affermato del PGA Tour

Le partite sono impreziosite da commentatori che danno, in media, validi risultati: ottima la prestazione di Frank Nobilo e molto piacevole Notah Begay III - uno dei pochissimi Nativi Americani ad aver giocato sul PGA Tour - in veste di teller (la figura che segue i professionisti direttamente in campo e ne racconta i colpi in presa diretta). Tanti i pro disponibili, da Scottie Scheffler (attuale numero uno al mondo) a Xander Schauffele, senza dimenticare Nelly Korda e altre professioniste del LPGA Tour. Per inciso, abbiamo trovato piuttosto curioso l'inserimento di ben otto professionisti del LIV Golf - tour rivale di PGA - su ventidue disponibili, ma è pur vero che sarebbe stato difficile rinunciare a nomi forti come Dustin Johnson, Bubba Watson, Ian Poulter e Brooks Koepka.

Un'esperienza a misura di (qualsiasi) golfista

Con venti colpi differenti, EA SPORTS PGA TOUR offre ampie possibilità per affrontare i trenta percorsi presenti, tutte presentate al giocatore nel giusto contesto
Con venti colpi differenti, EA SPORTS PGA TOUR offre ampie possibilità per affrontare i trenta percorsi presenti, tutte presentate al giocatore nel giusto contesto

Le tecnologie ci sono, un'ampia scelta di modalità pure, ma qual è il feeling di questa riproduzione virtuale del gioco del golf? La risposta è: fedele, ma giocosa il giusto. Mentre PGA Tour 2K21 investiva maggiormente il giocatore con particolari di stampo simulativo, EA SPORTS PGA TOUR adotta un approccio più semplificato, ma non per questo meno interessante. Abbiamo già detto della grande varietà di colpi disponibili e del realismo con cui sono proposti al giocatore; aggiungiamo un'interfaccia non invasiva, ma ricca di informazioni utili gestite in maniera compatta ed elegante (pendenze, forza e direzione del vento...) e una facile gestione della forza del colpo e degli effetti da imprimere al volo della palla. Il gameplay è comunque ampiamente customizzabile, e volendo si può adottare un approccio più arcade, inserendo una griglia per facilitare la direzione del putt o aumentando il potere dei tiri; d'altro canto, si può anche scegliere di diminuire o rimuovere l'assistenza fornita dal gioco per ricercare un'esperienza più fedele.

È un peccato che, a fronte dei grandi investimenti per rendere i campi e il volo della pallina in maniera realistica, lo stesso impegno non sia stato profuso nella ricostruzione del gesto atletico dello swing. Ciò vale anche per i professionisti presenti all'interno del gioco: pur notandosi lo sforzo nel "collegare" a ciascun pro il suo volo di palla preferito (alto, medio o basso; con giro da sinistra a destra in fade o da destra a sinistra in draw) e di rendere, a volte in maniera sorprendentemente fedele la routine pre-colpo e il set-up del professionista (è il caso dell'inconfondibile Bryson DeChambeau), gli swing sono sorprendentemente simili tra loro, piuttosto macchinosi e non rispondenti alle dinamiche reali. Va detto che queste sono considerazioni evidenti per chi guarda e/o gioca il golf, mentre si tratta di aspetti meno importanti per chi è esclusivamente appassionato della versione videoludica di questo sport; tuttavia, è giusto segnalarle, nella speranza che gli sviluppatori indirizzino maggiore impegno al motion capture in futuro.

Inquadrature e commento sono entrambi molto curati e restituiscono un ottimo feeling all'esperienza di gioco complessiva
Inquadrature e commento sono entrambi molto curati e restituiscono un ottimo feeling all'esperienza di gioco complessiva

Segnaliamo la presenza di microtransazioni per oggetti esclusivamente cosmetici all'interno del negozio del gioco, in cui si possono acquistare sacche, bastoni e altro equipaggiamento brandizzato dalle marche più celebri in questo campo, come Srixon o Callaway. Tantissime le possibilità di personalizzazione della difficoltà; sono presenti, inoltre, molte opzioni di accessibilità a livello audio, grafico e di gameplay. Dal punto di vista tecnico, EA SPORTS PGA TOUR non impensierisce minimamente l'hardware di PlayStation 5, specialmente se si considera che il framerate è bloccato a 30 fps su console; ottimo il colpo d'occhio, mentre il pubblico in campo - come storicamente accade in tutti i titoli di questo genere - non ha una resa che definiremmo straordinaria.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 5
Prezzo 79,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (11)
8.3
Il tuo voto

EA SPORTS PGA TOUR colpisce nel segno e si rivela un ottimo compromesso tra simulazione iperrealistica e golf arcade, con tante modalità di gioco, sia online che offline, e un'interessante implementazione delle tecnologie più moderne per la ricostruzione fedele dei più bei campi del mondo e della dinamica della palla. L'esperienza è godibile e divertente, anche grazie alle numerose opzioni a disposizione per customizzare il livello di difficoltà; peccato per una resa tutt'altro che eccellente degli swing, ma EA Sports si fa perdonare con un sistema di gioco complessivamente ben costruito e perfettamente governabile, a misura tanto del neofita quanto del professionista incallito. Questo è il ritorno in campo che volevamo vedere, e viverlo sull'erba verde di Augusta National proprio nei giorni del Masters Tournament 2023 non può che regalare grandi emozioni agli appassionati di uno degli sport più complessi e avvincenti che vi siano al mondo.

PRO

  • I campi sono fedelissimi alle loro controparti reali
  • Sistema di gioco e interfacce molto chiari
  • Tante modalità interessanti, sia online sia offline, e ampia personalizzazione dell'esperienza
  • Augusta National ha una resa da sogno

CONTRO

  • Swing piuttosto infelici per un occhio allenato
  • Scelte di telecamera a volte pessime per la lettura del volo della palla