L'attesa è stata lunga ma, ve lo possiamo già dire a inizio articolo, ne è valsa la pena. Mentre ci avviciniamo inesorabilmente al quarto anno trascorso dall'uscita originale su PS4, l'etichetta produttiva dei PlayStation Studios si appresta a lanciare sul mercato la versione PC di God of War, eccellente esclusiva old-gen che, dopo una rapida mano di stucco in occasione dell'aggiornamento per PS5, ora punta a mostrare i muscoli sulla piattaforma meno soggetta a impedimenti tecnici o prestazionali: il computer.
I tempi sono davvero cambiati, ce ne dobbiamo tutti fare una ragione ormai, e probabilmente sarebbe stato impossibile anche solo immaginare di vedere l'ultima opera di Santa Monica, quella creata e diretta da Cory Barlog, arrivare su PC ai tempi del lancio originale su PlayStation 4. E invece oggi siamo qui proprio per parlarvi di questa importante conversione all'interno della recensione di God of War PC che state leggendo proprio in questo momento.
Una conversione che ha un peso specifico particolarmente evidente: il soft reboot della serie è considerato ancora oggi un importante passo in avanti in termini di narrazione e grafica e, in combinazione con The Last of Us 2, è spesso annoverato tra i migliori esponenti della passata generazione di progetti videoludici Tripla A, senza contare la mole incredibile di premi come Gioco dell'Anno che ha saputo portarsi a casa. Inoltre questa versione PC arriva accompagnata da una grande fanfara in merito al lavoro svolto dallo sviluppatore per implementare opzioni e impostazioni ormai considerate un obbligo se si vuole arrivare con un prodotto in grado di risultare appetibile ai PCisti nell'epoca moderna.
God of War PC è insomma un po' uno spartiacque: deve proseguire sul tracciato battuto da Horizon Zero Dawn e Days Gone, proponendo un lavoro di conversione che si faccia perdonare i 4 anni che ci sono voluti per avere questa esclusiva su computer ma, allo stesso tempo, deve preparare la pista per quello che verrà dopo che, per forza di cose, non potrà essere limitato in questo 2022 alla sola raccolta di Uncharted 4 e L'Eredità Perduta. Staremo a vedere cosa succederà nei prossimi mesi ma, per ora, torniamo sulle avventure di Kratos nei territori nordici.
Prima, però, una rapida avvertenza: questa recensione si focalizza esclusivamente sulla qualità e il valore della conversione PC approfondendo gli aspetti grafici, le impostazioni a disposizione su computer e le performance del porting, dando per scontato che chi legge sia già a conoscenza dell'opera originale. Se non dovesse essere questo il vostro caso, vi consigliamo vivamente di leggere la recensione originale di God of War per PS4 dove troverete informazioni e giudizi molto dettagliati sulla storia, il gameplay, il combat system e l'intera esperienza di gioco.
Cos’è God of War (2018)?
Prima di entrare nel vivo della recensione, vale la pena spendere qualche riga di riepilogo sul God of War del 2018, per chi è troppo pigro da andarsi a leggere la nostra recensione PS4. Il titolo di Santa Monica è una sorta di sequel della trilogia originale (tetralogia se vogliamo considerare anche Ascension) senza esserne davvero un seguito diretto: il nuovo gioco presuppone infatti l'esistenza dei capitoli precedenti, ma utilizza un altro alfabeto per mettere in scena il suo gameplay e, per questo motivo, si è utilizzato spesso il termine di soft reboot.
Un totale cambio di ambientazione che passa dalla rassicurante familiarità della mitologia greca all'audace e impervia iconografia norrena. Una sostanziale modifica alla telecamera che si avvicina inesorabilmente a quella degli action più moderni: alle spalle, molto ravvicinata e, soprattutto, completamente libera nella gestione. Un combat system ripensato dalle fondamenta a partire dalla gestione dell'armamentario e dell'equipaggiamento, per arrivare fino ai pattern di attacco e alla tipologia di nemici incontrati. Ma soprattutto un'innovazione sostanziale nella narrazione che taglia ogni ponte col passato in funzione di uno stile fortemente cinematografico e incredibilmente vicino agli elementi che hanno reso ben riconoscibili le produzioni Naughty Dog.
God of War del 2018 è un capitolo che ha saputo rivoluzionare una serie senza snaturarne i tratti distintivi, ma proponendo anzi qualcosa al passo con i tempi capace di risultare più appetibile a chi non si era mai interfacciato con la serie, ma contemporaneamente non tradendo la fan base storica che con PlayStation ci è nata e cresciuta.
La stessa identica esperienza è disponibile su PC dal 14 gennaio 2022 a 49,99€. Zero contenuti inediti e zero cambiamenti alle meccaniche o a qualche elemento accessorio: lo stesso, identico gioco, acquistabile e scaricabile su Steam e su Epic Games Store. Ma com'è, concretamente, questa conversione?
Le caratteristiche della versione PC
Come già detto in precedenza, God of War per PC è praticamente identico alla controparte PS4 (in realtà è più vicino all'upgrade gratuito per PS5 per ovvi motivi) e questo si riflette anche nelle impostazioni che presentano gli stessi settaggi e opzioni per quello che concerne audio, interfaccia, visuale, feature di gioco, accessibilità, modalità fotografica e selezione della lingua. Le uniche e cruciali differenze si ritrovano nelle nuove voci introdotte per questa conversione e che implementano i settaggi riguardanti lo schermo, la grafica e la gestione dei comandi.
Partiamo da questi ultimi: il titolo di Santa Monica supporta in modo nativo il DualSense di PS5 e il DualShock di PS4 oltre ai pad Xbox e a qualsiasi altro controller compatibile con Windows. In automatico verrà selezionato il setup dei comandi ideale e tutte le sovrimpressioni si adatteranno alla tipologia di pulsanti presenti sulla periferica. In aggiunta è stato inserito il supporto completo a mouse e tastiera. Potremmo discutere a lungo sull'opportunità e il gusto di affrontare un action in terza persona con questa tipologia di controlli, ma sappiamo tutti che il mondo è bello perché è vario ed è sicuramente da elogiare la decisione di Sony di offrire questa possibilità, con tanto di setup dedicato dei tasti che può essere modificato a proprio piacimento senza alcun tipo di limitazione.
Anzi, paradossalmente, il lavoro è migliore proprio in merito alla compatibilità con mouse e tastiera rispetto al supporto dei pad. Esattamente come avviene nella versione PS4/PS5 infatti, non è ancora possibile impostare manualmente i singoli pulsanti, ma bisogna adattarsi alle poche alternative pensate dallo sviluppatore. Per essere ancora più pratici: potremo variare la combinazione interazione/schivata o il tasto utilizzato per la giravolta o, ancora, l'uso dei grilletti per attaccare piuttosto che utilizzare Atreus, ma non potremo, ad esempio, impostare uno specifico pulsante per la giravolta oppure selezionare i tasti a nostro piacimento per gli attacchi. Considerata la granularità offerta dalle opzioni riguardanti mouse e tastiera, ci avrebbe fatto piacere trovare lo stesso tipo di personalizzazione anche per i controller.
All'interno della voce schermo troviamo invece la prima manciata d'impostazioni grafiche e relative alla modalità di visualizzazione che rappresentano poi l'ossatura di questo porting. In God of War PC sarà finalmente possibile sfruttare anche monitor wide e ultrawide con rapporto 16:10 e 21:9 oltre al classico 16:9, c'è chiaramente il pieno supporto all'HDR anche su computer e, molto interessante, è presente l'implementazione nativa di NVIDIA Reflex a disposizione di tutti coloro che possiedono una scheda video GeForce. È quindi possibile sia abilitare la modalità base per ridurre la latenza dell'input, sia quella boost e per chi possiede monitor e mouse compatibili con il latency analyzer del produttore di GPU, il gioco dà anche la possibilità di abilitare il riquadro flash per la misura delle prestazioni del proprio PC.
Sempre all'interno di questo menu, a evidenziare la natura bipartisan della conversione, troviamo le opzioni relative al DLSS e alla FidelityFX Super Resolution per la gestione dello scaling della risoluzione. God of War supporta pienamente l'ultima release del Deep Learning Super Sampling di NVIDIA, la 2.2, e permette di selezionare i soliti 4 preset di questa tecnologia: Qualità, Bilanciati, Prestazioni e Prestazioni Ultra con una modifica in tempo reale della risoluzione di rendering mantenendo ferma quella di output video. Stesso identico discorso per la FFSR che può essere abilitata in modo alternativo al DLSS per utilizzare il Super Sampling sviluppato da AMD scegliendo tra 4 valori: Qualità ultra, Qualità, Bilanciati e Prestazioni. Quest'ultima tecnologia permette quindi di salire più in alto per quanto riguarda la risoluzione di rendering avendo un settaggio aggiuntivo di qualità, mentre il DLSS consente di utilizzare un valore di risoluzione ulteriormente più basso per andare incontro alle esigenze di frame rate.
Abbiamo fatto numerose prove e analisi per cercare di mettere a confronto le due tipologie di Super Sampling con la nostra NVIDIA GeForce RTX 3080 e, come è possibile vedere più in basso nel grafico, il DLSS di NVIDIA continua ad avere una poderosa marcia in più: a livello qualitativo lo stacco è percepibile a occhio nudo soprattutto nelle due impostazioni più basse e ciononostante la perdita in termini di frame rate è davvero marginale. Chiaramente la Super Resolution di AMD sa difendersi bene ed è comunque una opzione estremamente comoda per chi ha montato nel suo PC una Radeon e può così guadagnare 20-30 FPS rispetto alla modalità con rendering nativo, ma nel caso in cui si possieda una GPU NVIDIA non c'è un singolo motivo per preferire FFSR al DLSS.
Il gioco di Santa Monica permette anche di lavorare a mano con lo scaling del rendering della risoluzione nel caso in cui non si vogliano o non si possano utilizzare le tecnologie di NVIDIA e AMD (le tre opzioni si escludono infatti a vicenda). Tra l'altro, con un'anomalia che proprio non siamo riusciti a spiegarci, questa è anche l'unica possibilità che il gioco offre a chi vuole cambiare la risoluzione nativa. God of War gira infatti su PC esclusivamente in modalità "in finestra" con o senza bordi e, non sappiamo bene se per una qualche limitazione del codice review, non può essere utilizzato il normale fullscreen esclusivo. Di conseguenza non risulta possibile cambiare la risoluzione a meno che non si voglia fisicamente "rimpicciolire" la finestra al cui interno gira il gioco rendendo visibile il desktop di Windows e le altre applicazioni. Oppure utilizzando lo scaling di cui sopra.
Le impostazioni grafiche
Passando infine all'ultima opzione esclusiva della versione PC di God of War, troviamo le vere e proprie impostazioni grafiche. Ne approfittiamo per ricordarvi che questa conversione non presenta alcun tipo di limitazione di rendering o blocco del frame rate: a patto di avere un PC molto performante, si può giocare in 4k a più di 90 FPS. Passando invece ai settaggi veri e propri, pur apprezzando anche in questo caso le novità introdotte da Santa Monica, non possiamo nascondere che da un titolo così importante ci saremmo aspettati di trovare una maggiore granularità di opzioni. Potremo infatti agire su un numero molto limitato di impostazioni all'insegna del "poco ma buono".
Oltre a un preset che gestisce in automatico tutte le varie voci e che permette di scegliere tra una qualità grafica minima, fedele all'originale per PS4/PS5, alta e ultra, c'è ovviamente anche la possibilità di personalizzare ogni settaggio. In quest'ultimo caso troviamo le impostazioni relative alla qualità delle texture, a quella dei modelli, il valore del filtro anisotropico, il livello di ombre e riflessi, la gestione degli agenti atmosferici che troviamo nelle sezioni all'aperto e un'opzione relativa all'occlusione ambientale. Non esistono settaggi relativi all'anti-aliasing, al level of detail, al field of view o ad altre caratteristiche che siamo soliti trovare in titoli moderni sviluppati su PC.
Se quindi è evidente un certo tipo di lavoro "al risparmio" svolto da Sony per cercare di portare su PC una conversione che presenti il minimo indispensabile per risultare accettabile, allo stesso tempo dobbiamo riconoscere un eccellente lavoro di ottimizzazione che ci ha permesso di far girare il titolo sulla configurazione di prova, chiaramente di fascia alta, spingendo manualmente al massimo tutte le impostazioni grafiche e rimanendo sempre intorno ai 60 FPS in 4k nativo senza DLSS o FFSR. Un risultato straordinario che chiaramente è legato alla natura old-gen di questa produzione, ma che non va assolutamente sminuito visto che rende ancora più godurioso affrontare il gioco persino se lo si è già giocato in occasione della sua uscita originale su console.
Abbiamo comunque, per scrupolo, fatto girare God of War molto rapidamente anche su una configurazione di fascia leggermente più bassa con un Intel i7-11700K e una NVIDIA GeForce RTX 3070 rimanendo poco al di sotto dei 45 FPS sempre in 4k nativi senza DLSS o FFSR. Nel momento in cui si abilitano le tecnologie di NVIDIA e AMD, il frame rate schizza verso l'alto con una forbice tra i 15 e i 30 FPS a seconda dell'impostazione utilizzata, come ben visibile dal grafico che trovate più in basso.
Pur non avendolo potuto testare direttamente, siamo certi che God of War possa girare costantemente al di sopra dei 60 FPS su praticamente qualsiasi configurazione di fascia media, senza preoccuparsi troppo delle impostazioni grafiche selezionate, a patto di lavorare un minimo sulla risoluzione di rendering attraverso l'uso del DLSS e del FidelityFX Super Resolution.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: AMD Ryzen 5800X
- Scheda video: NVIDIA GeForce RTX 3080
- RAM: 32 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 11 64 bit
Requisiti minimi
- Processore: Intel i5-2500k (4 core 3.3 GHz) o AMD Ryzen 3 1200 (4 core 3.1 GHz)
- Scheda video: NVIDIA GTX 960 (4 GB) o AMD R9 290X (4 GB)
- Memoria: 8 GB di RAM
- DirectX: Versione 11
- Sistema operativo: Windows 10 64 bit
- Spazio su disco: 70 GB di spazio disponibile
Requisiti consigliati
- Processore: Intel i5-6600k (4 core 3.5 GHz) o AMD Ryzen 5 2400 G (4 core 3.6 GHz)
- Scheda video: NVIDIA GTX 1060 (6 GB) o AMD RX 570 (4 GB)
- Memoria: 8 GB di RAM
Conclusioni
God of War arriva su PC con una conversione ben ottimizzata e in grado di generare con un frame rate molto elevato anche in 4K nativi a patto di avere una configurazione all'altezza delle aspettative. Questo non significa però che i computer di fascia media e bassa siano stati tagliati fuori perché il supporto nativo a NVIDIA DLSS e AMD FidelityFx Super Resolution è in grado di spingere fortemente verso l'alto la conta dei frame senza sensibili diminuzioni di qualità, soprattutto in confronto all'opera originale su PS4 e PS5. È chiaro che da una conversione disponibile a quasi 4 anni di distanza dal lancio console, ci saremmo aspettati una maggiore granularità nelle opzioni grafiche e, possibilmente, la configurazione totale dei controlli anche con il pad, però davanti a questo ben di dio è davvero difficile lamentarsi. Se ancora non l'avete fatto sulle console PlayStation, giocate assolutamente God of War nella versione PC: è indubbiamente la migliore da vedere e affrontare.
PRO
- Ben ottimizzato e privo di bug o problemi evidenti
- Supporto nativo a DLSS e FFSR per un sensibile boost al frame rate
- Averlo su PC è semplicemente il modo migliore per giocare God of War
CONTRO
- Qualche opzione in più nelle impostazioni grafiche non avrebbe guastato
- Dopo tutti questi anni, avremmo apprezzato un qualche contenuto aggiuntivo
- Non si possono ancora configurare i singoli pulsanti del pad