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Google Pixel 10, la recensione del Pixel più convincente

Dopo aver provato il più ricco Pixel 10 Pro XL, è il momento di vedere come se la cava anche il modello d'ingresso della nuova serie Pixel 10.

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   03/09/2025
Google Pixel 10
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C'era senza dubbio un particolare interesse nei confronti della serie Pixel 10 di Google, che incarna un po' la quintessenza dell'esperienza Android dal punto di vista del software, accompagnata a un'integrazione con l'hardware che ha ben pochi equivalenti.

Per di più, quest'anno è particolarmente significativo perché il nuovo Tensor, il SoC disegnato internamente e adottato a partire dal 2021 sui Pixel 6, proprio stavolta con la sua quinta revisione porta con sé diversi cambiamenti radicali, potenzialmente capaci di influenzare pesantemente il futuro degli smartphone di Mountain View.

Composta da Pixel 10, Pixel 10 Pro, Pixel 10 Pro XL e Pixel 10 Pro Fold, quest'ultimo non distribuito nemmeno stavolta in Italia, la serie arriva sul mercato in questi giorni con un listino invariato rispetto all'anno scorso e parecchie aspettative sul groppone. Se la nostra recensione del modello più grande e più ricco ha lasciato sul campo qualche perplessità, è quindi estremamente interessante vedere cosa ha da offrire la versione d'ingresso, che sulla carta potrebbe essere quella nel complesso più equilibrata.
Scopriamo quindi tutti i dettagli nella recensione del Google Pixel 10.

Caratteristiche tecniche

Il Tensor G5 è la grande novità dei nuovi Pixel 10, e si tratta di un punto di svolta non da poco. Sebbene Google non abbia mai voluto partecipare alla gara delle prestazioni rispetto ai SoC più potenti sul mercato, dichiarando piuttosto l'intenzione di favorire i processi di intelligenza artificiale, è chiaro come i Tensor abbiano sempre dovuto subire confronti piuttosto impietosi nei benchmark con i concorrenti Qualcomm e Mediatek.

Google Pixel 10 Pro XL, la recensione del flagship Android che punta tutto sull'intelligenza artificiale Google Pixel 10 Pro XL, la recensione del flagship Android che punta tutto sull’intelligenza artificiale

Il Tensor G5 è pertanto un SoC Octa-Core con processo produttivo a 3 nanometri, che per la prima volta viene prodotto nelle fonderie TSMC, abbandonando quelle di Samsung.

Il processo di progettazione di un SoC non è però cosa semplice: le componenti sono diverse, e tutte devono riuscire a incastrarsi nel puzzle ideale per creare un chip efficiente e dalle buone prestazioni, senza dimenticare l'efficienza energetica. Sostanzialmente, nel caso specifico alcune di queste componenti vengono progettate direttamente da Google, per altre invece l'azienda ha ora rinunciato alla fornitura di Samsung per andare a scegliere differenti offerte di terze parti.
La CPU invece mantiene i design Cortex di ARM, mentre per la GPU ha deciso di non confermare la consolidata Mali di ARM ma di preferire una proposta di Imagination Technologies. Proprio questo, al momento, è uno degli aspetti più discussi in merito alle prestazioni dell'intera serie Pixel 10, ma ne parleremo in seguito.

Pixel 10 è uno smartphone compatto come se ne vedono pochi
Pixel 10 è uno smartphone compatto come se ne vedono pochi

Le memorie sono nel taglio unico da 12 GB LPDDDR5X per quanto riguarda la RAM - i Pro invece ne hanno 16 - mentre l'archiviazione permette di scegliere tra 128 e 256 GB; solo quest'ultima versione è però UFS 4.0, mentre la più piccola si accontenta della più lenta tecnologia UFS 3.1. Sebbene la differenza si possa avvertire soltanto in situazioni d'uso specifiche, probabilmente non molto comuni per la stragrande maggioranza dell'utenza, resta un elemento di cui tener conto e che offre un ulteriore stimolo all'acquisto della variante da 256 GB, anche perché 128 rischiano di essere davvero pochi una volta tolto lo spazio occupato dal sistema operativo.

La scelta di proporre a fine 2025 un telefono da 900€ con 128 GB di archiviazione risulta difficile da digerire e, sebbene l'obiezione più scontata sia che Apple fa lo stesso col suo iPhone per il modello di ingresso, o Samsung col suo S25, è anche vero che la scheda tecnica complessiva di Pixel 10 non sembra essere a livello di tali concorrenti.

Buona e completa la connettività con eSIM, NFC, 5G, Bluetooth 6 e WiFi 6e. C'è da segnalare qui che su Pixel 9 era presente il WiFi 7. La porta USB è Type-C 3.2.

La protezione IP68 è di alto livello e sufficiente per garantire una buona sicurezza nei confronti di polvere, acqua ed immersioni accidentali; ciò nonostante molti concorrenti, anche di fascia di prezzo inferiore, hanno raggiunto il più elevato grado IP69.

Scheda tecnica Google Pixel 10

  • Dimensioni: 152.8 x 72 x 8.6 mm
  • Peso: 204 grammi
  • Display:
    • OLED Actua da 6.3"
    • Risoluzione 1080 x 2424
    • Refresh rate a 120 Hz
    • Luminosità di picco 3000 nit
    • Aspect Ratio 20:9
  • SoC: Google Tensor G5
  • GPU: PowerVR DXT-48-1536
  • RAM: 12 GB di tipo LPDDR5X
  • Storage: 128 GB di tipo UFS 3.1 o 256 GB di tipo UFS 4.0
  • Fotocamere posteriori:
    • Principale Wide 48 MP, f/1.7, OIS
    • Grandangolare Ultra-Wide 13 MP, 120°
    • Tele 5x 10.8 MP, f/3.1, OIS
  • Fotocamera frontale:
    • Principale Wide 10.5 MP, f/2.2
  • Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6e
  • Bluetooth: 6.0 con A2DP/LE/aptX HD
  • Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale, Barometro, Termometro
  • Resistenza agli elementi: Certificazione IP68
  • Colori:
    • Blu Indaco
    • Viola Glicine
    • Verde Cedro
    • Nero ossidiana
  • Batteria: 4970 mAh
  • Prezzo:
    • 12 GB RAM + 128 GB Storage | 899 €
    • 12 GB RAM + 256 GB Storage | 999 €

Design

Per quanto riguarda il design non ci sono novità di particolare impatto nell'aspetto di Pixel 10, che anzi è quasi del tutto indistinguibile dal predecessore. Per capirci, la differenza più evidente è la dimensione della pillola che ospita le fotocamere all'interno della Camera Bar, leggermente più larga per alloggiare il terzo obiettivo.

Il design è comunque piuttosto distintivo e dotato di una certa personalità, equilibrato e nel complesso piacevole. Non ci sono stonature particolari, e le linee morbide creano una sorta di continuità con le analoghe scelte stilistiche del sistema operativo Android 16.

Il design è invariato rispetto all'anno scorso, ma comunque molto gradevole
Il design è invariato rispetto all'anno scorso, ma comunque molto gradevole

A ulteriore conferma della somiglianza col Pixel 9 poi, le dimensioni sono esattamente le stesse identiche del predecessore, a parte un + 0,1 mm di spessore totalmente irrilevante. Il peso sale di altrettanto inavvertibili 6 grammi, passando quindi da 198 a 204 grammi. Non un telefono leggero quindi, ma ben bilanciato.

Il frame metallico satinato e il vetro su entrambi i lati garantisce poi il necessario feeling premium, ed è particolarmente piacevole l'eccellente resistenza a trattenere impronte e ditate.

Pixel 10 rimane pertanto una proposta sicuramente attraente per chi preferisce gli smartphone compatti, perché i 6,3 pollici del display consentono naturalmente di mantenere misure contenute, che sul mercato attuale sono una specie di mosca bianca.

Gradevole poi la scelta di colori, molto più vivace rispetto ai modelli Pro: Blu Indaco, Viola Glicine e Verde Cedro danno tutti una spinta di carattere al telefono, mentre il Nero Ossidiana resta un'opzione per chi preferisce mantenere una certa sobrietà.

Display

Anche per quanto riguarda il display Pixel 10 non porta con sé grandissimi cambiamenti rispetto al predecessore, per cui parliamo sempre di un pannello denominato "Actua Display" dagli stessi 6,3 pollici con risoluzione 1080 x 2424 con 422 ppi, che conferma buona parte delle caratteristiche, come il supporto HDR10.

Ecco quindi che il refresh rimane fissato ai due step da 60 e 120 Hz; non essendo LTPO adattivo non può scendere fino a 1 Hz, al contrario del più dotato Pixel 10 Pro, e quindi è meno efficiente a livello energetico e non ha accesso ad alcune funzioni dell'Always on Display.

Nulla che possa effettivamente cambiare la vita però, soprattutto considerando l'ottima qualità del pannello scelto da Google, che si presta in maniera soddisfacente ad ogni contesto di utilizzo. A livello di freddi numeri, dal Pixel 9 a questo nuovo modello è stata aumentata leggermente la luminosità massima, che ora raggiunge i 2000 nit HBM e i 3000 di picco in porzioni di schermo. Sono differenze però molto difficili da avvertire nell'uso quotidiano, per cui la sensazione è che la leggibilità anche sotto la luce diretta sia ottima esattamente come lo era l'anno scorso.

Il display è molto buono, il linea con quello di Pixel 9 ma leggermente più luminoso
Il display è molto buono, il linea con quello di Pixel 9 ma leggermente più luminoso

Nella parte inferiore è collocato il sensore di impronte ultrasonico, davvero molto veloce e preciso.

La protezione è garantita dal vetro Gorilla Glass Victus 2.

Fotocamere

Non banale la scelta fatta da Google per quanto riguarda la componente fotografica: rispetto al doppio sensore posteriore della serie precedente infatti, in questo caso l'azienda ha voluto ampliare le possibilità creative offerte agli utenti integrando un terzo sensore, un teleobiettivo che accompagna quindi la wide e la ultra-wide.

È però importante ricordare a questo punto qual era la situazione con Pixel 9, che offriva una principale da 50 MP 1/1.31" e una grandangolare da 48 MP 1/2.55".

Il trittico di obiettivi di Pixel 10 è invece composto da una principale da 48 MP 1/2.0" con stabilizzazione ottica, una grandangolare da 13 MP 1/3.1" e un teleobiettivo da 10.8 MP 1/3.2" anch'esso stabilizzato. Sulla carta quindi è evidente il passo indietro, perché l'introduzione del teleobiettivo ha portato con sé un peggioramento delle caratteristiche degli altri due sensori, che sono gli stessi del Pixel 9a.

In realtà poi la resa all'atto pratico è buona, a tratti anche molto buona grazie al software fotografico di Google, da sempre un fiore all'occhiello dell'azienda (sebbene molti concorrenti abbiano fatto passi da gigante nel corso del tempo). La resa dei colori è fedele, il contrasto corretto e i dettagli più che soddisfacenti. Certamente però la scelta di sensori più piccoli, legata al contenimento dei costi e alla gestione degli spazi, mostra i suoi limiti in condizioni di scarsa luminosità o in notturna, con scatti più rumorosi e un po' meno definiti che in passato.

L'impianto fotografico è interessante e versatile, ma alcuni cambiamenti faranno discutere
L'impianto fotografico è interessante e versatile, ma alcuni cambiamenti faranno discutere

Il teleobiettivo, la novità principale quindi, offre uno zoom ottico 5x, che può arrivare fino a 20x con la funzione Super Res Zoom. Anche qui abbiamo scatti senza dubbio più che validi, e la versatilità di questa lente offre preziose possibilità creative agli utenti. La risoluzione non da record impedisce di raggiungere i risultati dei migliori concorrenti, ma non c'è molto di cui lamentarsi.

Invariata rispetto al passato la Selfie Camera da 10.5 MP 1/3.1" che si conferma quindi una buona camera per il contesto di utilizzo.

I video invece sono buoni nel complesso, ma impongono alcuni compromessi alle impostazioni più elevate: ad esempio a 4K 60 FPS viene esclusa la camera ultra-wide e anche l'HDR.

Anche la stabilizzazione attiva, perfetta per ridurre il mosso sui video di scene più dinamiche come per esempio quelle sportive, non può essere attivata con i 60 FPS, nemmeno il FHD. Un po' un controsenso visto che proprio le scene di questo tipo godono maggiormente di un più alto numero di fotogrammi al secondo. Allo stesso modo anche Miglioramento Vocale, che ripulisce l'audio dai rumori ambientali per enfatizzare il parlato, non è attivabile a 60 FPS.

Batteria

Per quanto riguarda la capacità della batteria, Pixel 10 implementa un modulo dalla capacità di 4970 mAh, superiore non solo al predecessore (+ 270 mAh) ma addirittura al Pixel 10 Pro (+ 100 mAh). Pur non rappresentando valori particolarmente alti se messi a confronto coi migliori esponenti presenti sul mercato, la profonda ottimizzazione hardware e il SoC poco energivoro nei task quotidiani permettono al Pixel 10 di offrire un'autonomia davvero molto buona, in grado di coprire facilmente la giornata tipica di utilizzo. Va segnalato però che, se messo sotto stress con il gaming ad esempio, l'autonomia tende a calare più rapidamente.

Attivando poi la modalità Extreme Battery Saver, che sacrifica tutta una serie di funzioni e riduce i consumi, si possono addirittura toccare le 100 ore. Ovviamente si tratta di un'opzione destinata a situazioni particolari, ma è comunque un qualcosa su cui fa piacere poter contare.

La batteria gode di una capacità superiore se confrontata con Pixel 9
La batteria gode di una capacità superiore se confrontata con Pixel 9

La velocità di ricarica sale da 27 a 30 W, non certo quindi un fulmine di guerra se messo a confronto con le proposte più performanti sotto questo punto di vista. Ciò nonostante non si può certo definire una ricarica lenta, visto che si può riempire fino al 55% della capacità in mezz'ora.

Presente la compatibilità con Pixelsnap Magnetic Wireless Charging, la ricarica magnetica senza fili che sfrutta un sistema estremamente simile al MagSafe di Apple e che offre una velocità massima di 15 W basata sullo standard Qi2. Questo consente anche di avere una perfetta compatibilità con gli accessori MagSafe in commercio, permettendo quindi di attingere da un'ampia e diversificata offerta.

Videogiochi e prestazioni

Partiamo dal presupposto che i Pixel non sono mai stati dei gaming phone, né Google ha mai avuto l'intenzione di associare i suoi telefoni a questo tipo di utilizzo in maniera esplicita. Ciò nonostante, ovviamente nulla è precluso in partenza, né dovrebbe naturalmente esserlo su uno smartphone di fine 2025 che parte da 900€.

Il problema, o meglio il limite principale anche di questa serie Pixel 10 resta però il SoC, quel Tensor che anche in questa quinta revisione su cui c'erano grandi aspettative, non è in grado di rivaleggiare con le proposte di prima fascia della concorrenza. E più nel dettaglio è la GPU il grande punto interrogativo, almeno fino al momento in cui scriviamo. Come già detto nella recensione del Pixel 10 Pro XL infatti, la PowerVR DXT-48-1536 manca del supporto software al ray tracing e ci sono grossi problemi coi driver, non ottimizzati o non supportati da molti giochi presenti sul Play Store. Ciò che ne consegue è che le prestazioni allo stato attuale ne risentono fortemente, con titoli come Genshin Impact o Honkai Star Rail che vanno in occasionale difficoltà, girando di fatto peggio che con i Pixel di precedente generazione.

La nuova GPU rappresenta una zavorra per il gaming, perlomeno allo stato attuale
La nuova GPU rappresenta una zavorra per il gaming, perlomeno allo stato attuale

Più in generale Pixel 10 va in sofferenza spesso se impegnato in giochi pesanti, imponendo rinunce nelle impostazioni o dovendo sopportare cali di frame rate. Il nostro solito set di benchmark mostra chiaramente queste problematiche: se i test basati sulla CPU infatti offrono risultati superiori ai Pixel 9, quelli che si concentrano sulla GPU rendono evidenti tutti questi limiti, che di fatto al momento pongono i nuovi Pixel 10 molto indietro rispetto a qualsiasi altro smartphone della stessa fascia di prezzo, ma anche a parecchi di prezzo inferiore. E non ci sono buone notizie nemmeno sul fronte della dissipazione, che evidentemente non è particolarmente raffinata: lo stress test di 3D Mark Wild Life Extreme dimostra come il Tensor G5 vada quasi immediatamente in thermal throttling, con le prestazioni che calano già durante il primo loop, per una stabilità tutt'altro che invidiabile attorno al 58%. Il calore infatti durante le sessioni di gioco si avverte fin da subito, sebbene non raggiunga mai temperature eccessive.

Le prestazioni sotto stress calano subito per colpa del thermal throttling
Le prestazioni sotto stress calano subito per colpa del thermal throttling

Insomma, allo stato attuale ci sono davvero tante incertezze, e le scelte di Google sono difficili da interpretare; probabilmente in futuro sarà tutto più chiaro, ma in questo momento le prestazioni del Pixel 10 sono molto lontane rispetto ai concorrenti. Molto buoni invece i risultati relativi all'intelligenza artificiale, elemento su cui si fonda una gran parte della Pixel Experience: qui i progressi generazionali del Tensor G5 sono evidenti, dimostrando come lo smartphone sia in grado di elaborare i task anche in locale, senza affidarsi ai calcoli in cloud.

Esperienza d'uso

Pixel 10 arriva sul mercato con Android 16 declinato nella nuovissima estetica Material 3 Espressive, con tanti cambiamenti grafici che, sebbene non sempre siano perfettamente integrati e coerenti, indicano una direzione interessante che sarà perseguita e rifinita coi futuri aggiornamenti.

Pixel 10 esce ovviamente con Android 16 con la grafica Material 3 Espressive
Pixel 10 esce ovviamente con Android 16 con la grafica Material 3 Espressive

Sappiamo però bene come Google da alcuni anni abbia puntato fortissimo sull'intelligenza artificiale e sulle funzioni ad essa collegate, e i suoi smartphone sono una delle più nitide espressioni della proposta dell'azienda di Mountain View in tale ambito. Certamente buona parte di queste funzioni vengono prima o poi distribuite anche ad altri smartphone Android e iOS, ma i Pixel garantiscono spesso una sorta di anteprima, oltre a offrire un'integrazione software molto avanzata. Tante novità quindi e tante funzioni inedite basate su un'AI sempre più potente ed evoluta.

Il problema è però uno: che noi italiani possiamo soltanto immaginare o invidiare una buona fetta di queste funzioni, perché al momento semplicemente non sono disponibili sul nostro territorio e non c'è nessuna indicazioni non solo del "quando", ma anche del "se" saranno mai portate nei nostri lidi. La lista diffusa nel materiale stampa è esaustiva sotto questo punto di vista: un bel NO in rosso vicino a "Personal Context", "Magic Cue", "Conversational Editing", "Scam Detection", "Satellite SOS", "Next Gen Call Screen" e "Pixel Care Agent".

Di nuovo quindi, di differente rispetto al Pixel 9 a livello software e di esperienza d'uso, rimane ben poco. Google ha molte idee, alcune di esse particolarmente interessanti, ma il fatto che l'elemento dell'intelligenza artificiale su cui si basa una grande fetta di ciò per cui vale la pena possedere un Pixel sia così frammentato nella distribuzione sui vari territori crea scompensi fin troppo marcati tra i singoli utenti in base alla nazionalità.

Moltissime delle nuove funzioni di Intelligenza Artificiale annunciate sui nuovi Pixel 10 non sono disponibili in Italia
Moltissime delle nuove funzioni di Intelligenza Artificiale annunciate sui nuovi Pixel 10 non sono disponibili in Italia

La serie Pixel 10 di Google rappresenta evidentemente, soprattutto per il nostro Paese, un passo non straordinariamente ampio rispetto alla precedente, e proprio per questo motivo risulta difficile consigliare l'aggiornamento a chi arriva appunto da un Pixel 9. Al contrario, per chi possiede un Pixel più vecchio o comunque uno smartphone medio gamma non recente, Pixel 10 può avere senso.

Ricordiamo poi i 7 anni di aggiornamenti garantiti, sempre una buona freccia nell'arco di Google; ovviamente però questo non significa affatto avere la sicurezza di ottenere le funzionalità che saranno introdotte in futuro, che anzi al contrario saranno con ogni probabilità almeno in parte esclusive dei prossimi modelli.

I prezzi infine, non hanno subito variazioni rispetto all'anno scorso: si rimane quindi su 899€ per il 12+128 che salgono a 999€ per il 12+256, con quest'ultimo ampiamente preferibile per la quantità di memoria e per la tecnologia UFS 4.0. Un listino piuttosto caro in senso assoluto, non del tutto giustificato dall'offerta tecnologica proposta.

Estremamente generose però come al solito sono le offerte di lancio dello store ufficiale, che con le permute consentono di ottenere un maxi rimborso fino a 760 €. Un preistorico Pixel 2, per esempio, è valutato 237 €, permettendo così di dare una prospettiva più intrigante all'acquisto.

Conclusioni

Prezzo 899 € / 999 €

Multiplayer.it

8.0

Pixel 10 è a nostro modo di vedere, il modello più a fuoco della nuova serie di smartphone Google, perché si colloca in una fascia di prezzo in cui i limiti del SoC sono meno rilevanti, e dove al contrario l'equilibrio della proposta, la compattezza delle dimensioni e la versatilità dell'impianto fotografico rendono il telefono più convincente. Allo stesso tempo però, i reali passi in avanti nel confronto con Pixel 9 sono esigui, il Tensor G5 è un'incognita soprattutto per quanto riguarda le prestazioni della GPU e di conseguenza il gaming, e il prezzo è obiettivamente un po' troppo alto di listino, sebbene le scontistiche e le offerte di lancio siano davvero generose. Soprattutto molte delle funzioni di Intelligenza Artificiale, parte fondamentale dell'esperienza, restano appannaggio soltanto del pubblico americano per il momento, riducendo l'appeal del prodotto. Pixel 10 è in definitiva uno smartphone molto buono, ma che inevitabilmente lascia un pizzico di amaro in bocca.

PRO

  • Design distintivo e qualità costruttiva eccellente
  • Componente fotografica buona e versatile
  • Ottimo display

CONTRO

  • Il Tensor G5 è ancora indietro e la GPU è un punto interrogativo
  • Le nuove funzioni di intelligenza artificiale non sono disponibili in Italia
  • Prezzo di listino, al netto delle offerte, molto alto