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Google Pixel 10 Pro XL, la recensione del flagship Android che punta tutto sull’intelligenza artificiale

Andiamo a scoprire Google Pixel 10 Pro XL, il modello più grande e completo della decima serie di smartphone che l'azienda di Mountain View ha appena lanciato sul mercato.

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   28/08/2025
Pixel 10 Pro XL è il più grande e dotato della nuova serie di smartphone di Google
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Puntuale come ogni anno, Google ha lanciato la sua nuova serie di smartphone Pixel, arrivati a una decima generazione attesa con curiosità soprattutto per il passaggio alle fonderie di TSMC per la produzione del nuovo chipset Tensor G5. Questo e l'immancabile assortimento di funzionalità di intelligenza artificiale sempre più sviluppate sono le attrattive principali di una gamma che per il resto ha scelto un approccio abbastanza conservativo: in questa recensione del Pixel 10 Pro XL ci concentreremo sul fratello maggiore della famiglia, che condivide le stesse caratteristiche del Pixel 10 Pro abbinandole a uno schermo più grande, una batteria più capiente e dimensioni ovviamente maggiori.
Nei prossimi giorni sarà invece il momento di dirvi la nostra sul Pixel 10, quello base. I prezzi di listino sono gli stessi (alti) dell'anno scorso, con la sola differenza che non esiste più la versione da 128 GB di memoria: i modelli sono tutti da 16 GB di RAM e vengono proposti a 1299 Euro per il taglio da 256 GB, 1429 Euro per quello da 512 GB e 1689 Euro per quello da 1 TB. Siamo quindi in pieno territorio flagship, dove la concorrenza corre sempre a cento all'ora ed è necessario mantenere standard elevatissimi per spingere l'utenza a sborsare cifre tutt'altro che irrisorie: vediamo dunque se Google Pixel 10 Pro XL ha tutto quello che serve per combattere ad armi pari con gli altri giganti del settore.

Caratteristiche tecniche del Google Pixel 10 Pro XL

Com'è ovvio che sia, il protagonista principale nella scheda tecnica di Google Pixel 10 Pro XL è il nuovo processore Tensor G5 octa core, e non solo per gli incrementi in termini di prestazioni che l'azienda quantifica in un 34% per quel che riguarda la CPU e nell'ordine del 60% per la TPU e le relative funzioni di intelligenza artificiale. Gran parte della curiosità attorno a questo nuovo SoC deriva infatti dalla sua fabbricazione, non più ad opera di Samsung come per i precedenti modelli ma di TSMC con un nuovo processo produttivo a 3 nanometri.

Google Pixel 10 Pro XL vanta un nuovo processore Tensor G5, purtroppo non rivoluzionario
Google Pixel 10 Pro XL vanta un nuovo processore Tensor G5, purtroppo non rivoluzionario

Il cambiamento ha coinvolto anche la GPU, che passa dalla Mali-G715 MC7 di casa ARM a una PowerVR DXT-48-1536 realizzata da Imagination: affronteremo la questione più approfonditamente nel paragrafo dedicato alle prestazioni, ma possiamo anticipare che non si tratta sicuramente di un progresso sostanziale, anche perché parliamo di una nuova componente che richiederà un inevitabile processo di ottimizzazione. Tra le gradite conferme annoveriamo invece il coprocessore Titan M2 già visto nei precedenti modelli e che interviene in tutti i processi che riguardano la sicurezza dei dati.

Per quanto riguarda le memorie, Google Pixel 10 Pro XL monta 16 GB di RAM di tipo LPDDR5X su tutti i modelli, che si differenziano solo per l'estensione dello spazio di archiviazione a 256 GB, 512 GB o 1 TB: la situazione è dunque identica a quella della scorsa generazione, con l'eccezione che finalmente gli storage hanno abbandonato l'inadeguato formato UFS 3.1 per passare finalmente a un UFS 4.0 decisamente più consono alla fascia di prezzo.

Guardando alla connettività, l'unico passo avanti si registra sul Bluetooth, che passa dal 5.3 al 6.0: per il resto la situazione è la stessa di Pixel 9 Pro, con supporto a 5G, GPS, NFC e Wi-Fi 7. La porta USB è sempre di tipo 3.2 e c'è spazio per una sola nanoSIM fisica nell'apposito alloggiamento, con eventuali ulteriori utenze disponibili solo tramite eSIM.

La confezione di Google Pixel 10 Pro XL include soltanto un cavo USB-C
La confezione di Google Pixel 10 Pro XL include soltanto un cavo USB-C

Immutata la resistenza agli elementi, con la certificazione IP68 che garantisce protezione contro infiltrazioni di polvere e acqua e resistenza all'immersione per un massimo di 1.5 metri per 30 minuti.

Nulla di nuovo da dire nemmeno sui contenuti della confezione in cartone riciclato: come di consueto, un cavo USB-C è l'unico accessorio che accompagna lo smartphone.

Scheda tecnica Google Pixel 10 Pro XL

  • Dimensioni: 162.8 x 76.6 x 8.5 mm
  • Peso: 232 grammi
  • Display:
    • OLED Super Actua da 6.8"
    • Risoluzione 1344 x 2992
    • Refresh rate a 120 Hz
    • Luminosità di picco 3300 nit
    • Aspect Ratio 20:9
  • SoC: Google Tensor G5
  • GPU: PowerVR DXT-48-1536
  • RAM: 16 GB di tipo LPDDR5X
  • Storage: 256/512 GB o 1 TB di tipo UFS 4.0
  • Fotocamere posteriori:
    • Principale Wide 50 MP, f/1.68
    • Grandangolare Ultra-Wide 48 MP, f/1.7, 123°
    • Tele 5x 48 MP, f/2.8
  • Fotocamera frontale:
    • Principale Wide 42 MP, f/2.2
  • Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6e/7
  • Bluetooth: 6.0 con A2DP/LE/aptX HD
  • Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale, Barometro, Termometro
  • Resistenza agli elementi: Certificazione IP68
  • Colori:
    • Grigio argento
    • Verde giada
    • Grigio creta
    • Nero ossidiana
  • Batteria: 5200 mAh
  • Prezzo:
    • 16 GB RAM + 256 GB Storage | 1299 €
    • 16 GB RAM + 512 GB Storage | 1429 €
    • 16 GB RAM + 1 TB Storage | 1689 €

Design

Dal punto di vista strettamente estetico, Google Pixel 10 Pro XL è fondamentalmente indistinguibile dal predecessore, e lo si capisce anche dal fatto che le dimensioni pari a 162.8 x 76.6 x 8.5 mm sono esattamente le stesse: c'è invece una variazione nel peso, che sale a 232 grammi probabilmente per via della batteria più grande.

Google Pixel 10 Pro XL è quasi identico al predecessore
Google Pixel 10 Pro XL è quasi identico al predecessore

Di fatto, l'unico cambiamento davvero evidente è rappresentato dalle nuove colorazioni Grigio argento, Verde giada, Grigio creta e Nero ossidiana, che virano su tonalità un po' più sobrie rispetto al recente passato. È chiaro come l'obiettivo di Google sia quello di far sedimentare il design dei propri dispositivi mantenendo uno stile molto riconoscibile nel corso delle varie serie, giocando dunque la stessa partita di Apple e Samsung.

La cover posteriore è sempre realizzata in vetro Gorilla Glass Virtus 2, con un trattamento opaco molto piacevole al tatto e che esprime un elegante contrasto con quello lucido del frame in alluminio. Una piccola novità è che la superficie ora è magnetica e consente l'aggancio di accessori compatibili sia con PixelSnap (questo è il nome di marketing della feature) che con il MagSafe di Apple, visto che il magnete circolare è lo stesso.

La Camera Island di Google Pixel 10 Pro XL è ormai un segno distintivo
La Camera Island di Google Pixel 10 Pro XL è ormai un segno distintivo

Sempre allo stesso posto la Camera Island, che riprende la doppia finitura della scocca e ospita le tre fotocamere disposte in orizzontale in un modulo arrotondato e piuttosto sporgente, leggermente più grande di quello di Pixel 9 Pro XL.

Poco o nulla cambia anche nella parte anteriore del dispositivo, con lo schermo da 6.8 pollici che ha lo stesso rapporto screen-to-body dell'88% della serie precedente, assieme al solito punch hole al centro del bordo superiore che ospita la fotocamera frontale. Invariato anche il vetro protettivo, che è sempre Gorilla Glass Vitctus 2.

Il frame lucido in alluminio di Google Pixel 10 Pro XL è tanto elegante quanto delicato
Il frame lucido in alluminio di Google Pixel 10 Pro XL è tanto elegante quanto delicato

Google Pixel 10 Pro XL è ovviamente conservativo anche per quel che riguarda la disposizione degli elementi sulla cornice, anche se qualche differenza c'è: il lato sinistro è completamente sgombro, il tasto di accensione e il bilanciere per il volume si trovano sulla destra (in posizione però invertita rispetto alla stragrande maggioranza degli smartphone), in basso si posizionano la porta USB-C e i due speaker principali mentre l'alloggiamento per una singola nanoSIM si sposta in alto.

Un plauso va comunque fatto a Google per l'impegno circa la sostenibilità di questa nuova linea di prodotto, con l'azienda che dichiara come la serie Pixel 10 sia stata realizzata con la più alta percentuale di materiali riciclati di sempre nella sua storia.

Display

La qualità dei display negli smartphone flagship ha oramai raggiunto livelli tali che è difficile per i produttori proporre qualcosa di realmente nuovo: per questo motivo, non stupisce più di tanto notare come il pannello di Google Pixel 10 Pro XL sia molto simile a quello - eccellente - del precedente modello, che a sua volta mutuava quanto fatto dall'ottava serie. Parliamo dunque di un OLED Super Actua da 6.8 pollici con risoluzione 1344 x 2992, rapporto di forma 20:9, profondità di colore a 8-bit e densità pari a 486 PPI.

Nessuna rivoluzione nel display di Google Pixel 10 Pro XL, che rimane però eccellente
Nessuna rivoluzione nel display di Google Pixel 10 Pro XL, che rimane però eccellente

Difficile ad ogni modo lamentarsi di un display brillante e perfettamente leggibile, che proprio nella luminosità massima trova uno dei (pochi) incrementi rispetto al passato: i valori di Google Pixel 10 Pro XL segnano infatti 3300 nit di picco e 2200 in HBM, stabilendo un nuovo record per i dispositivi della compagnia di Mountain View.

La situazione in termini di frequenza di aggiornamento è rimasta invece immutata, con 120 Hz massimi che grazie alla tecnologia LTPO possono scalare in maniera granulare fino a un minimo di 1 Hz a seconda del contenuto visualizzato: una caratteristica che distingue i modelli Pro dal Pixel 10 liscio e che porta evidenti vantaggi nell'efficientamento energetico e consente la migliore espressione dell'always on display.

Il display di Google Pixel 10 Pro XL è molto luminoso e perfettamente leggibile in ogni condizione
Il display di Google Pixel 10 Pro XL è molto luminoso e perfettamente leggibile in ogni condizione

Anche per quanto riguarda la riproduzione in streaming non cambia nulla rispetto al passato, con il supporto agli standard HLG, HDR e HDR10+ che si abbina alla certificazione Widevine L1 per garantire una qualità di livello superiore: l'assenza di Dolby Vision continua a essere invece una piccola lacuna che evidentemente Google non è molto interessata a colmare.

Fotocamere

Se il Pixel 10 liscio può vantare un notevole upgrade in termini di fotocamere rispetto alla nona generazione, Google Pixel 10 Pro XL deve "accontentarsi" di un setup che è fondamentalmente lo stesso dello scorso anno: le virgolette sono d'obbligo, perché parliamo pur sempre di una dotazione di primo livello per una gamma che ha comunque sempre basato le sue fortune più sull'elaborazione software che sulla qualità di lenti e sensori. La scheda tecnica parla ad ogni modo di un modulo posteriore composto da una principale da 50 MP, un'ultra grandangolare da 48 MP e una tele 5x da 50 MP, mentre la selfie cam è una ultra-wide da 42 MP.

Guida Fotografica è una delle nuove feature esclusive di Google Pixel 10 Pro XL
Guida Fotografica è una delle nuove feature esclusive di Google Pixel 10 Pro XL

Dicevamo del ruolo fondamentale del software, che nel caso specifico della famiglia Pixel 10 passa attraverso il nuovo processore d'immagine Pixel ISP, che migliora la gestione della temperatura del colore, aiuta nella stabilizzazione e in generale elabora le foto realizzate con Google Pixel 10 Pro XL quel tanto che basta per farle apparire al meglio subito dopo lo scatto.
I risultati sono eccellenti con tutti gli obiettivi, anche di notte, ed è particolarmente apprezzabile l'assoluta coerenza delle immagini in termini di contrasto e quantità di dettaglio fra tutte e tre le fotocamere del modulo posteriore. Si riconferma ottima anche la selfie cam, dotata di autofocus e lente ultra grandangolare per ampliare l'inquadratura.

Una menzione particolare spetta alla fotocamera telescopica, non tanto per la qualità dell'ingrandimento ottico a 5x (comunque notevolissima), quanto per la funzione Zoom Pro che, tramite un'elaborazione IA fatta immediatamente sul dispositivo, consente di "ripulire" scatti dal 30x al 100x evitando il classico effetto acquerello. Per quanto si dimostri efficace ovviamente solo su soggetti immobili e vada letteralmente in tilt quando deve ricostruire volti umani o scritte, si tratta di una feature per certi versi stupefacente, anche se il risultato finale può apparire più come un'immagine generata di sana pianta dall'intelligenza artificiale, piuttosto che una foto vera e propria.

Un esempio della funzione Zoom Pro di Google Pixel 10 Pro XL: questa è l'immagine originale con ingrandimento 100x
Un esempio della funzione Zoom Pro di Google Pixel 10 Pro XL: questa è l'immagine originale con ingrandimento 100x
In questo caso l'intervento dell'IA è piuttosto convincente, anche se posticcio
In questo caso l'intervento dell'IA è piuttosto convincente, anche se posticcio
Altra immagine originale con ingrandimento 100x
Altra immagine originale con ingrandimento 100x
In questo secondo esempio, l'IA produce un risultato assolutamente artificioso
In questo secondo esempio, l'IA produce un risultato assolutamente artificioso

Tra le nuove feature esclusive di Google Pixel 10 Pro XL va segnalata anche la Guida Fotografica, attivabile da un'apposito tasto e che mette in campo Gemini per aiutare a comporre foto migliori: in sostanza, il software analizza la scena che si sta riprendendo e impartisce vari suggerimenti che possono riguardare l'angolazione, l'ingrandimento, la modalità di scatto più adatta e via discorrendo, per una soluzione che appare attualmente ancora un po' macchinosa ma che ha dell'indubbio potenziale.

Assolutamente non trascurabili anche gli aggiornamenti di funzionalità originariamente introdotte dai precedenti modelli: ecco dunque che Scatto Migliore Automatico ora seleziona la foto più riuscita di una serie a raffica senza bisogno di andare a verificare manualmente (utile ad esempio nelle foto di gruppo per evitare che qualcuno venga con gli occhi chiusi), mentre Aggiungimi è ancora più semplice ed efficiente nell'includere nell'immagine anche la persona che sta scattando la foto.

Permangono ovviamente tutti gli strumenti di editing e post processing tipici della gamma Pixel, sempre utili ma che hanno perso da tempo l'impatto strabiliante delle prime introduzioni, dato che oramai sono fondamentalmente disponibili - in versioni più o meno elaborate - su moltissimi smartphone Android.

Sostanzialmente identica allo scorso anno la situazione sul fronte video, con Google Pixel 10 Pro XL che consente di registrare a un massimo di 8K a 30 FPS, che però è la solita impostazione che all'atto pratico serve a molto poco. A 4K si può scegliere tra 24, 30 e 60 FPS, ma l'apice della stabilizzazione elettronica si ottiene scendendo a 1080p a 30 FPS. Ritornano fra le opzioni l'HDR a 10 bit che aumenta gamma di colori, luminosità e contrasto e la controversa modalità Video Boost, che sfrutta l'intelligenza artificiale per migliorare la resa di HDR, stabilizzazione e zoom previo caricamento del filmato su Google Foto per l'elaborazione: un procedimento macchinoso e piuttosto lento che non produce risultati sempre convincenti.

Batteria

Arriviamo a un altro aspetto nel quale le differenze tra Google Pixel 10 Pro XL e il precedente modello si fanno un po' meno sfumate, con il nuovo smartphone che monta una batteria da 5200 mAh che segna un incremento rispetto ai 5060 mAh del Pixel 9 Pro XL e ai 4970 del Pixel 10 liscio. La sostanza in termini di utilizzo quotidiano non cambia moltissimo, nel senso che parliamo sempre e comunque di un dispositivo che va messo in carica alla fine di una giornata bella intensa: per onor di cronaca, i dati distribuiti da Google parlano di 30 ore di autonomia e oltre 100 in modalità Risparmio Energetico Estremo che a noi sono apparsi entrambi un po' troppo ottimistici.

La batteria di Google Pixel 10 Pro XL è leggermente aumentata rispetto all'anno scorso
La batteria di Google Pixel 10 Pro XL è leggermente aumentata rispetto all'anno scorso

Anche per ciò che concerne la velocità di ricarica Google Pixel 10 Pro XL fa un passo in avanti, con una modalità cablata che supporta un massimo di 45 W servendosi di un alimentatore adeguato: ciò significa che in 30 minuti si recupera un buon 70% e in poco più di un'ora si riempie completamente il serbatoio. Per fare i paragoni in casa Google, Pixel 9 Pro XL si fermava a 37 W mentre il Pixel 10 liscio arriva al massimo a 30 W. Oltre al gradito ritorno della ricarica inversa, va segnalato anche il potenziamento della modalità wireless, che ora tocca i 25 W e soprattutto può sfruttare il nuovo sistema magnetico PixelSnap per l'aggancio con caricabatterie e powerbank compatibili.

Videogiochi e prestazioni

Come i suoi predecessori, Google Pixel 10 Pro XL si conferma uno smartphone che non ha una particolare predisposizione per i videogiochi. Il primo inequivocabile segnale in tal senso arriva dalla totale assenza di una modalità Gioco dedicata a raccogliere i titoli presenti in memoria e regolare impostazioni legate alle prestazioni del dispositivo e quant'altro: niente senza cui non si possa vivere (anzi), ma comunque una mancanza che mette la gamma Pixel in una condizione di inferiorità rispetto a praticamente ogni attore del panorama Android. L'unica concessione è il Pannello di Gioco tipico della versione stock del sistema operativo, ovvero una finestra abbastanza spoglia che consente soltanto di eseguire catture o gestire impostazioni relative a notifiche e poco altro.

La GPU di Google Pixel 10 Pro XL non è esattamente un prodigio e i videogiochi ne risentono
La GPU di Google Pixel 10 Pro XL non è esattamente un prodigio e i videogiochi ne risentono

Il limite più serio al gaming su Google Pixel 10 Pro XL è però di natura tecnica, perché nonostante le percentuali di incremento sul processore della scorsa serie, il Tensor G5 si dimostra ancora molto indietro sulla concorrenza flagship specialmente sul fronte della GPU. Concretamente questo si traduce in una qualità grafica assolutamente non al livello degli altri top di gamma (e non solo), con titoli esigenti come Zenless Zone Zero, Call of Duty: Warzone Mobile, Honkai: Star Rail o Diablo Immortal che sono costretti a rinunce non trascurabili per mantenere un frame rate stabile.

Anche per chi non fosse interessato al mobile gaming, Google Pixel 10 Pro XL rimane comunque uno smartphone che produce risultati nei benchmark piuttosto modesti se confrontato con dispositivi dal posizionamento anche più umile. E se con le prime versioni del chip proprietario di Google si poteva legittimamente auspicare un miglioramento nelle serie successive, vedere il Tensor G5 arrancare ancora a distanze notevoli dai primi della classe fa un certo effetto. Gli incrementi rispetto a Pixel 9 Pro ci sono, ed è anche vero che il punto di forza della gamma sta in un'ottimizzazione software che rende l'utilizzo quotidiano quasi indistinguibile da quello di un flagship tradizionale, ma i numeri rimangono impietosi. Come abbiamo già accennato, la nuova GPU sembra essere un particolare tallone d'Achille per Google Pixel 10 Pro XL. Attualmente manca il supporto software al ray tracing che la PowerVR DXT-48-1536 dovrebbe garantire, e la disponibilità di driver appare per ora del tutto inadeguata, motivo per cui i test specifici producono valori persino inferiori a quelli di Pixel 9 Pro. Non è assolutamente escluso che le reali qualità della GPU si potranno apprezzare nei mesi a venire, ma l'incognita resta e la situazione al momento in cui scriviamo non è delle migliori. Di segno diametralmente opposto le performance della TPU per i task di intelligenza artificiale, superiori addirittura del 60% rispetto alla generazione precedente: ciò significa che le elaborazioni IA di Pixel 10 Pro XL sono ancora più veloci ed efficienti e che compiti particolarmente complessi possono essere eseguiti direttamente sul dispositivo anziché doversi appoggiare sui servizi in cloud. Si torna invece su giudizi più tiepidi per quel che concerne la performance sotto sforzo, con gli stress test che evidenziano una tendenza piuttosto precoce al thermal throttling che si accompagna a cali di prestazione abbastanza evidenti: un risultato che in sostanza non migliora il quadro della precedente generazione.

Negli stress test, Google Pixel 10 Pro XL tende a scaldarsi e a perdere colpi abbastanza in fretta
Negli stress test, Google Pixel 10 Pro XL tende a scaldarsi e a perdere colpi abbastanza in fretta

Esperienza d’uso

Non servirebbe ribadirlo visto il nome, ma Google Pixel 10 Pro XL è uno smartphone dalle dimensioni generose che certamente non è adatto a chi cerca un dispositivo da infilare comodamente nelle tasche dei jeans. La distribuzione dei pesi è gestita con perizia, ma in mano i 232 grammi si sentono tutti.

L'IA è come sempre in primo piano su Google Pixel 10 Pro XL
L'IA è come sempre in primo piano su Google Pixel 10 Pro XL

La nuova superficie magnetica PixelSnap apre la strada a tutta una serie di accessori che sarà possibile agganciare alla cover posteriore, dalle semplici cover a stand e supporti vari fino a porta tessere e via discorrendo. Per ora quelli annunciati ufficialmente da Google sono solo una manciata, ma non mancheranno certamente proposte di terze parti, senza contare che molti degli accessori certificati MagSafe per iPhone funzionano anche sui Pixel di ultima generazione.

Dal punto di vista strettamente telefonico tutto gira liscio come l'olio, con una ricezione sempre ottima e un audio del tutto soddisfacente sia in capsula auricolare sia in vivavoce.
Per quanto riguarda i sensori biometrici, la situazione non cambia rispetto alla serie precedente: si può dunque contare su un validissimo lettore per le impronte digitali di tipo ultrasonico incastonato sotto lo schermo e su un riconoscimento del volto 2D che tuttavia può fregiarsi dell'apporto dell'IA e del chip di sicurezza per aumentarne l'affidabilità.
Fa il suo ritorno anche il termometro alloggiato al fianco del modulo fotocamere posteriore, come di consueto indicato solo per misurare la temperatura degli oggetti e non degli esseri viventi.

Google Pixel 10 Pro XL monta Android 16 con il nuovo design Material 3 Expressive
Google Pixel 10 Pro XL monta Android 16 con il nuovo design Material 3 Expressive

Lato software, Google Pixel 10 Pro XL fa debuttare Android 16 con il nuovo linguaggio di design Material 3 Espressive, che porta nuove animazioni e interazioni degli elementi su schermo e una generale rivisitazione di colori, icone, menù e via discorrendo, per quella che è a tutti gli effetti una bella rinfrescata all'interfaccia utente. Non tutto funziona ancora alla perfezione (nel corso del nostro test abbiamo notato qualche bug e diversi elementi ancora legati al vecchio stile), ma sicuramente i prossimi aggiornamenti correggeranno il tiro di quella che comunque sembra una traiettoria molto convincente.

Ovviamente l'intelligenza artificiale la fa da padrone, al di là del comparto fotografico di cui abbiamo già parlato: i passi in avanti di Gemini rispetto alla scorsa generazione sono sotto gli occhi di tutti, con la funzione Live che consente di avere un dialogo vocale con l'IA e di integrare in maniera estremamente naturale foto e video.

Gemini Live in azione su Google Pixel 10 Pro XL
Gemini Live in azione su Google Pixel 10 Pro XL

Purtroppo, però, in Italia molte delle funzioni esclusive di Pixel non sono al momento disponibili, vuoi per le comprensibili lungaggini legate alle localizzazioni, vuoi per conflittualità con le normative europee: sta di fatto che, mentre Gemini si può sostanzialmente usare su qualunque dispositivo, quelli che dovrebbero essere molti dei selling point di Google Pixel 10 Pro XL nel nostro mercato, attualmente non esistono. Una parziale consolazione si può trovare in un anno di abbonamento gratuito a Google One AI e Gemini Pro riservati a chi acquista un nuovo modello e nei 7 anni di aggiornamenti software garantiti, che ad ogni modo non mettono al riparo dalle esclusive che sicuramente Google non mancherà di attribuire ai Pixel 11 del prossimo anno.

Conclusioni

Prezzo 1299 € / 1689 €

Multiplayer.it

8.0

Non si può certo dire che Google Pixel 10 Pro XL rappresenti una svolta epocale per la serie: le differenze rispetto al predecessore sono minime e il tanto agognato cambio di processore non ha avuto l'effetto dirompente che qualcuno sperava. Sul nostro mercato poi, non sono ancora disponibili gran parte delle feature esclusive annunciate da Google, rendendo un eventuale upgrade da Pixel 9 poco giustificabile al momento, al netto di offerte speciali o trade-in particolarmente convenienti. Google Pixel 10 Pro XL rimane uno smartphone affascinante per tanti motivi, che probabilmente trarrà grande giovamento dagli aggiornamenti che arriveranno nei mesi a venire, ma è anche condizionato da un prezzo di listino da flagship puro che inevitabilmente lo mette in cattiva luce in un confronto tecnico con i giganti del settore.

PRO

  • Design ormai iconico con in più la superficie magnetica
  • Notevole potenziamento dell'IA con funzionamento in locale
  • Diversi miglioramenti software al comparto fotografico
  • Display sempre eccellente e ancora più luminoso

CONTRO

  • Tecnicamente cambia molto poco da Pixel 9 Pro XL
  • Prestazioni assolutamente non da flagship con una GPU che è un'incognita
  • Moltissime feature IA esclusive di Pixel 10 al momento non disponibili in Italia
  • Prezzi di listino davvero elevati