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Google Pixel Watch 3, la recensione di uno smartwatch Android finalmente maturo

In questa recensione di Google Pixel Watch 3 andiamo a vedere come l'azienda sia riuscita, tramite piccoli e mirati upgrade, a realizzare il proprio miglior smartwatch.

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   19/09/2024
Google Pixel Watch 3 è l'ultimo nato nella gamma di smartwatch Google
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Lo scorso anno, Google Pixel Watch 2 faceva debuttare sul mercato italiano l'interpretazione del colosso di Mountain View del concetto di smartwatch Android, con l'obiettivo - non troppo nascosto - di rappresentare un punto di riferimento premium per il segmento.
Un traguardo molto ambizioso che non si può dire sia stato pienamente raggiunto da un dispositivo che costringeva a qualche compromesso di troppo per il prezzo a cui veniva proposto.
In questa recensione di Google Pixel Watch 3 cercheremo dunque di scoprire se la grande G sia riuscita a limare le imperfezioni del predecessore per portare sul mercato un prodotto più maturo.

Che Google non abbia alcuna intenzione di mollare la presa si intuisce già dalla decisione di distribuire quattro diversi formati, un notevole salto in avanti rispetto all'unica versione acquistabile di Google Pixel Watch 2: troviamo dunque la convenzionale misura da 41 mm a 399€ per il modello Bluetooth/Wi-Fi e 499 Euro per il cellular 4G LTE, mentre per avere il quadrante da 45 mm servono rispettivamente 449 o 549€ a seconda della tipologia.

Caratteristiche tecniche del Google Pixel Watch 3

Non è certamente sotto il profilo tecnico che emergono le principali differenze tra Google Pixel Watch 3 e il suo predecessore, con il nuovo nato di casa Google che sceglie di non discostarsi troppo dall'offerta hardware del modello uscito nell'ottobre del 2023. Una decisione non contestabile a priori, considerando come il mercato degli smartwatch non sia tradizionalmente un territorio di corsa all'upgrade.

Il retro di Google Pixel Watch 3 ospita la maggior parte dei sensori
Il retro di Google Pixel Watch 3 ospita la maggior parte dei sensori

Il processore è dunque un Qualcomm Snapdragon SW5100 che segna solo un piccolo passo in avanti, mentre il coprocessore Cortex M33 è rimasto lo stesso dello scorso anno. Identica la dotazione di memoria, con 2 GB di SDRAM che si affiancano a uno spazio di archiviazione di 32 GB di tipo eMMC.

Dal punto di vista della connettività, Wi-Fi e Bluetooth si aggiornano rispettivamente alle versioni 6 e 5.3, e ovviamente fanno il loro ritorno GPS e NFC. Importante segnalare come stavolta Google Pixel Watch 3 sia acquistabile anche in versione LTE, potendo dunque gestire telefonia e dati in autonomia tramite eSIM. Sempre in ambito novità troviamo l'integrazione della tecnologia ultrawideband, a colmare un'altra piccola lacuna che affliggeva il precedente modello.

Non si scorgono invece particolari new entry sul fronte dei sensori, dato che non si sentiva il bisogno di rimpolpare una lista già molto completa e che comprende un rilevatore ottico del battito cardiaco a multi propagazione, un sensore per il monitoraggio della saturazione dell'ossigeno e uno per l'elettrocardiogramma, oltre a quello per la conduttanza cutanea (cEDA) utile per rilevare situazioni di stress.

Gli accessori di Google Pixel Watch 3 sono sempre i soliti, ovvero la base di ricarica e un cinturino extra
Gli accessori di Google Pixel Watch 3 sono sempre i soliti, ovvero la base di ricarica e un cinturino extra

La tradizione viene mantenuta anche per ciò che concerne gli accessori presenti nella confezione, rappresentati da un cinturino più grande di quello standard e un cavo di alimentazione USB-C con una base dotata di pin magnetici che si agganciano alla scocca dell'orologio quando viene messo in carica.

Come accaduto a tutti i membri della famiglia usciti finora, anche Google Pixel Watch 3 è compatibile esclusivamente con smartphone Android dotati di sistema operativo versione 10.0 o successiva.

Scheda tecnica Google Pixel Watch 3

  • Diametro quadrante: 41/45 mm
  • Peso: 31/37 grammi
  • Display:
    • AMOLED da 1.2"/1.4"
    • Risoluzione 408 x 408/456 x 456
    • Luminosità di picco 1000 nit
  • SoC: Qualcomm Snapdragon SW5100
  • RAM: 2 GB
  • Storage: 32 GB
  • Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6
  • Bluetooth: 5.3
  • Resistenza agli elementi: Certificazione IP68, 5 ATM
  • Sensori: Bussola, altimetro, sensori rossi e infrarossi per il monitoraggio della saturazione ossigeno (SpO2), sensori elettrici multiuso compatibili con app ECG, sensore ottico di rilevazione del battito cardiaco a multi-propagazione, accelerometro a 3 assi, giroscopio, luce ambientale, sensore elettrico per misurare la conduttanza cutanea (cEDA) per il monitoraggio della risposta del corpo, sensore di temperatura cutanea, barometro, magnetometro
  • Colori:
    • Cassa in alluminio nero opaco, cinturino sportivo nero ossidiana
    • Cassa in alluminio argento lucido, cinturino sportivo rosa quarzo
    • Cassa in alluminio argento lucido, cinturino sportivo grigio creta
    • Cassa in alluminio oro champagne, cinturino sportivo grigio verde
  • Batteria: 307/420 mAh
  • Prezzo:
    • 41 mm Bluetooth/Wi-Fi | 399 €
    • 41 mm 4G LTE + Bluetooth/Wi-Fi | 499 €
    • 45 mm Bluetooth/Wi-Fi | 449 €
    • 45 mm 4G LTE + Bluetooth/Wi-Fi | 549 €

Design

Come abbiamo accennato in apertura, una grossa novità di Google Pixel Watch 3 è il fatto di essere distribuito in due misure, ovvero la classica da 41 mm e una più grande da 45 mm: gli appelli della community non sono rimasti dunque inascoltati, per buona pace di chi ha un polso particolarmente robusto o semplicemente di chi cerca uno smartwatch dallo schermo più generoso e leggibile. Il modello da 45 mm vanta ovviamente un peso superiore pari a 37 grammi, mentre quello da 41 mm conferma i 31 grammi già registrati dal predecessore.

Abbiamo ricevuto in prova la versione 41 mm di Google Pixel Watch 3, ma è disponibile anche un modello da 45 mm
Abbiamo ricevuto in prova la versione 41 mm di Google Pixel Watch 3, ma è disponibile anche un modello da 45 mm

In termini strettamente di design, tuttavia, le differenze rispetto alla scorsa generazione sono pressoché nulle, una condizione necessaria per mantenere il look molto riconoscibile del dispositivo. Diamo dunque il bentornato a una cassa circolare che ospita sul lato destro il tasto multifunzione e la corona laterale, entrambi invariati per funzionalità e feeling al tatto.

Il quadrante gode anche stavolta della certificazione IP68 contro le infiltrazioni di acqua e polvere e ha una resistenza di 5 ATM, quindi con Google Pixel Watch 3 bagni e docce non costituiscono il minimo problema.
Si poteva invece migliorare il sistema di aggancio del cinturino (sempre in silicone morbido quello incluso nella confezione), rimasto anch'esso inalterato e che appare nuovamente più cervellotico di quanto dovrebbe essere.

La musica non cambia nemmeno per quel che riguarda i materiali utilizzati, con Gorilla Glass 5 a proteggere il display e alluminio riciclato per il rivestimento del telaio.
Quattro le colorazioni previste relative a cassa e cinturino, ovvero nero opaco/nero ossidiana, argento lucido/rosa quarzo, argento lucido/grigio creta e oro champagne/grigio verde.

Display

Avendo ereditato praticamente lo stesso schermo del precedente modello, Google Pixel Watch 2 lo scorso anno non aveva impressionato in questo ambito: l'azienda di Mountain View si è dunque messa giustamente al lavoro per recuperare terreno, e i risultati si vedono considerando come Google Pixel Watch 3 sfoggi un display migliorato sotto tutti gli aspetti.

Il display di Google Pixel Watch 3 ha subito delle notevoli migliorie
Il display di Google Pixel Watch 3 ha subito delle notevoli migliorie

Troviamo dunque un touchscreen AMOLED da 1.2 pollici e risoluzione 408 x 408 nella versione da 41 mm, mentre per quella da 45 mm i valori salgono rispettivamente a 1.4" e 456 x 456.
Salta immediatamente all'occhio come Google sia riuscita a ridurre i bordi del 16%, garantendo dunque una maggiore area di visualizzazione e risolvendo uno dei più grandi limiti estetici del predecessore, ovvero le cornici eccessivamente spesse.

Note decisamente liete anche sul fronte della luminosità che addirittura raddoppia, passando dai 1000 nits di Google Pixel Watch 2 ai 2000 nits di picco attuali, rendendo lo schermo del dispositivo perfettamente leggibile in qualunque condizione; interessante anche sottolineare come il valore minimo sia di appena 1 nit, un fattore utile sia in ottica di risparmio energetico sia per tutti quei casi in cui non si vuole dare troppo nell'occhio in un ambiente buio.

Molto modulabile è anche la frequenza di aggiornamento che arriva a un massimo di 60 Hz ma che, grazie alla nuova tecnologia LTPO del display, può scendere fino a un 1 Hz in stand by, fornendo anche in questo caso un bell'assist alla durata della batteria.

Batteria

Il modello dello scorso anno aveva messo una bella pezza ai problemi di autonomia del primo esponente della serie, quindi non stupisce notare come Google Pixel Watch 3 prenda le mosse proprio da quanto fatto dal suo diretto predecessore: lo smartwatch monta dunque una batteria da 307 mAh nella versione da 41 mm e da 420 mAh in quella da 45 mm.
I dati ufficiali di Google parlano della stessa autonomia per entrambi i modelli, ma non è da escludersi che la batteria più capiente possa portare qualche beneficio: nella nostra esperienza con il sample da 41 mm che abbiamo ricevuto per la recensione, le 24 ore dichiarate (che diventano 36 in modalità risparmio energetico) sono apparse assolutamente compatibili con un utilizzo standard.

Molto cambia in base all'utilizzo, ma la batteria di Google Pixel Watch 3 richiede almeno una ricarica quotidiana
Molto cambia in base all'utilizzo, ma la batteria di Google Pixel Watch 3 richiede almeno una ricarica quotidiana

Come sempre quando si parla di smartwatch, il tracking di attività fisiche è il fattore che incide di più sull'autonomia, quindi chi pratica intensamente attività sportive potrebbe avere la necessità di ricorrere al caricabatterie prima del tempo: fortunatamente la velocità di ricarica di Google Pixel Watch 3 è migliorata del 20% rispetto alla precedente versione, e per riempire completamente il serbatoio ci vuole un'ora, a patto di possedere un adattatore da almeno 30 W. Con tali tempistiche, è evidente che anche chi volesse indossare il dispositivo di notte per il monitoraggio del sonno non dovrebbe avere grossi problemi a ritagliarsi lo spazio sufficiente per una ricarica.

Esperienza d’uso

Il software alla base di Google Pixel Watch 3 è ovviamente Wear OS 5.0, che offre la consueta integrazione con tutti i servizi Google (Assistente, Maps, Calendar, Wallet e via discorrendo) e che può essere ampliato con app di terze parti scaricabili dallo store.

È ovviamente possibile modificare e personalizzare le watchface di Google Pixel Watch 3
È ovviamente possibile modificare e personalizzare le watchface di Google Pixel Watch 3

Non ci sono novità sostanziali nell'interfaccia, che è rimasta praticamente la stessa dello scorso anno, e anche le interazioni con il dispositivo sono quelle consuete: scorrendo di lato sul touchscreen si visualizzano i widget, con uno swipe verso l'alto si apre la lista delle notifiche mentre con uno verso il basso si richiamano le funzionalità rapide. Agendo sulla corona si richiama l'elenco completo delle app o si torna alla home page quando ci si trova su una schermata secondaria; un tap del tasto laterale dà accesso alle app recenti, con una pressione prolungata che invece serve ad attivare l'assistente vocale.

Ai più attenti non sarà sfuggito che non abbiamo parlato di intelligenza artificiale, considerando come attualmente Google Pixel Watch 3 non preveda il supporto a Gemini.

Fanno poi il loro ritorno tutte le funzioni di sicurezza già introdotte da Google Pixel Watch 2 quali il timer che alla scadenza manda la propria posizione ai contatti selezionati, il rilevamento di cadute e la condivisione di emergenza.

Nonostante sia ovviamente compatibile con tutti gli smartphone Android, Google Pixel Watch 3 mostra una sinergia più stretta con gli smartphone Pixel, consentendo ad esempio di controllarne la fotocamera e di registrare note vocali che possono essere successivamente convertite in testo.
Se si possiede una Nest Cam, inoltre, tramite l'app Google Home è possibile ricevere notifiche e vedere il feed della videocamera direttamente dal display dell'orologio.

Gli aggiornamenti di Fitbit rendono Google Pixel Watch 3 un partner ancora più affidabile per l'attività fisica
Gli aggiornamenti di Fitbit rendono Google Pixel Watch 3 un partner ancora più affidabile per l'attività fisica

Per quel che riguarda il fitness, Google Pixel Watch 3 continua chiaramente ad appoggiarsi all'azienda di proprietà Fitbit, e collegando il proprio account Google si possono ottenere 6 mesi di accesso gratuito al pacchetto Premium che annovera metriche più dettagliate, consigli e piani personalizzati e così via.
Le feature comprese nella versione base dell'app sono comunque molto più che sufficienti per soddisfare le esigenze di un utente mediamente sportivo: i dati raccolti sono tanti e sempre precisi, ed è possibile anche impostare sessioni di attività fisica con intervalli e obiettivi ritagliati su misura in base alle proprie esigenze.
Google Pixel Watch 3 è prodigo anche di resoconti giornalieri che riassumono tra le altre cose il carico e l'obiettivo cardio e un punteggio di prontezza che può aiutare a capire quando è il caso di dedicarsi all'allenamento o se è meglio riposarsi.
A tal proposito non manca ovviamente la rilevazione del sonno molto completa, con tutta la solita raccolta di dati relativi alle fasi, al battito cardiaco, alle variazioni nell'attività respiratoria e nell'ossigenazione del sangue e via discorrendo.

Conclusioni

Prezzo 399 € / 549 €

Multiplayer.it

8.5

Google Pixel Watch 3 segue da vicino l'ottimo lavoro svolto dal predecessore e lo migliora sotto diversi aspetti: il processore è aggiornato, le cornici del quadrante sono state ridotte, il display ha subito un notevole upgrade e Fitbit è ancora più completo per ciò che concerne il fitness e la rilevazione del sonno. In più, lo smartwatch si presenta stavolta sul mercato con una variante LTE e con un tanto agognato modello da 45 mm. Insomma, tutti segnali che parlano di un prodotto assolutamente maturo, sempre più vicino a rappresentare un golden standard in ambito Android perlomeno per la fascia alta, visti i prezzi non proprio economici.

PRO

  • Display migliorato e cornici più sottili
  • Software integrato, sensori precisi e Fitbit sempre più completo
  • Due misure tra cui scegliere più la variante LTE

CONTRO

  • Il prezzo è piuttosto elevato
  • Fa strano l'assenza di Gemini
  • L'autonomia non è spettacolare