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Hello Neighbor 2: la recensione del ritorno del misterioso vicino

Dopo il successo riscosso con il primo capitolo, Dynamic Pixels ed Eerie Guest Studios intraprendono la via del sequel: ecco la recensione di Hello Neighbor 2.

Hello Neighbor 2: la recensione del ritorno del misterioso vicino
RECENSIONE di Virginia Paravani   —   08/01/2023

Inizialmente Hello Neighbor doveva essere un titolo unico, ma dopo il successo riscontrato con circa 2 milioni di copie vendute, a Dynamic Pixels ed Eerie Guest Studios è scattata l'idea di crearne un seguito. Il primo capitolo era molto acerbo, ma l'idea alla base era interessante, tanto da divenire anche un contenuto divertente per streamer e content creator.

L'annuncio di Hello Neighbor 2 ha dunque suscitato molta curiosità su come si potessero evolvere sia la storia che le meccaniche di gioco. Seppur la trama si sia arricchita grazie a fumetti e romanzi al di fuori dello schermo, il misterioso vicino ha continuato a celare i suoi segreti.

In questo modo abbiamo avuto l'opportunità di scoprire qualcosa in più sul Signor Peterson e siamo tornati ad intrufolarci in appartamenti alla ricerca della verità. Nella nostra recensione di Hello Neighbor 2 vi parleremo delle nostre fughe e delle nostre scoperte, ma soprattutto di quanto il Signor Peterson non sia stato il nostro unico problema.

Le vecchie abitudini non muoiono mai

Quentin ritorna ad indagare sulla vita del vicino in Hello Neighbor 2
Quentin ritorna ad indagare sulla vita del vicino in Hello Neighbor 2

Trattandosi di un seguito con un piccolo balzo temporale rispetto al primo capitolo, Hello Neighbor 2 mantiene la struttura generale del gioco invariata. Nei panni del giornalista Quentin siamo tornati a caccia di notizie sulle misteriose scomparse di bambini nella cittadina di Raven Brooks e indovinate con quale obiettivo? Esatto, scoprire i segreti del nostro "amico" Signor Peterson.

Possiamo affermare che l'astio nei nostri confronti non si è placato come la nostra voglia nel voler entrare di soppiatto nella sua proprietà: questi due fattori, stranamente, continuano a non rendercelo per niente amichevole, pronto a stanarci e a cacciarci dalla sua proprietà. Ma la sete di verità è implacabile ed anche a costo di essere sbattuti fuori ripetutamente il mistero deve essere svelato.

Le dinamiche stealth rimangono intatte come nel primo videogioco e tutto il gameplay verte sull'intrufolarsi negli appartamenti alla ricerca di indizi in grado di spiegare il mistero che aleggia su questa inquietante cittadina. Dopo un breve filmato introduttivo ed un brusco incontro con il vicino ha inizio Hello Neighbor 2, introducendoci alle meccaniche con un piccolo enigma ambientale, uno dei tanti presenti e che ne caratterizzano il gameplay.

Il mistero di Raven Brooks

In Hello Neighbor 2 non siamo gli unici ad indagare sul Signor Peterson
In Hello Neighbor 2 non siamo gli unici ad indagare sul Signor Peterson

La nostra avventura inizia esattamente come l'avevamo lasciata ed il primo obiettivo è la casa del Signor Peterson stavolta presidiata da un poliziotto, teoricamente intento a pattugliare la zona messa sotto sequestro dopo le segnalazioni ricevute per attività sospette. I primi enigmi sono piuttosto basilari e mostrano dei discreti miglioramenti rispetto all'illogicità riscontrata nel primo capitolo.

In Hello Neighbor 2 con un minimo di esplorazione e attenzione ai dettagli non siamo mai incappati in puzzle difficili da risolvere, finalmente di facile comprensione lasciando come unica difficoltà il cercare di non venire scoperti. Per rendere il tutto più fruibile gli oggetti con cui si può interagire sono ridotti all'osso e sono esclusivamente quelli necessari per progredire nella missione o per catturare l'attenzione del nemico di turno come le sveglie disseminate per le stanze. Niente più sedie da tirare contro l'iracondo Signor Peterson nel tentativo di bloccarlo, stavolta abbiamo dovuto fare affidamento solo sul giusto tempismo nel nascondersi.

Come nel primo Hello Neighbor, Quentin può contare sulla propria borsa con utensili come le forbici e il piede di porco per poter interagire con porte sbarrate e ragnatele. All'arsenale da investigatore in questo secondo capitolo si aggiunge la telecamera drone, un'idea interessante ma che non trova una vera utilità nelle dinamiche di gioco.

Seppur ideale per monitorare gli spostamenti del proprietario della casa in cui ci stiamo intrufolando, molto spesso risulta decisamente più pratico ed immediato affidarsi alla tattica "mordi e fuggi", nascondendoci ad intervalli regolari una volta appresa la ronda compiuta dai personaggi.

Una cittadina piena di segreti

Il vicino non è più il nostro unico obiettivo ed in Hello Neighbor 2 abbiamo fatto visita ad altri strambi personaggi
Il vicino non è più il nostro unico obiettivo ed in Hello Neighbor 2 abbiamo fatto visita ad altri strambi personaggi

Hello Neighbor 2 non solo implementa delle piccole novità, ma è anche più longevo rispetto al predecessore, nonostante portarlo a termine vi richiederà circa 3 ore. L'espediente per prolungare la durata risiede nell'esplorare più case e edifici a quanto pare appartenenti a persone coinvolte nel mistero della sparizione dei bambini da Raven Brooks.

Seppur l'esplorazione del quartiere sia piuttosto libera, gli appartamenti da esplorare si sbloccano solo seguendo una rigida progressione imposta dal gioco. Dopo aver risolto tutti gli enigmi all'interno dell'abitazione del Signor Peterson scopriremo che per arrivare alla soluzione di questa trama dobbiamo far visita al nostro vicino, adesso accampato nel museo in decadenza della cittadina.

Dopo la prima incursione ha inizio la vera progressione del gioco, preceduta da un flashback che cerca di svelare alcuni segreti su questa criptica storia. Al risveglio ci ritroviamo sempre all'interno del quartier generale di Quentin e le tante telecamere puntate su Raven Brooks ci indicano a quale personaggio dovremo far visita prima di tentare nuovamente di irrompere all'interno del museo.

I nostri obiettivi sono tre: la pasticcera, l'anziano signore che vive in periferia e il sindaco. In ogni casa vi è un oggetto fondamentale per poter proseguire all'interno del museo. Gli enigmi si faranno leggermente più articolati proseguendo nel gioco, fino ad arrivare a quelli presenti nella lussuosa villa del primo cittadino che richiederanno molteplici oggetti per poter sbloccare i meccanismi presenti al suo interno.

Nuovi vicini, stessi problemi

Oltre ad un'IA non proprio intelligente anche gli enigmi presenti in Hello Neighbor 2 non si sono dimostrati ben congeniati
Oltre ad un'IA non proprio intelligente anche gli enigmi presenti in Hello Neighbor 2 non si sono dimostrati ben congeniati

Hello Neighbor 2 è stato annunciato con alcune importanti promesse da parte degli sviluppatori, ovvero un'IA capace di studiare i nostri comportamenti in gioco e in grado di metterci a dura prova. Purtroppo, queste parole sono state disattese e i problemi dell'intelligenza artificiale che hanno afflitto il primo capitolo si ripresentano prepotentemente anche nel seguito.

L'IA non sembra aver ricevuto particolari miglioramenti e rende l'esperienza in alcuni momenti piuttosto frustrante, soprattutto nelle fasi finali del gioco. All'interno del museo dove si è rintanato il vicino, ad esempio, ci sono delle sezioni con il pavimento che scricchiola, inevitabili in alcuni frangenti, che richiameranno immediatamente l'attenzione del Signor Peterson anche se si trova molto lontano.

Il non aver scelta di percorso, dovuta anche ad un ambiente di gioco ristretto, rende alcune porzioni di gioco inutilmente poco divertenti, costringendoci semplicemente a scappare per riprovare nuovamente. Anche nel caso in cui veniamo scoperti non c'è una vera e propria penalità; Quentin viene sbattuto fuori e dovremo iniziare nuovamente l'esplorazione con un checkpoint piuttosto ravvicinato e mantenendo nella maggior parte dei casi gli oggetti raccolti poco prima.

Upgrade grafico

Hello Neighbor 2, seppur afflitto da problemi tecnici, ha subito un grazioso upgrade grafico
Hello Neighbor 2, seppur afflitto da problemi tecnici, ha subito un grazioso upgrade grafico

Quel che però si può notare dall'avvio del gioco è l'importante miglioramento grafico che Hello Neighbor 2 ha ricevuto. Lo stile artistico cartoonesco riesce a conferire al prodotto un aspetto moderno e il lavoro compiuto sull'illuminazione rende il mondo di gioco vivace. Il quartiere di Raven Brooks, seppur non molto esteso, è ricco di dettagli ma le abitazioni visitabili sono solo quelle utili alla progressione dell'avventura.

Gli interni delle case, invece, sono piuttosto blandi e con asset ripetuti, i quali non spiccano per originalità. In alcune strutture è anche possibile scorgere finestre non perfettamente allineate il che ci ha creato alcuni problemi ad oltrepassarle. Tutto ciò è accompagnato da una poca rifinitura anche nelle hitbox, rimanendo più spesso di quanto pensassimo incastrati tra oggetti durante i nostri tentativi di fuga.

La sensazione generale è la stessa provata con il primo Hello Neighbor: una buona idea di gameplay ma con una realizzazione tecnica che lascia a desiderare. La grafica e la qualità dei filmati di intermezzo rimangono solo un piccolo aspetto ben riuscito che si scontra con troppi particolari non curati, facendoci pensare ad un gioco confezionato un po' troppo frettolosamente.

Conclusioni

Versione testata Xbox Series X
Digital Delivery Xbox Store
Multiplayer.it
5.0
Lettori (16)
7.4
Il tuo voto

Se alcune sbavature o mancanze potevano essere perdonate nel primo capitolo, in Hello Neighbor 2 tali lacune non possono che pesare sul giudizio complessivo. Il secondo episodio si era presentato al grande pubblico con importanti promesse che purtroppo non trovano riscontro nella versione finale. In più, speravamo in un lieto fine al mistero di Raven Brooks ma gli sviluppatori, forse, porteranno a compimento questa trama in un ulteriore gioco, lasciando appesa ancora una volta la risoluzione di questo mistero.

PRO

  • Una nuova veste grafica
  • Una trama più complessa

CONTRO

  • La durata complessiva del gioco è di poco meno 3 ore
  • Problemi tecnici evidenti
  • IA poco intelligente
  • Poco stealth, per niente horror