Tra i protagonisti dell'evento California Streaming che si è tenuto il 14 settembre scorso, iPad mini 6 non ha generato lo stesso clamore dei nuovi modelli di iPhone 13, ma è stato sicuramente una delle sorprese più gradite della presentazione, un po' perché il suo annuncio non era così scontato, ma soprattutto per via delle caratteristiche che lo differenziano notevolmente sia dalla precedente versione, sia dagli altri membri della famiglia iPad. D'altra parte erano ben due anni e mezzo che Apple non aggiornava il suo tablet più piccolo, mentre ne erano passati addirittura tre e mezzo tra la quarta e la quinta generazione.
Sta di fatto che, finalmente, iPad Mini 6 è arrivato: contraddistinto da un design compatto che si allinea allo stile di iPad Air e iPad Pro e da una scheda tecnica che lascia davvero poco spazio ai compromessi, iPad mini 6 si pone come una opzione interessante per chi ha bisogno di un tablet da poter portare sempre con sé per creare, studiare, lavorare e giocare, sebbene l'eventuale acquisto debba necessariamente passare attraverso alcune riflessioni. Andiamo a scoprire quali nella nostra recensione di iPad Mini 6.
Caratteristiche tecniche
Il cuore pulsante di iPad mini 6 è il processore A15 Bionic, lo stesso montato dall'ultima generazione di iPhone: si tratta di un SoC che conta su 6 core per la CPU e 5 core per la GPU, dimostrandosi dunque un partner scattante sia per il lavoro sia per il gaming. È abbastanza sorprendente in questo senso che Apple abbia scelto di montare la stessa versione dell'A15 Bionic degli iPhone 13 Pro, e non la versione "ridotta" degli iPhone 13 con un core in meno per la GPU: il risultato è che iPad Mini è al momento il tablet Apple più potente in catalogo subito dopo gli iPad Pro con il nuovo M1, grazie ad un chip che rappresenta allo stato attuale il meglio esista in ambito mobile. C'è tuttavia un piccolo compromesso relativo al leggero downclock che ha portato l'A15 a girare a 2.9 GHz anziché i 3.2 GHz degli smartphone, probabilmente col fine di aumentare l'autonomia della non enorme batteria.
Decisamente importante anche il Neural Engine da 16 core, deputato a gestire l'intelligenza artificiale e il machine learning grazie al quale iPad Mini può supportare le Apple Pencil di seconda generazione. Lato connettività c'è tutto ciò che serve, tra Wi-Fi 6, Bluetooth 5.0, chip NFC e supporto per le reti 5G nel caso dei modelli Cellular.
Lo spazio di archiviazione è invece di 64 o 256 GB, rigorosamente non espandibili come consuetudine dei prodotti Apple. iPad mini è disponibile in quattro versioni, diverse per taglio di memoria e per il supporto o meno delle reti mobile.
Scheda tecnica
- Processore: A15 Bionic
- Colorazioni: Grigio siderale, Rosa, Viola, Galassia
- Memoria: 64, 256 GB
- Dimensioni e peso: 195,4 x 134,8 x 6,3mm e 293 grammi
- Display: Liquid Retina da 8,3 pollici (2266 x 1488 pixel)
- Fotocamera:
Posteriore: grandangolo da 12 MP con apertura f/1.8
Frontale: ultra-grandangolare con Center Stage FOV 122° - Speaker: stereo
- Connettività: USB-C e 5G per il modello Cellular
- Sicurezza: Touch ID
- Prezzo e memoria:
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Design
Tra le note più liete di iPad Mini 6 c'è sicuramente quella relativa a un design che abbandona le soluzioni oramai datate del precedente modello per abbracciare uno stile più coerente con quello degli ultimi iPhone. Via libera dunque a linee squadrate, cornici ridotte e bordi piatti, che si uniscono a uno schermo più grande e a peso e dimensioni (195.4 x 134.8 x 6.3mm per 293 grammi), che si rivelano inferiori a quelle della scorsa generazione, con l'eccezione di uno spessore leggermente più pronunciato.
In realtà le cornici non sono sottilissime, ma il motivo è facilmente comprensibile: un tablet si impugna (solitamente) con entrambe le mani e in maniera differente rispetto a uno smartphone, motivo per cui deve esserci attorno allo schermo uno spazio necessario per favorire la presa delle dita senza rischiare di dare input indesiderati. iPad Mini 6 non sarà probabilmente abbastanza piccolo da poter essere utilizzato comodamente con una sola mano, ma si tratta comunque di uno dei tablet più "trasportabili" attualmente in circolazione, a tutto vantaggio di chi cerca un dispositivo da poter infilare più o meno ovunque.
Durante il nostro test ci siamo veramente goduti il form factor di iPad Mini: pur essendo compatto riesce quasi sempre a dimostrarsi adeguato a buona parte dei vari compiti svolti dai "fratelli maggiori", ma col vantaggio di essere meno impegnativo da maneggiare e, in ultima analisi, straordinariamente comodo.
L'assemblaggio è impeccabile come da tradizione Apple, che stavolta inoltre ha avuto un occhio di riguardo anche sul fronte della sostenibilità dei materiali, che provengono per buona parte da processi di riciclo: la scocca per esempio è composta da alluminio riciclato al 100%. Da segnalare anche la diversa posizione e funzionalità dei tasti, con i controlli del volume che ora si trovano nella parte superiore assieme al pulsante di accensione che integra il sensore di impronte digitali per il Touch ID, eliminando la necessità del vetusto tasto Home.
Una piccola chicca riguarda i tasti del volume che sono "intelligenti": qualsiasi sia l'orientamento del tablet, quello in alto sarà sempre quello che alza il volume. Sul lato destro si trova l'alloggiamento per la SIM e qui è anche possibile agganciare magneticamente e caricare una Apple Pencil di seconda generazione (venduta separatamente, ça va sans dire), mentre in basso ci sono i nuovi altoparlanti stereo e la porta USB-C che sostituisce l'oramai obsoleto connettore Ligthing e permette un uso più semplice degli accessori.
Gli iPad sono evidentemente il terreno in cui Apple sta iniziando a introdurre l'USB-C, che per forza di cose arriverà poi anche sugli iPhone per la felicità di praticamente tutti, Commissione Europea compresa. Quattro le colorazioni disponibili - grigio siderale, rosa, viola e galassia - che chi volesse può abbinare alle nuove cover Smart Folio realizzate per l'occasione nelle tinte lavanda inglese, arancione elettrico, ciliegia scuro, nero e bianco.
Display
Il pannello montato da iPad mini 6 è un Liquid Retina da 8,3" con risoluzione 2226x1488 e indice PPI di 326. Si tratta di un display molto buono, estremamente definito, con colori brillanti, immagini definite e adeguata luminosità che, con 500 nits di picco, garantisce una leggibilità ideale praticamente in ogni condizione. A questo proposito, da segnalare il supporto per la gamma cromatica P3 e la funzionalità True Tone, che regola i parametri dei colori a schermo sulla base di quanto rilevato dalla fotocamera anteriore nell'ambiente circostante. La frequenza di aggiornamento si ferma invece a 60 Hz, senza restituire dunque la stessa sensazione di fluidità di uno schermo a 120 Hz come quello di iPad Pro, ma la resa globale è comunque apprezzabile. Rimane però un neo considerata la scheda tecnica al top di tutto il resto.
Nel complesso siamo chiaramente lontani dalla qualità di un OLED, che però avrebbe inevitabilmente portato ad un ulteriore aumento del già importante prezzo. Le dimensioni ridotte dello schermo comunque lo rendono uno strumento adatto a una vasta serie di attività, ma lo scotto da pagare è evidentemente nel multitasking, con la suddivisione degli spazi che può rendere difficile leggere dei testi piccoli o effettuare selezioni di precisione. Il trattamento oleofobico e antiriflesso infine ci è apparso particolarmente efficace, rendendo il tablet perfettamente utilizzabile anche sotto la luce del sole.
Fotocamere
Il comparto fotografico è da sempre un elemento non fondamentale per un tablet, anche se le dimensioni contenute di un dispositivo come iPad mini 6 possono spingere verso uno sfruttamento più intensivo di questa feature.
Apple deve averci evidentemente ragionato sopra, perché le fotocamere di iPad mini 6 hanno in effetti una marcia in più rispetto a quelle di tanti altri competitor e di membri illustri della famiglia iPad. Il sensore posteriore è un 12MP con apertura f/1.8, zoom digitale 5x e capacità di registrare video fino a 4K a 60 FPS, mentre nel punch hole frontale incastonato nella cornice superiore trova spazio un 12MP con ottica ultragrandangolare a 122 gradi e apertura f/2.4, con video che possono arrivare a 1080p. Sia chiaro, non parliamo di un setup in grado di sostituire in resa ed efficacia gli scatti che è possibile realizzare con un qualsiasi smartphone di fascia media, ma entrambe le fotocamere si dimostrano affidabili quanto basta per restituire foto discrete, e soprattutto si comportano bene quando chiamate in causa da applicazioni che le sfruttano per realtà aumentata e affini.
La fotocamera frontale poi risulta perfettamente a proprio agio con le videochiamate e videoconferenze, con la ciliegina sulla torta costituita dal supporto alla tecnologia Center Stage che consente all'obiettivo di seguire il soggetto in caso di spostamenti e tenerlo sempre al centro dell'inquadratura. Tutti elementi che danno effettivamente un senso di modernità sotto questo punto di vista e che potrebbero rappresentare un plus per qualcuno.
Batteria
Apple non rivela mai le specifiche tecniche della batteria dei propri dispositivi, e iPad mini 6 non fa eccezione. Da Cupertino dichiarano un'autonomia di 10 ore circa con un utilizzo moderato che coinvolga prevalentemente navigazione web via Wi-Fi, una stima che dal nostro test risulta abbastanza verosimile, seppur forse un filo ottimistica.
Ci sono ovviamente tutta una serie di variabili che possono ridurre questi tempi, dall'utilizzo di reti mobile allo sfruttamento intensivo del multitasking o del disegno tramite Apple Pencil, per una durata della batteria che comunque non dovrebbe scendere sotto le 8 ore. Valori buoni ma non esaltanti, che si affiancano a tempi di ricarica anch'essi nella media: utilizzando il caricatore rapido da 20W incluso nella confezione si passa da 0 a 100 in circa un'ora e mezza. Sotto questo punto di vista ci tocca sottolineare nuovamente la ritrosia di Apple nell'implementare soluzioni a carica rapida, ormai standard dell'intera industria.
Assente poi la ricarica wireless, così come il supporto per gli accessori MagSafe.
Esperienza d'uso
Soprattutto se si arriva da una precedente versione dello stesso modello, l'impatto con l'esperienza d'uso di iPad mini 6 è estremamente positiva, frutto non solo della maturità e delle continue rifiniture di iPadOS ma anche e soprattutto grazie ad alcune feature ispirate da altri appartenenti alla grande famiglia Apple.
Lo spostamento in alto dei tasti per il controllo volume richiede qualche istante di adattamento ma è indubbiamente funzionale, così come l'abbandono del tasto Home e l'integrazione di Touch ID nel pulsante di accensione, con una rilevazione dell'impronta che si dimostra sempre rapida e precisa.
La minore incidenza delle cornici sulla superficie visibile è un altro bel punto a favore di iPad mini 6, che tuttavia come accennato in precedenza paga dazio quando si tratta di suddividere il display in più finestre per il multitasking: a costo di sembrare banali, vogliamo sottolineare come questo sia un modello decisamente più indicato a quel tipo di utenza che è solita utilizzare un'applicazione alla volta, mentre per un pubblico più esigente i vari iPad Pro o Air rimangono le soluzioni più performanti. D'altra parte la linea di iPad di Apple è forse anche fin troppo ampia e variegata, motivo per cui è possibile trovare con relativa facilità il tablet più vicino alle proprie esigenze.
Se con tutti gli altri iPad le dimensioni dello schermo sono piuttosto generose e quindi la discriminante è legata fondamentalmente alla scheda tecnica, iPad mini rappresenta un unicum: un dispositivo senza dubbio con dei limiti ma anche con pregi straordinari (leggere i fumetti è uno spettacolo, provare per credere) e sostenuto da un hardware davvero notevolissimo. In ottica produttività dispiace un po' per l'assenza di una versione apposita della Magic Keyboard, disponibile invece per gli iPad Air e Pro: chi è interessato a questo tipo di periferiche dovrà necessariamente fare uso di una meno elegante tastiera bluetooth o confidare in qualche produttore terze parti.
Streaming video
Considerate le sue dimensioni compatte, è naturale pensare ad iPad mini 6 come un compagno ideale per chi volesse godersi film e serie in mobilità, e il rapporto quasi cinematografico dello schermo è un ulteriore indizio in tal senso.
In effetti il dispositivo Apple si comporta egregiamente anche nella gestione dei contenuti video in streaming su piattaforme come Netflix, Prime Video e Disney+ (supportando anche HDR10 e Dolby Vision), e se da un lato non ci si può aspettare la definizione e la profondità dei neri tipica dei pannelli OLED più pregiati, dall'altro ci si può godere un ottimo impianto audio, con i due altoparlanti stereo che garantiscono qualità e potenza notevoli e il supporto al formato Dolby Atmos. Le applicazioni dei vari servizi sono ovviamente già state adattate allo schermo del tablet, motivo per cui si utilizzano senza alcun problema e con una reattività perfetta.
Videogiochi
Dicevamo in apertura che iPad mini 6 è probabilmente uno dei dispositivi più vicini al mondo del gaming mai prodotti da Cupertino. Una affinità dichiarata in maniera estremamente palese.
Apple non ha infatti mai nascosto di puntare molto su iPad mini 6 nelle vesti di una sorta di console portatile, forte di caratteristiche tecniche che gli consentono di far girare alla perfezione i videogiochi più complessi e di un formato che, essendo di fatto una via di mezzo tra uno smartphone e un tablet classico, risulta il compromesso ideale per il gioco in mobilità. L'utilizzo del SoC A15 con tutti i core della GPU sbloccati potrebbe sembrare quasi eccessivo considerando che iPad Mini 6 probabilmente non sarà comprato da chi ha come primissimo interesse l'uso di applicazioni altamente impegnative dal punto di vista prestazionale. Ma se guardato invece nell'ottica del gaming assume un valore differente e pienamente sensato, perché dà la prospettiva di un hardware su cui far girare praticamente tutto al massimo del dettaglio e con prestazioni ottimali.
Il nostro test con i titoli più in voga come Call of Duty Mobile, Genshin Impact, PUBG e Asphalt 9 ha messo in luce una resa impeccabile per fluidità e quantità di dettaglio (entrambi sempre ai valori massimi), ma anche una notevole godibilità dell'esperienza nel suo complesso, grazie a un display grande abbastanza da rendere più leggibile l'azione su schermo ma allo stesso tempo sufficientemente compatto da garantire la giusta ergonomia. Apple Arcade poi, col suo catalogo in continua espansione, trova in iPad Mini 6 un ambiente pressoché perfetto dove anche giochi pesanti come The Pathless e Oceanhorn 2 girano benissimo.
Accompagnato da un controller fisico infine, iPad Mini 6 può rivelarsi un partner più che valido per gli utenti di servizi in streaming come Xbox Cloud Gaming o Google Stadia, che possono contare su un dispositivo che garantisce ottime prestazioni, una resa visiva più che buona e soprattutto una portabilità spiccata, rendendo giustizia anche ai giochi che si esprimono meglio su uno schermo di dimensioni abbastanza grandi. Unico neo in questo quadro estremamente interessante per i videogiocatori è l'assenza dei 120 Hz sullo schermo, che avrebbe rappresentato la classica ciliegina sulla torta.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.5
Da sempre iPad Mini ha saputo dimostrarsi particolarmente attraente nella sua combinazione di versatilità e potenza in dimensioni ridotte, ma con iPad Mini 6, Apple ha voluto rilanciare con forza la linea prodotto con una revisione profonda, in grado di convincere con tante luci e poche ombre. Certamente l'area dello schermo porta con sé alcuni compromessi e limiti nell'uso di determinate applicazioni, ma nella maggior parte dei casi la grande maneggevolezza si fa apprezzare attraverso un'esperienza d'uso piacevole e appagante. Il design finalmente moderno e l'eccezionale potenza del SoC A15 Bionic sono garanzie del fatto che comprando iPad Mini 6 lo si potrà usare per parecchio tempo con soddisfazione. Se la portabilità è quindi una necessità primaria, iPad Mini 6 è una scelta consigliabile, versatile e a tratti entusiasmante, seppur costosa.
PRO
- Design finalmente moderno e convincente
- Hardware potentissimo grazie all'A15 Bionic
- Dimensioni compatte che sanno farsi apprezzare
- Presenza dell'USB-C
CONTRO
- Batteria solo discreta
- Schermo a 60 Hz
- Prezzo elevato