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Life is Strange 2: Episode One - Roads, la recensione del primo episodio della serie

Life is Strange è tornato con una nuova storia toccante e malinconica. Ecco la recensione del primo episodio della serie

RECENSIONE di Simone Pettine   —   27/09/2018

"A papà piacevano molto le stazioni di servizio. Ci fermavamo sempre durante i nostri viaggi. Diceva sempre che sono tutte uguali, sempre familiari, che è come essere un po' a casa. Ma io non mi sento affatto a casa". Quella che avete appena letto è una delle tante frasi del primo episodio di Life is Strange 2 che ci è rimasta impressa, perché tremendamente semplice, e al tempo stesso toccante e profonda: tutti aggettivi che caratterizzano perfettamente l'intera serie. Abbiamo vissuto le prime avventure di Sean e Daniel, eravamo con loro nell'episodio iniziale intitolato Life is Strange 2: Episode 1 - Roads. Nella nostra recensione cercheremo di farvi capire perché, pur non innovando nulla e avendo diverse carenze, il secondo viaggio dei ragazzi di Dontnod ha tutte le carte in regola per riconfermarsi, ancora una volta, semplicemente imperdibile. E state tranquilli: non ci sono spoiler, promesso.

La trama: si ricomincia da Seattle

Life is Strange 2 racconta la storia di due fratelli, Sean e Daniel, che uniti contro una serie di eventi più grandi di loro cercano di sorreggersi l'un l'altro, di sopportare il dolore, e di continuare la propria vita. Vi siete affezionati anche voi a Max e Chloe di Life is Strange, e poi anche a Rachel di Life is Strange: Before The Storm, non è vero? Purtroppo però dovrete lasciarle tutte quante indietro, preziosi ricordi di due videogiochi indimenticabili, perché Life is Strange 2 comincia anni dopo gli eventi delle serie precedenti e lontano da Arcadia Bay, a Seattle. Protagonisti più anonimi i ragazzi di Dontnod non potevano sceglierli: un ragazzetto del liceo ben lontano dal diventare adulto, e il fratellino di nove anni che gli sta sempre in mezzo ai piedi. Ma i due si vogliono bene e vivono una vita tranquilla nella loro città, finché accade qualcosa, e da quel momento in poi niente potrà più essere come prima.

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Nel corso delle loro prime avventure, Sean e Daniel dovranno cavarsela con la Strada: quella con la S maiuscola, quella di cui parlava tanto Jack Kerouac (l'avete letto "On the Road"?), un percorso che prima ancora di essere fisico è spirituale. Il vero viaggio avviene dentro i protagonisti e nei loro rapporti: non storcete il naso, non stiamo facendo i melodrammatici, è questa la filosofia dietro Life is Strange 2, almeno per il momento e almeno per buona parte di quanto abbiamo visto; tralasciandola vi perdereste la buona metà di quello che il videogioco vuole davvero offrirvi. Ancora una volta, Dontnod sa quali corde toccare, quali punti dei nostri sentimenti fanno più male. Per farla semplice: sa ciò che ci rende umani. È per questo motivo che, nonostante le serie precedenti abbiano affrontato i temi più disparati e profondi dell'adolescenza, Life is Strange 2 riesce ancora ad avere senso. A cos'altro si poteva pensare dopo l'intensità delle vicende di Max e Chloe, o di Chloe e Rachel? Probabilmente solo a quello che affronteranno Sean e Daniel, e se un dramma narrativo può ancora funzionare, sarà auspicabilmente il loro.

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Ma non pensate che sia tutto rose e fiori: benché il rapporto tra i fratelli e il tema della famiglia funzionino ancora alla grande, Life is Strange 2 deve sopportare un enorme macigno sulle proprie spalle. Questo è rappresentato dalla prima stagione e tutto ciò che della serie abbiamo già assaporato: inutile fare finta che il resto non sia mai esistito, e molto difficile è valutare Life is Strange 2 senza pensare al passato. I ricordi dolorosi e ciò che ci ha fatto emozionare sono le cose più difficili da allontanare, e i fantasmi dei vecchi protagonisti aleggiano ovunque: non aiuta una rapidissima citazione ad Arcadia Bay, non aiutano luoghi che tornano a sembrare familiari agli occhi attenti dei giocatori. Ma per questo ci sarà tempo: la vera avventura di Sean e Daniel deve ancora sbocciare per bene nei capitoli successivi.

Trofei PlayStation 4

La seconda stagione di Life is Strange 2 presenta un Trofeo di Platino scintillante su PlayStation 4 e PlayStation 4 Pro, ma per poterlo sbloccare bisognerà prima attendere la pubblicazione dei quattro episodi rimanenti. Ogni capitolo presenta dei collezionabili opzionali da raccogliere, e per ciascuno di essi è presente un trofeo: non abbiate paura di mancarli, è possibile ricaricare i singoli capitoli di gioco una volta terminato lo specifico episodio.

Questo gameplay l’ho già visto

Veniamo ad uno dei più grandi difetti di questo primo episodio di Life is Strange 2, che per molti dei giocatori non farà alcuna differenza, ma noi non possiamo non tenerne conto: il gameplay. Life is Strange 2 - Roads è un'avventura narrativa in cui, al pari delle serie precedenti, vedrete a schermo la storia dei personaggi, li accompagnerete emotivamente, ascolterete i loro discorsi, e ogni tanto (non sempre) sarete chiamati a intervenire. Nelle avventure narrative si interviene solitamente o premendo il tasto giusto al momento giusto in determinate situazioni, oppure rispondendo con una serie di frasi opzionali a determinate domande degli altri personaggi, e infine esplorando ambienti di gioco più o meno vasti esaminando gli elementi presenti. È questo che faceva il primo Life is Strange, è questo che ha fatto Life is Strange: Before The Storm, così come Captain Spirit.

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Ma attenzione: tutti contavano su un elemento subito riconoscibile, che rendeva il gameplay in un certo modo "unico". In Life is Strange Max riavvolgeva il tempo, in Before the Storm Chloe si esibiva spesso nelle sue "Gare di insulti", in Captain Spirit abbiamo almeno apprezzato il tentativo di simulare con la fantasia di un bambino i poteri del protagonista. In Life is Strange 2 non c'è niente di simile o di anche vagamente originale. Si continuano ad esplorare gli ambienti, che ci sono parsi forse un po' più grandi e rifiniti delle prime stagioni, e si continua a giostrare una conversazione rispondendo una delle frasi proposte dai narratori. Sean deve badare al fratello più piccolo, e di tanto in tanto l'interazione ambientale è arricchita da un "parlane con Daniel", "mostralo a Daniel", che vorrebbero arricchire il gameplay, senza di fatto riuscirci. E questo è quanto, nessuna sorpresa, nessuna nuova idea. Forse ne vedremo nei prossimi episodi, e se giocherete Life is Strange 2 - Roads capirete anche il motivo dei nostri sospetti dando un'occhiata alla scena dopo i titoli di coda, ma di questo parleremo in futuro.

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Bene invece per la presenza di "bivi narrativi" che sono diventati in realtà "scelte etiche", potenzialmente in grado di influenzare il più piccolo dei protagonisti: osservando il comportamento del fratello più grande, Daniel potrebbe potenzialmente sviluppare un carattere più o meno aggressivo. Anche questo andrà analizzato per bene negli episodi successivi, ma decisamente è una via più apprezzabile delle presunte scelte in grado di cambiare la narrazione stessa. Nonostante queste carenze su cui in futuro si potrà comunque lavorare, Life is Strange 2 vince ancora una volta sul campo di gioco preferito dai ragazzi di Dontnod: l'accuratezza nel ritrarre la psicologia degli esseri umani, il citazionismo alla cultura pop e geek, e la capacità di saper emozionare con piccole cose apparentemente insignificanti. Se insomma avete apprezzato le prime stagioni, perché mai dovreste perdervi Life is Strange 2?

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 7,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (21)
8.8
Il tuo voto

Life is Strange 2 - Roads è soltanto l'inizio di quella che potrebbe rivelarsi un'avventura dai risvolti e dalle tematiche molto più profonde di quelle di Max e Chloe, o comunque un viaggio dalla stessa elevatissima qualità. Potrebbe anche darsi che invece vada tutto ad annegare in un fiume di luoghi comuni e di trovate troppo sensazionalistiche (ancora una volta, date un'occhiata alla scena dopo i titoli di coda). Premesso questo, la qualità tecnica, grafica, artistica e (nella maggior parte dei casi) narrativa del primo episodio non si discute. Si poteva e doveva osare di più sul fronte del gameplay, ma dato lo storico di Dontnod abbiamo fiducia per il futuro di Life is Strange 2 ed è sorprendente come, dopo otto capitoli di una serie, continua a proporre temi per cui vale davvero la pena continuare a giocare.

PRO

  • I protagonisti sono ben caratterizzati
  • Si prospetta una nuova, grande avventura
  • Temi profondi, approccio delicato

CONTRO

  • Il gameplay non innova nulla
  • Il ritmo narrativo non è sempre ben dosato
  • Abbiamo incontrato qualche piccolo bug