Se avvertite un certo disagio quando a Natale qualcuno tira fuori il polveroso Monopoly da qualche antico scaffale, potrebbe essere per la consapevolezza sopita nel subconscio che questo pilastro internazionale dell'intrattenimento per la famiglia sia una sorta d'inno al capitalismo spregiudicato e alla speculazione edilizia. O forse semplicemente perché sapete già che verrete tartassati da dazi e gabelle dallo zio bancario che riesce sempre a conquistare regolarmente l'intero trust della ricchezza, tra via Roma e Parco della Vittoria.
Quest'anno però potreste sovvertire lo status quo e anche avere qualche chance di vincere (o semplicemente concludere una partita, cosa che rappresenterebbe già un bel traguardo) buttando tutto in caciara grazie a questa bizzarra reinterpretazione videoludica da parte di Ubisoft. Una rilettura che scopriamo nella recensione di Monopoly Madness.
Titolo scelto non a caso, perché questa è veramente una follia a base di Monopoly: se la presentazione può far pensare a una semplice traduzione in digitale del vecchio gioco da tavolo, con tanto di Tycoon con tuba ad accogliervi alla prima schermata, ben presto ci si accorge che il gioco è qualcosa di completamente diverso.
Di base, si tratta sempre di comprare proprietà e costruirci sopra in modo da incrementarne il valore, ma il modo in cui questo si svolge è completamente stravolto rispetto alla norma: qui non si tratta di stare tranquilli intorno a un tavolo, cercando di tenere quanto più possibile in ordine le mitiche banconote finte, dobbiamo invece lanciarci all'arrembaggio, affrontando gli avversari in maniera fisica e senza esclusione di colpi per raggiungere il dominio immobiliare sulle varie mappe presenti. Non è dunque una traduzione videoludica del Monopoly ma una reinterpretazione completa in chiave party game, che dopo un attimo di disorientamento può rivelarsi dannatamente coinvolgente.
Palazzinari scatenati
Può sembrare strano, vedendo un po' come si svolge l'azione, ma il nucleo centrale del gameplay si basa proprio sull'acquisto di terreni e sulla costruzione di case, con l'incremento di queste che determina un flusso di denaro sempre più sostanzioso. Il modo in cui si svolge l'acquisto e la gestione delle proprietà immobiliari è però piuttosto diverso da quello che ci si aspetterebbe da una simulazione di tycoon immobiliare: una serie di folli personaggi vengono lanciati all'interno di una mappa a scelta fra diverse possibilità, composta da strade e isolati che possono essere acquistati e gestiti. I comandi si basano sull'utilizzo di una sorta di aspirapolvere che consente di risucchiare denaro, acqua ed elettricità dalla mappa e riversarli sui terreni e gli edifici: in questo modo possiamo acquistare le varie aree ed evolverle con la costruzione degli edifici. A intervalli di tempo imprevedibili, scatta l'asta per l'acquisto di vari terreni e dobbiamo dunque fiondarci in prossimità di questi per fare le nostre puntate, cercando di bruciare gli avversari con il giusto tempismo ma cercando anche di non esagerare con le spese.
La meccanica fondamentale richiede dunque di risucchiare risorse in giro per la mappa e riversarle sui terreni, gettando denaro per partecipare alle aste o acqua ed energia elettrica (riprendendo in questo modo la presenza iconica dell'acquedotto e della compagnia elettrica) per farli evolvere con la costruzione di nuovi edifici in grado d'incrementare il flusso di denaro in cassa. Parallelamente a queste attività di base ci sono, però, anche azioni di disturbo e veri e propri scontri con gli avversari. Questo perché tutto il gioco si svolge in tempo reale e non c'è un attimo di tregua: per aiutarci nella corsa verso le aste, la conquista dei bonus o anche "rubare" i terreni già conquistati dagli altri giocatori, è possibile ricorrere a diversi power-up che aggiungono caratteristiche molto arcade al tutto, consentendo di porre ostacoli sulle strade, colpire direttamente avversari o edifici oppure creare dei diversivi che possono portare al cambio di proprietà dei terreni, aggiungendo caratteristiche da vero e proprio gioco d'azione.
Modalità, mappe e personalizzazioni
C'è un buon assortimento di opzioni di gioco tra modalità e personalizzazioni varie, a partire da una prima suddivisione tra la "storia" - che consente di sbloccare progressivamente le varie tipologie di partita e scoprirne gradualmente le caratteristiche - la modalità libera che consente di creare partite con regole a piacere e il gioco a squadre. Il fulcro di tutto è ovviamente il multiplayer, presente qui sia online che offline a schermo condiviso, ma eventualmente è possibile giocare anche in single player con i bot controllati dall'intelligenza artificiale nel caso in cui non si abbiano a disposizione dei compagni di gioco, opzione di ripiego piuttosto sconsigliata considerando l'IA non proprio brillante. Il nucleo di base dell'azione resta sempre lo stesso, in linea di massima: acquistare terreni e costruire case, ma a questo si aggiunge una quantità di varianti davvero notevole, sebbene marginali in termini di modifiche effettive al gameplay.
Anche le mappe sono presenti in buona quantità, ma la presenza di differenti ostacoli e configurazioni per gli spostamenti, con tanto di elementi contestuali come aperture a tempo, ponti mobili o ferrovie con treni di passaggio, non forniscono dei cambiamenti veramente consistenti all'azione di gioco, che può risultare un po' ripetitiva, alla lunga.
In ogni caso, la quantità di contenuti è notevole e, anche se si tratta solo di variazioni estetiche, i fan della personalizzazione degli avatar hanno veramente materiale in abbondanza con cui sperimentare: numerosi personaggi diversi da sbloccare e ulteriori modifiche estetiche da applicare a questi consentono d'incrementare il senso di progressione con la continua conquista di nuove ricompense, all'interno di un sistema a obiettivi molto ampio. I match si risolvono solitamente in sessioni molto brevi, che possono andare da 5 a 10 minuti, tenendo sempre alto il ritmo e spingendo facilmente a concatenare una partita dietro l'altra, specialmente se ci troviamo con un gruppo assortito di giocatori e in presenza, come si conviene a un party game.
Un Monopoly fuori di testa
L'operazione di trasformazione di gioco da tavolo estremamente classico in allegro e caotico party game è riuscita in maniera notevole, anche grazie a delle scelte di design particolarmente azzeccate: Monopoly Madness recupera alcuni elementi dell'iconografia tradizionale del vecchio gioco e li trasferisce in un contesto diverso, dove hanno senso fino a un certo punto ma riescono comunque a mantenere un legame con le loro radici. La mappa inquadrata dall'alto, con i terreni che si colorano in base ai diversi possessori, richiamano in maniera efficace la vecchia base del gioco da tavolo, pur stravolgendone in buona parte la disposizione e il funzionamento, così come la presenza delle casette da costruire e dell'acqua ed energia elettrica da raccogliere come legame all'acquedotto e alla centrale elettrica. In alcune mappe sono presenti anche le stazioni, anche se con funzione diversa (qui servono per offrire scorciatoie ai giocatori, in modo da passare velocemente da una zona a un'altra).
Nonostante il caos che predomina la l'azione, visto che le partite si risolvono solitamente in una manciata di minuti dove succede un po' di tutto, la visuale riesce a mantenere la situazione piuttosto chiara: gli unici problemi, in questo senso, sono dati dalla possibilità di confondere il proprio personaggio tra gli altri e la difficoltà nell'utilizzare in maniera precisa i power-up in alcuni casi, ma la confusione è parte integrante del gameplay in un party game multiplayer come questo, dunque sono questioni che disturbano "per design" e su cui c'è poco da lamentarsi. Da notare, peraltro, che Monopoly Madness è interamente localizzato e doppiato in italiano, risultando anche su questo fronte adatto a fasce di pubblico anche molto differenti.
Conclusioni
Il marchio può creare false aspettative, perché se ci si aspetta una sorta di strategico/gestionale basato su speculazione edilizia e proprietà immobiliari si è decisamente fuori strada. D'altra parte, il nome lo dice chiaramente: Monopoly Madness infonde follia nel vecchio gioco da tavolo e anche per questo motivo non può evitare di risultare simpatico, essendo una reinterpretazione totalmente sovversiva dello stile originale, proponendo un gameplay dinamico e dai ritmi molto veloci, pur mantenendo una parvenza delle azioni classiche del gioco da tavolo e alcuni dei suoi elementi fondanti. È un gioco molto semplice, caotico e alla lunga potenzialmente ripetitivo, ma se c'è la possibilità di affrontarlo in multiplayer offline, possibilmente in famiglia e con giocatori appartenenti a fasce d'età differenti, esprime in pieno il proprio potenziale di divertimento. Può diventare un acquisto estremamente sensato con un eventuale abbassamento di prezzo, essendo uno di quei titoli da tenere a portata di mano nelle occasioni in cui ci si trova in gruppo, come ogni buon party game.
PRO
- Gameplay veloce e dinamico ma in qualche modo legato alla tradizione
- Caratterizzazione simpatica, che sottolinea la bizzarria generale
- Tante modalità e opzioni di personalizzazione
CONTRO
- Fin troppo semplicistico e caotico, in certi casi
- Alla lunga risulta inevitabilmente ripetitivo
- In single player perde gran parte del suo fascino