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Ni No Kuni 2: Il Destino di un Regno Prince's Edition, la recensione per Nintendo Switch

La recensione di Ni No Kuni 2: Il Destino di un Regno Prince's Edition per Nintendo Switch arriva dopo più di tre anni dall'originale uscita del GdR di Level-5

RECENSIONE di Marco Perri   —   16/09/2021

Level-5, che grande studio che eri. Nello scrivere questa recensione di Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno Prince's Edition per Nintendo Switch, scende un po' la lacrimuccia. A inizio 2000 il team di Hino era il campione dei JRPG new age e si distingueva per la produzione di giochi con una precisa connotazione artistica, musicale, una propria personalità ben distinta dai titani ruolistici giapponesi più in voga, con PlayStation 2 come console maestra. Anche su Nintendo DS ci furono opere memorabili, ma già si annusava l'inizio di una transizione portatile.

Ni No Kuni: La Minaccia della Strega Cinerea fu un bel fulmine a ciel sereno, un JRPG compatto, non molto denso, ma ispirato, capace di emozionare, seppur al 2010 - anno di uscita del titolo su PS3 - si arrivò dopo una cavalcata JRPG impressionante tra Xbox 360 e Wii. A posteriori, l'opera non graffiò come avrebbe dovuto e ci volle il sequel a riportare il brand su console con un prodotto di peso, seppur ancora oggi sottovalutato.

Arriva in questi giorni su Switch la versione Prince's, completa dei DLC, che finalmente rispolvera il catalogo JRPG dell'ibrida kyotense con il titolo che, per Level-5, ha rappresentato il ritorno tra le vette che gli spettano. Ni No Kuni II fu un prodotto sufficientemente coraggioso, capace di riproporre a testa alta un bel mix di novità e tradizione, condito da elementi divertenti e mini-giochi che rimandano con il cuore e la testa alla splendida modalità Factory di Rogue Galaxy.

Vediamo come lo studio di Hino conclude la transizione portatile del suo più recente JRPG a tripla A.

Performance su portatile

A livello artistico, Ni No Kuni II rimane sempre ispirato, anche su Switch
A livello artistico, Ni No Kuni II rimane sempre ispirato, anche su Switch

Evan e Roland sono un duo di certo non originale, ma nell'alchimia del multi-verso ninokuniano è una coppia che funziona, immersa in un bel tripudio di personaggi, colori, stili ed ecosistemi. Come sono le performance in modalità portatile del piccolo principe? Detto che noi avevamo già testato la Revenant Kingdom in portabilità su Aya Neo, a settaggi sicuramente più allettanti di quelli Switch, la console Nintendo si difende con discreta dignità. Per fare un parallelismo col mondo PC, parliamo di impostazioni medie nei personaggi e medio-basse negli ambienti, alle quali bisogna sommare l'assenza di anti-aliasing, che poi è un po' il solito tallone d'Achille di Switch. Per garantire una discreta fluidità, gli sviluppatori hanno convertito il gioco abbassando la risoluzione: se in modalità docked si nota un filo meno, il colpo d'occhio è un po' più evidente in modalità portatile, in cui scene d'intermezzo e gameplay vengono penalizzate dalla pulizia dell'immagine che non riesce a fregare un giocatore esperto.

Solo problemi quindi? No, assolutamente: per quanto la tecnica abbia il suo peso, quello che conta in portabilità è la giocabilità e il prodotto funzioni bene, giostrando con la dovuta sagacia un frame rate dinamico. Ci sono momenti di enorme fluidità, altri di maggior fatica, ma la conversione macina scontri con sufficiente dimestichezza, senza rovinare l'esperienza. Stiamo sempre parlando di modalità portatile, quella in cui Switch da sempre abbassa un po' l'asticella per favorire quantomeno la giocabilità; in modalità docked, il titolo è più stabile e anche la risoluzione aumenta, in generale le performance sono ovviamente superiori, ma il margine di miglioramento c'è sempre. Il prodotto è comunque perfettamente giocabile, grazie a un sistema di combattimento action senza soluzione di continuità che tanta apertura diede al franchise, confinato nel primo capitolo a uno splendido seppur limitante sistema temporale a turni.

Sempre bello da vedere

Roland è un personaggio del colorato multi-verso creato da Level-5
Roland è un personaggio del colorato multi-verso creato da Level-5

Pur con un'anima chiaramente portatile, Ni No Kuni II su Switch rimane sempre un piacere da vedere e assaporare. Anche quando non si impegna o sembra non aver voglia - e non è chiaramente questo il caso - Level-5 ha uno stile e un tratto incredibilmente riconoscibili e apprezzabili: non è un caso che lo Studio Ghibli più volte abbia incrociato le strade con Hino e compagni, capaci più di tutti gli altri di ereditare un design pulito, delicato, talvolta naif, splendido. Chi scrive ha finito su Switch la remaster del primo, alternando portabilità a modalità docked; in questo senso, Il Destino di un Regno è un prodotto più completo, corposo, esoso in termini di risorse e di flusso ludico grazie a un combat system disegnato per essere senza punti morti, appesantendo quindi il peso generale del motore e dello scenario caricato. Siamo quindi piacevolmente colpiti dal fatto che su Switch, una macchina di ormai 5 anni fa, Ni No Kuni II giri e sia giocabile in relativa scioltezza, portando quindi su piccolo schermo un'architettura JRPG d'altri tempi fatta di esplorazione, combattimenti, personaggi e mini-giochi.

I regni e gli ambienti rimangono punto focale della produzione, portando sulla console Nintendo tutta la maestria dei creativi nipponici che ora, complice il vasto pubblico potenziale, hanno la possibilità di riscattare il software e farlo affermare come JRPG di punta su Switch. Compito arduo? Nemmeno troppo, visto l'equilibrio e la perfetta giocabilità. Ci lanciamo però anche un po' più in là, tra qualche settimana, quando Switch OLED sarà disponibile con il suo display da 7'' e i suoi colori accesi: se da una parte la resa cromatica sarà sicuramente amplificata, nutriamo qualche dubbio sulla capacità di mantenere sull'asticella la sufficienza tecnica di risoluzione e anti-aliasing (non) applicati, che sarà inevitabilmente chiamata a impastare su un display leggermente più grande l'avventura di Evan e Roland.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 59.90 €
Multiplayer.it
7.7
Lettori (4)
6.4
Il tuo voto

Switch può vantarsi di un ulteriore conversione di prestigio. Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno Prince's Edition raccoglie più di vent'anni di Level-5 e li condensa in un titolo passato in sordina e ora desideroso di potersi raccontare meglio. Il gioco funziona, seppur a scapito di una risoluzione francamente al di sotto delle aspettative in modalità portatile e di un filtro di anti-aliasing praticamente assente in tutte le modalità. Ni No Kuni II rimane però un viaggio JRPG da vivere, godere, centellinare vista la penuria di offerta in circolazione e la varietà inserita nel titolo tra missioni, mini-giochi e attività laterali alla quest principale. Nonostante un inspiegabile prezzo pieno, il titolo è consigliato a tutti, specie a chi è all'asciutto di giochi di ruolo giapponesi ispirati su Switch.

PRO

  • Comparto artistico e sonoro
  • Conversione assolutamente giocabile
  • Qualità e quantità portatile

CONTRO

  • La parte tecnica è decisamente rivedibile, speriamo anche migliorabile con patch
  • Un porting a prezzo pieno abbastanza ingiustificabile